Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: Ai miei tempi non esisteva....
MessaggioInviato: 18/05/2010, 17:37 
non proprio...


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 Oggetto del messaggio: Re: Ai miei tempi non esisteva....
MessaggioInviato: 18/05/2010, 21:27 
Scusate avevo promesso di essere + chiaro ma sono cotto e me ne vado a casa dalla piccola e forse non riuscirò nell'intento...
Ad ogni modo volevo semplicemente dire che ci sono professioni, arti e mestieri che i giovani non vogliono più fare e che invece hanno da insegnare ciò che è stato vanto della produzione italiana e che forse si sta perdendo (qualità della manifattura artigiana, l'arte di saper fare).
Ci sono professioni sconosciute alla massa che non conoscono mobbing o danno biologico, stress da lavoro o depressione. Magari non ti faranno diventare ricco (e chi se ne frega) ma fanno vivere dignitosamente e soprattutto ti fanno sentire realizzato...a volte ti rendono pure benestante...
Per contro molte professioni stereotipate (intendo: bancari, assicuratori, consulenti, architetti, avvocati...) oggi non hanno più nulla da offrire. Ritmi estenuanti, insostenibili, stress correlato e pochi guadagni (ovvio non voglio generalizzare, mi riferisco alle nuove generazioni - il libero mercato dopo aver riequilibrato le cose alla fine le ha piegate e distorte).
La cosa ridicola è che tutti questi professionisti dovendo mostrare successo e affermazione si indebitano all'inverosimile(leasing per il macchinone, leasing per la barca o la moto e altri segni/distintivi di "affermazione sociale") ostentando una ricchezza che non c'è (in Italia l'intelligenza la misuriamo in base al "patrimonio" che si ostenta).
Non mi riferisco ovviamente a manager di imprese industriali che bene stavano e bene staranno sempre. Parlo di quella classe borghese che non esiste più se non di facciata.
Spesso dimentichiamo che i Contratti Collettivi hanno abbandonato la classificazione codicistica dei lavoratori introducendo la GIUSTA classificazione unica per livelli (a quel livello retributivo trovo l'operaio e l'impiegato senza discriminazioni di fatto).
Il mondo libero professionale, invece, è cambiato radicalmente (in peggio direi)
Insomma...tutto questo per dire che non per forza occorre percorrere la strada di professioni che un tempo potevano garantire benessere economico perchè i rischi di delusione (e non solo!)sono molto alti...
Il discorso dovrebbe essere + articolato e maggiormente approfondito...ma non ho più banane!
Ben venga quindi la riaffermazione o la scoperta di nuovi mestieri...
Un caro saluto a tutti

Fidi75


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 Oggetto del messaggio: Re: Ai miei tempi non esisteva....
MessaggioInviato: 18/05/2010, 21:51 
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Tramp ha scritto:
GGrrr Monteleone...

...chiarire prego.... ;)


lo vedi che i destini non lavorano per niente?
io quelle zone le ho battute all'infinito, da ragazzo.....
partenza da bagnaia, ci lasciavamo lo scoglietto sulla sx, la "vostra" boa gialla, sempre sulla sx e rientravamo a bagnaia....due 470 e un alpa s ingarellati a bestia, sempre.
Che paura che mi facevano i traghetti da vicino!!
porca miseria che tempi!!!

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 Oggetto del messaggio: Re: Ai miei tempi non esisteva....
MessaggioInviato: 19/05/2010, 6:42 
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Giovanni ha scritto:
Tramp ha scritto:
GGrrr Monteleone...

