Marinai di Terraferma

Buonasera a tutti!
Chiedo se tra i frequentatori del Forum c'è qualcuno che ha avuto occasione di lavorare sulla deriva del Microchallenger; in particolare sul sistema di fissaggio dell'asse su cui la deriva bascula.
L'asse è sorretto da due piastre, fissate ciascuna con quattro perni passanti, che ho trovato nelle condizioni che si vedono nelle foto allegate. Ho quindi deciso di sostituirle, ma ho dubbi su come procedere.
Un saluto a tutti.

i bulloni in inox hanno retto bene il passare degli anni..
non lo stesso per le piastre in ferraccio...

sostituisci tutto per la massima tranquillità.
Naturalmente stavolta le due piastre te le fai in inox.

Hai già fatto il grosso nel rimuoverli.. non vedo problemi a rimetterceli.
Come avevano fatto i costruttori, dai una bella ingrassata con grasso al litio per limitare il contatto con l'acqua prima di montare il tutto.

Grazie, Guru.
Si i perni erano in buono stato. Erano stati affogati nel mastice e farli scendere a colpi di mazzetta è stato un lavoraccio, ma non avevano patito alcuna infiltrazione di acqua.
C'è una cosa che non capisco. L' interno dell'alloggiamento, diciamo tra le piastre e l'asse, era riempito con una sostanza tipo un filler per vetroresina, molto duro, sembrava quasi ceramica; se ne vedono alcuni pezzi frantumati nella foto delle due piastre rimosse che ho allegato. Mi chiedo se questo sia un allestimento di fabbrica o invece l'intervento di uno degli armatori precedenti e se sia un elemento necessario. A me non sembrerebbe e mi pare più utile mettere del grasso come tu suggerisci. Che pensi?

Ciao,
Se i perni devono ruotare ti consiglio di vedere se trovi qualcuno di questi

https://www.igus.it/iglidur/plain-bearing

Sono una specie di cuscinetti in materiale plastico ad alte prestazioni, anche per ambienti molto severi. Se trovi quello che fa il caso tuo dal punto di vista dimensionale sarebbero una bella garanzia per il futuro. Molto meglio del grasso..

Se invece devi bloccarli (perché è la deriva a ruotare sull’albero)... senti guru

suggerivo il grasso al litio come idrorepellente sopratutto.... (e anche lubrificante)
Per mantenere inalterati i bulloni e perno.

Per la sigillatura delle vie d'acqua invece non saprei bene cosa consigliare...
è probabile che quei bulloni non siano lunghi abbastanza da uscire sopra la linea di galleggiamento e quindi sia comunque necessaria una qualche sigillatura della sede dei perni.

Immagino che quella "ceramica" che hai trovato sia resina epossidica bianca che era stata versata proprio nell'intento di sigillare le vie d'acqua.

I bulloni passanti, realizzati con barretta filettata da mm. 8, erano affogati e bloccati dalla resina epossidica nella parte che fuoriesce dalla carena, come si vede nella foto (Fig. 1) mentre nei fori passanti nella carena era stato messo mastice al silicone, come indicato dal costruttore in un file che ho trovato sul sito Microchallenger.fr.
Sullo stesso sito, nel forum ho trovato un passaggio che dice (traduzione mia):
"dopo aver cacciato i prigionieri dall'alto verso il basso, da un solo lato, per valutare lo stato del cuscinetto in poliammide (probabilmente da non cambiare), la pinna è in acciaio inox (quindi a priori nessuna sostituzione); assicurarsi che la piastra venduta da CNA sia in acciaio inox, ordinare ... e rimontare fianco a fianco; in caso di cambio dei prigionieri, prevedere di montare una piastra di supporto in acciaio inossidabile sul lato interno della cabina, il tutto dotato di silicone".
Ora, di cuscinetti in poliammide non ne ho visti. Né saprei come collocarne, con riferimento al suggerimento di JohnnyB. Forse in quel forum si fa riferimento a un modello successivo di Microchllenger.
Sempre su quel Forum ho visto l'altra immagine che allego, Fig. 2.
Penserei quindi di fare realizzare da un artigiano le due piastre e rimontarle con grasso al litio nell'alloggiamento e Sicaflex nei fori passanti.
Grazie dei vostri suggerimenti.

L'acciaio da usare è il 316 , anche il 304 è inox ma non va bene

Si, acciaio AISI 316.

Ecco le nuove piastre, realizzate da un artigiano acciaista in acciaio AISI 316.

fagli fare un bagno chimico di decapaggio altrimenti , anche se di aisi 316 , faran la ruggine lo stesso dato che son state contaminate dai metalli ferrosi durante la lavorazione . l'inox non fà ossido a patto che lo strato di cromo riesca a passivarsi . se c'è anche solo un punto contaminato da altri metalli (la punta che ha forato , la sega che ha tagliato , non parliamo poi se è stato usato una smerigliatrice angolare che ha lavorato anche su acciai al carbonio !) , si crea una piccola macchia di ossido che impedisce al cromo la passivazione . quella macchia sarà come un tumore ... parte e si espande . se non riesci a fargli fare un decapaggio (perchè non sai da chi andare o perchè per due pezzetti del genere manco ti prendono in considerazione...) , puoi ricorrere ad un'espediente pratico : prendi i tuoi pezzi e li immergi in acqua salata (non c'è bisogno che tu vada al mare , basta un secchio di acqua a cui aggiungi il sale ...) . li immergi e li li lasci asciugare all'aria aperta . poi , li rimmergi e li rilasci asciugare . dopo un pò (non 5 minuti...dopo una decina di giorni...) , vedrai comparire piccole macchie di ruggine (sicuramente attorno ai fori e ai tagli...) . quando le macchie sono ben formate , lucidi energicamente i pezzi con un panno (una ruota di stracci per molatrice, sarebbe il top, ma...si fà anche a mano...) fino a far scomparire totalmente le macchie . poi riprendi a fare immersioni in acqua salata e asciugature .quando compare la ruggine , la asporti lucudando di nuovo . continua e vedrai che verrà fuori sempre meno ruggine fino a scomparire . ecco, ora i pezzi li puoi montare nella barca .