Fidi75 ha scritto:
Scusate avevo promesso di essere + chiaro ma sono cotto e me ne vado a casa dalla piccola e forse non riuscirò nell'intento...
Ad ogni modo volevo semplicemente dire che ci sono professioni, arti e mestieri che i giovani non vogliono più fare e che invece hanno da insegnare ciò che è stato vanto della produzione italiana e che forse si sta perdendo (qualità della manifattura artigiana, l'arte di saper fare).
Ci sono professioni sconosciute alla massa che non conoscono mobbing o danno biologico, stress da lavoro o depressione. Magari non ti faranno diventare ricco (e chi se ne frega) ma fanno vivere dignitosamente e soprattutto ti fanno sentire realizzato...a volte ti rendono pure benestante...
Per contro molte professioni stereotipate (intendo: bancari, assicuratori, consulenti, architetti, avvocati...) oggi non hanno più nulla da offrire. Ritmi estenuanti, insostenibili, stress correlato e pochi guadagni (ovvio non voglio generalizzare, mi riferisco alle nuove generazioni - il libero mercato dopo aver riequilibrato le cose alla fine le ha piegate e distorte).
La cosa ridicola è che tutti questi professionisti dovendo mostrare successo e affermazione si indebitano all'inverosimile(leasing per il macchinone, leasing per la barca o la moto e altri segni/distintivi di "affermazione sociale") ostentando una ricchezza che non c'è (in Italia l'intelligenza la misuriamo in base al "patrimonio" che si ostenta).
Non mi riferisco ovviamente a manager di imprese industriali che bene stavano e bene staranno sempre. Parlo di quella classe borghese che non esiste più se non di facciata.
Spesso dimentichiamo che i Contratti Collettivi hanno abbandonato la classificazione codicistica dei lavoratori introducendo la GIUSTA classificazione unica per livelli (a quel livello retributivo trovo l'operaio e l'impiegato senza discriminazioni di fatto).
Il mondo libero professionale, invece, è cambiato radicalmente (in peggio direi)
Insomma...tutto questo per dire che non per forza occorre percorrere la strada di professioni che un tempo potevano garantire benessere economico perchè i rischi di delusione (e non solo!)sono molto alti...
Il discorso dovrebbe essere + articolato e maggiormente approfondito...ma non ho più banane!
Ben venga quindi la riaffermazione o la scoperta di nuovi mestieri...
Un caro saluto a tutti
Fidi75
Ho l'impressione che le cose non siano così facili.
Ho conosciuto anni fa una ragazza, skipper professionista, Bretone, ex Glenans, fisicamente forte come una roccia della sua terra, brava e tranquilla sul mare, proprio come si deve; eppure anche lei aveva problemi di impiego, si sentiva (e certamente era) sfruttata e sottopagata, ed aveva come tutti noi somma incertezza sul suo futuro professionale, pur lavorando come istruttore in una di queste scuole italiane, tra l'altro ben nota (non dirò quale).
Proprio non la vedo così rosea.
E per quanto riguarda i contratti collettivi, a parte il fatto che il governo attuale vuole abolirli od esautorarli, ti rendo noto (ma di certo lo sai già) che gli ultimi 15 anni di "liberismo", di fatto, hanno già portato ad una riduzione considerevole del potere di acquisto dei
lavoratori dipendenti italiani, i quali risultano al 23° posto nei paesi OCSE, con un 16% di retribuzione
in meno della media dei relativi paesi.
Questo mentre i parlamentari, gli amministratori locali, i presidenti e i direttori delle ASL e delle aziende "pubbliche" come Enel, Ferrovie, Alitalia etc, hanno raggiunto e superato incrementi del 9% annuo.
E mentre il Comandante Generale della Guardia di Finanza, in base ad una legge
in fieri, percepirà,
oltre allo stipendio, una gratifica di 22.000 euro al mese
vita natural durante, anche se avesse fatto il comandante per un mese soltanto.
Poi ci si domanda come mai gli evasori non vengono individuati?
Ahh già, sono polemico e vado fuori tema....