Lorenzo ha scritto:
brontolo ha scritto:
Le cinghie oblique devono essere due e fissate separatamente in modo da trattenere la barca, in caso di frenata, anche in asse.
Spiegati meglio, due nel senso che dovrebbero essere 2 a prua (una a dritta e l'altra a sinistra?) e due a poppa? e fissate dove?
parlavo di quelle a prua. Due al posto di una sola perche' in questo secondo caso, in frenata la prua della barca potrebbe spostarsi dall'asse longitudinale del carrello, mentre con due, ciascuna cinghia eserciterebbe un vincolo anche in senso trasversale.
Per rispondere alla osservazione di Paddy sulle 10 tonnellate, io direi che le cinghie andrebbero dimensionate per sopportare la decelerazione (che si traduce in una accelerazione e quindi in una forza sulle cinghie) consentita dall'azione di frenatura della motrice. In altri termini, l'importante e' che, in caso di frenata brusca, le cinghie possano contenere il carico. E' evidente invece che, in caso di urto frntale a 100km/h contro un muro di cemento, l'accelerazione sviluppata potrebbe rompere le cinghe ma, a quel punto, ci sarebbe ben poco da fare.
Dimensionare le cinghie per 2-3 g (g=acceleraz di gravita')mi sembra gia' buono.Inoltre se sono due per prua e due per poppa, unitamente al fermo prua, il risultato diventa abbastanza tranquillizzante (per quel poco che si puo' stare tranquilli quado si affronta un viaggio in auto) essendo le forze ripartite.
E' peraltro abbastanza ovvio che le forze dinamiche che agiscono possono essere di gran lunga suoeriori, ma quelle si affrontano (secondo me) soprattutto con la prevenzione.
BV