margutte ha scritto:
allora:
- perché no silicone?
- immagina un caso 4 in cui la pelle sia di Cm e il core di legno. Vale il principio del solo CM come caso 2?
- pompette: confermo in toto. Dopo un po' il catalizzatore ostruisce la pipetta, quindi butti via tutto. Tra l'altro, le pompette si sfondano dopo pochissimo e io le ho sempre dovute riparare con il nastro.
mi sono accorto che usando il misurino, la superficie della resina fa come una seconda linea e non so mai come regolarmi, quindi d'ora in avanti solo bilancina: il rapporto per il peso è come quello del volume? 2:1? Certo che però: miscela colla bilancia, miscela lento, aspetta dieci minuti che esca l'aria....mezzora solo per preparare la resina
- un collega mi diceva che il problema di sbagliare dosi col catalizzatore è solo quello di accelerare i tempi di catalisi e nient'altro. Qual è il margine di errore di miscelazione?
- scrivevi altrove che le resine della west sono buone come quella cecchi, e un po' più economiche. Confermi?
gianduia: a nome di tutti, perché non butti giù un vademecum del piccolo mastro d'ascia? Ormai chiunque scrive un libro

e dio sa se mi sarebbe utile
in ordine :
il silicone no soprattutto se usato come guarnizione sotto le viti non regge gli sforzi e dopo poco lascia passare acqua
caso N°4 assolutamente si nessun problema l'inportante è fare un foro più profondo della vite che andrai a mettere in questo modo otterrai: perfetto isolamento dalle infiltrazioni e la vite lavorerà su un compposto dotato di qualità meccaniche superiori al legno
discorso miscelazione in peso occhio ogni resina ha i suoi rapporti , in particolare la resina e il catalizzatore hanno pesi specifici differenti e capita ad esempio che su 100gr di resina servano 45gr di indurente, quella che uso io attualmente è quella commercializzata dalla spray diciamo la via di mezzo come costo che ha un rapporto di 100gr resina 30 indurente.
preparare la resina bene purtroppo un pò di tempo richiede ma ci sono lavori e lavori , x tappare i buchi il problema non è se si formano delle microbollicine di aria nella miscela inquanto il composto ottenuto è comunque impermeabile e la tenuta meccanica è certa quello che conta è usare la siringa iniettando sul fondo del foro facendo uscire l'aria dal buco altrimenti (usando una spatola ad esempio) resterà inprigionata una maxi bolla che creerà un vuoto significativo dove ovviamnente non potremo avvitare nulla -
altra cosa molto inportante sono i dosaggi dei conponenti dato che l'indurimento della resina è una reazione chimica tra A e B sono necessarii i giusti quantitativi di indurente altrimenti si rischia:
se l'indurente è inferiore al necessario una parte della miscela non catalizzerà e il risultato sarà un composto che potrà non avere le caratteristiche meccaniche ottimali fino all'estremo ovvero restare sempre molle .
diversamente troppo catalizzatore potrà innescare una reazione violenta che causerà l'indurimento della resina prima ancora di averla usata la cosa mi è successa con la resina della west che prevede un quantitativo di indurente veramente piccolo (è facile sbagliare) ti garantisco che il barattolo è diventato rovente e la miscela fumava come se stesse x incendiarsi.....
le resine west sono considerate le migliori se non fosse x il fatto che le resine epossidiche sono state inventate dai fratelli gougeon (spero si scriva così) che successivamente hanno introdotto sul mercato la linea west system...il costo è comunque elevato ma effettivamente qualitativamente non si discutono unica pecca a mio avviso sono le più sensibili ai giusti dosaggi dei componenti.
come diceva qualcuno c'è chi scrive libri e chi costruisce barche....io non so proprio scrivere
