Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: Bluering, la nuova frontiera del porto a secco
MessaggioInviato: 29/05/2010, 9:31 
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Tres interessant:

http://marinaiditerraferma.blogspot.com ... porto.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Bluering, la nuova frontiera del porto a secco
MessaggioInviato: 29/05/2010, 11:01 
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cazzo figata :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Bluering, la nuova frontiera del porto a secco
MessaggioInviato: 29/05/2010, 19:18 
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Iscritto il: 15/11/2009, 16:44
Messaggi: 2843
Pollice verso.

E' una soluzione complicata per un problema semplice.
Impatto ambientale della costruzione altissimo
Costo elevato di costruzione e di gestione.
E poi le barche sono belle da vedere, non devono essere nascoste, come invece le auto.

Basta!
Basta costruire e cementare con la scusa del verde, come le pale eoliche dimostrano.

Se si vuole le soluzioni ci sono:

1 Ridurre il numero delle barche in acqua, cioè dei posti barca (no a nuove costruzioni)
2 Lasciare liberi i posti riservati al transito e comunque lasciarli a chi davvero naviga spesso.
3 Porti a secco per tutti gli altri: ben fatti, puliti, controllati, ed economici (controlli fiscali sui gestori di un bene demaniale) sul quale lo stato guadagna nulla ed i privati tantissimo.
4 Niente barche agli evasori fiscali (no alle immatricolazioni di comodo; controlli fiscali a sorpresa nei porti).
5 Eccetera eccetera


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 Oggetto del messaggio: Re: Bluering, la nuova frontiera del porto a secco
MessaggioInviato: 29/05/2010, 21:23 
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Iscritto il: 05/11/2009, 18:02
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Non posso esprimere un giudizio di merito all'impatto ambientale anche se ho qualche perplessità sul fatto che possa essere superiore ad un porto cinque volte più grande per estensione, sicuramente l'impatto visivo è inferiore. Per quanto riguarda le barche si vedono ma se ne vedono solo un quinto, probabilmente quelle effettivamente utilizzate in quel momento, le altre inutilizzate vengono "nascoste".
Sono invece d'accordo sui porti a secco, tipo porti parcheggio, magari non proprio in prossimità della costa. Non mi piacciono quelli a più piani posti all'esterno o in capannoni. Il problema però è per le dimensioni delle barche, questo tipo di organizzazione può andare per barche al massimo di 24 piedi, mentre il porto sopra citato è anche per grandi imbarcazioni.
Per quanto riguarda il punto 4 lasciamo stare, così come le auto blu e i papponi in ogni dove, per ora l'Italia fortunatamente l'abbiamo salvata bloccando gli stipendi agli statali, così come avevamo salvato l'economia mondiale togliendo di mezzo il posto fisso ed il lavoro sicuro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bluering, la nuova frontiera del porto a secco
MessaggioInviato: 27/06/2010, 19:51 
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Iscritto il: 27/06/2010, 18:15
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Località: Senigallia (An)
molto affascinante, ma credo piuttosto complesso da realizzare, e dal costo inimmaginabile!
credo che i cosiddetti porti spiaggia, ben organizzati, magari con dei pontili galleggianti possano consentire alla piccola nautica carrellabile un serio rilancio; sto pensando ad esempio alla possibilità di "affittare" ai turisti presenti negli alberghi dei posti a secco completi di parcheggio per il carrello stradale, al fine di rendere più agevole e meno costoso il "posto barca temporaneo da vacanza breve"

ciao

luciano

_________________
Serendipity (Viko 20)
Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.
S.Francesco


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 Oggetto del messaggio: Re: Bluering, la nuova frontiera del porto a secco
MessaggioInviato: 03/07/2010, 11:04 
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Iscritto il: 20/06/2010, 21:50
Messaggi: 14
Località: palermo
soluzione geniale, ma ho perplessità sulla rapidità di esecuzione della manovra. In parole povere, quanto impiega una barca posta al piano pi basso a raggiugere il canale di comunicazione con il mare. E se all'ultimo momento volessi uscire in barca, quanto tempo dovrei aspettare prima di mettervi sopra un piede? E' prevista una lista d'attesa tipo aeroporto?


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 Oggetto del messaggio: Re: Bluering, la nuova frontiera del porto a secco
MessaggioInviato: 03/07/2010, 12:23 
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Iscritto il: 05/11/2009, 18:02
Messaggi: 3741
dani ha scritto:
soluzione geniale, ma ho perplessità sulla rapidità di esecuzione della manovra. In parole povere, quanto impiega una barca posta al piano pi basso a raggiugere il canale di comunicazione con il mare. E se all'ultimo momento volessi uscire in barca, quanto tempo dovrei aspettare prima di mettervi sopra un piede? E' prevista una lista d'attesa tipo aeroporto?


Bisognerà aspettare il completamento del primo porto, in Francia, e poi sentire le impressioni.


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