Marinai di Terraferma

b21 a marina di pisa

non siamo dnf.
non siamo tristi
non siamo nemmeno primi, come siamo arrivati si sapra!
a bordo in 4.
Renato che erano anni che non timonava cosi male, mi sa che per la prima volta in regata ho timonato per qualche minuto quarto di luna.
Grosso problema di interpretazione della corrente intorno ai 2 nodi.
nel primo lato il vento ha girato a destra ma chi e' andato a sinistra e' uscito prima dalla corrente ... male sia alla boa di disimpegno che nel bordo lungo verso la ship line.
grande bordo in poppa, senza esagerazioni tra la ship e la luminella abbiamo guadagnato piu di 10 minuti su tutta la flotta.
bolina di ritorno verso marina di pisa contro corrente di 2 nodi, diciamo che le aste di segnalazione delle reti sembravano piu veloci di noi!
considerazioni:
quarto di luna era sporaca, ha fatto carena 15 gg fa ma era gia piena di sabbiolina, i timoni erano unguardabili, il resto pure peggio.
la prossima volta prima della regata si tira su e gli si da una botta di idropulitrice.
l' albero non e' piu lui, io gli alberi cosi con le basse tese e le alte lasche non li ho mai regolati.. .e' successo qualcosa, o ha ceduto la zeppa sotto o e' successo qualcosa allo strallo... controlleremo.
le vele non so piu nuove, e' strano il fiocco sembra messo meglio della randa, e' impossibile, come un perfetto idiota non l' ho fotografato.. domenica prossima se c'e' un altra accasione si esce apposta.
il genni e' troppo piccolo. le sue dimensioni non entrano nel compenso in libera e siamo la barca con la vela di prua piu piccola, ci salviamo gestento bene la poppa ma e' una delle cose da rivedere.
c'e' da fare un po di scula al prodiere.. ad un certo punto quando dopo piu di dieci minuti (non scherzo, piu di dieci minuti) il genni e' andato su la mura aveva due giri intorno al pulpito e le scotte solo uno intorno alle draglie... nulla di grave ma sara da lavorarci ,vabbe non si puo avere tutto dalla vita.
conclusioni:
andare in barca con Renato e' sempre un grande piacere, si, ha da guardarsi intorno, gli devi chiamare il buono due volte prima che orzi ma voi mette che ti giri e vedi uno che e' contento e si diverte? be gli altri pure meglio, Stefano il prodiere non ha mai perso il sorriso e Giovanni una zavorra rimediata in uno dei mille form di paddy (questo) ha assunto tutte le posizioni plastiche richieste, ha fatto il barber umano, e' stato in posizioni impossibili anche per mezz'ore. ha pure detto che ci torna volentieri... chissa fose s'e' divertito sul serio anche lui!
e ci credo se non veniva in barca a casa aveva tre figlioli da badare!
la nostra regata l' abbiamo vinta anche stavolta, si, e' avanzato un dito di vino ma eravamo allegri e felici e lo rifaremo.

La parte tecnica l'ha gia esposta Marco; io provo, velocemente, per mancanza di tempo, a parlare un po' del mio.

La convocazione è arrivata alle 8,50 dei sabato mattina, mentre, nel silenzio di una chiesa vuota, stavo accordando la mia chitarra, per suonare ad un matrimonio.
Dopo aver concordato velocemente con la moglie, che sarebbe uscita domenica mattina dal turno di notte in ospedale, si fissa per le 8,15 a empoli ovest e poi ci siamo diretti alla lega navale di marina di pisa.
Lì incontriamo renato, armatore e stefano, prodiere ( non quello "ufficiale").
La regata è andata come l'ha raccontata marco; avevo portato la macchina fotografica per fare delle foto ma la tesione agonistica ha preso i sopravvento e quindi nisba.
Un paio di considerazioni
1) Uscire in barca con chi ne sa più di te (se la persona è come marco) è semplicemente impagabile: impari un sacco di cose, anche solo guardando, e ogni volta torni a casa con qualcosa di nuovo.
Nell'episodio dell"ingavagnamento" del circuito del jennaker, non si è sentito volare una mosca e nessuno ha urlato al povero prodiere che cercava, al meglio delle sue possibilità, di risolvere la situazione....sarebbe servito solo a mettere ansia al disgraziato, con il solo risultato di confonderlo ancora di più.
2)Tutta gente tranquillissima che si salutava da una barca all'altra, niente urla o occhiatacce o spocchioni da banchina
3) regatare ti obbliga a rendere performante e conoscere profondamente la barca e questo ti serve anche quando fai yacthing; sapere di meterologia, rig, regolazioni fini, ti possono salvare in tantissime situazioni in cui è in gioco ben più di una coppa!!
4) l'equipaggio, come ha detto marco era piacevolissimo e se mi vogliono...certo che ci ritorno!!
........c'ho pure vinto una maglietta!!
regatate gente, regatate!!
Giovanni

Complimenti Giovanni e Marco, deve essere stato veramente bello ma io proprio non ci riesco a regatare. Sono comunque contento per voi!

Pur sorvolando su tutto il resto, piacevole ed interessante...

Quest'immagine è GRANDE!!!

A parte il fatto che da solo mi ero definito come quei sacchi di sabbia che, nel suo libro, sciarrelli, descrive, nel parlare dei cutter invelatissimi che agli inizi del 900 facevano regate,.......il fatto che sia 100 kg non vuol dire che io non sia agile come un gatto.......o quasi!!!
Mia moglie direbbe un gatto......appeso ai.......!!

"Barber umano"... questa non e' male, chissa' se lo inseriscono come novita' nel catalogo Harken!!!

il barber umano non è una novità per zk. Ricordo che lo feci per alcune ore fra Viareggio e il Tino.

trovata la foto

Ma mica ero comodo così, io....!!!

lo vedi quel numerino sulla fiancata?
e' un 44!

infatti non scrissi nulla allora sulle pose plastiche di paddy...non erano necessarie!