...chiarire prego.... ;)


lo vedi che i destini non lavorano per niente?
io quelle zone le ho battute all'infinito, da ragazzo.....
partenza da bagnaia, ci lasciavamo lo scoglietto sulla sx, la "vostra" boa gialla, sempre sulla sx e rientravamo a bagnaia....due 470 e un alpa s ingarellati a bestia, sempre.
Che paura che mi facevano i traghetti da vicino!!
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 Oggetto del messaggio: Re: Ai miei tempi non esisteva....
MessaggioInviato: 24/05/2010, 15:48 
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Fidi75 ha scritto:
Scusate avevo promesso di essere + chiaro ma sono cotto e me ne vado a casa dalla piccola e forse non riuscirò nell'intento...
Ad ogni modo volevo semplicemente dire che ci sono professioni, arti e mestieri che i giovani non vogliono più fare e che invece hanno da insegnare ciò che è stato vanto della produzione italiana e che forse si sta perdendo (qualità della manifattura artigiana, l'arte di saper fare).
Ci sono professioni sconosciute alla massa che non conoscono mobbing o danno biologico, stress da lavoro o depressione. Magari non ti faranno diventare ricco (e chi se ne frega) ma fanno vivere dignitosamente e soprattutto ti fanno sentire realizzato...a volte ti rendono pure benestante...
Per contro molte professioni stereotipate (intendo: bancari, assicuratori, consulenti, architetti, avvocati...) oggi non hanno più nulla da offrire. Ritmi estenuanti, insostenibili, stress correlato e pochi guadagni (ovvio non voglio generalizzare, mi riferisco alle nuove generazioni - il libero mercato dopo aver riequilibrato le cose alla fine le ha piegate e distorte).
La cosa ridicola è che tutti questi professionisti dovendo mostrare successo e affermazione si indebitano all'inverosimile(leasing per il macchinone, leasing per la barca o la moto e altri segni/distintivi di "affermazione sociale") ostentando una ricchezza che non c'è (in Italia l'intelligenza la misuriamo in base al "patrimonio" che si ostenta).
Non mi riferisco ovviamente a manager di imprese industriali che bene stavano e bene staranno sempre. Parlo di quella classe borghese che non esiste più se non di facciata.
Spesso dimentichiamo che i Contratti Collettivi hanno abbandonato la classificazione codicistica dei lavoratori introducendo la GIUSTA classificazione unica per livelli (a quel livello retributivo trovo l'operaio e l'impiegato senza discriminazioni di fatto).
Il mondo libero professionale, invece, è cambiato radicalmente (in peggio direi)
Insomma...tutto questo per dire che non per forza occorre percorrere la strada di professioni che un tempo potevano garantire benessere economico perchè i rischi di delusione (e non solo!)sono molto alti...
Il discorso dovrebbe essere + articolato e maggiormente approfondito...ma non ho più banane!
Ben venga quindi la riaffermazione o la scoperta di nuovi mestieri...
Un caro saluto a tutti

Fidi75


Ho l'impressione che le cose non siano così facili.
Ho conosciuto anni fa una ragazza, skipper professionista, Bretone, ex Glenans, fisicamente forte come una roccia della sua terra, brava e tranquilla sul mare, proprio come si deve; eppure anche lei aveva problemi di impiego, si sentiva (e certamente era) sfruttata e sottopagata, ed aveva come tutti noi somma incertezza sul suo futuro professionale, pur lavorando come istruttore in una di queste scuole italiane, tra l'altro ben nota (non dirò quale).
Proprio non la vedo così rosea.

E per quanto riguarda i contratti collettivi, a parte il fatto che il governo attuale vuole abolirli od esautorarli, ti rendo noto (ma di certo lo sai già) che gli ultimi 15 anni di "liberismo", di fatto, hanno già portato ad una riduzione considerevole del potere di acquisto dei lavoratori dipendenti italiani, i quali risultano al 23° posto nei paesi OCSE, con un 16% di retribuzione in meno della media dei relativi paesi.

Questo mentre i parlamentari, gli amministratori locali, i presidenti e i direttori delle ASL e delle aziende "pubbliche" come Enel, Ferrovie, Alitalia etc, hanno raggiunto e superato incrementi del 9% annuo.
E mentre il Comandante Generale della Guardia di Finanza, in base ad una legge in fieri, percepirà, oltre allo stipendio, una gratifica di 22.000 euro al mese vita natural durante, anche se avesse fatto il comandante per un mese soltanto.
Poi ci si domanda come mai gli evasori non vengono individuati?

Ahh già, sono polemico e vado fuori tema....


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 Oggetto del messaggio: Re: Ai miei tempi non esisteva....
MessaggioInviato: 24/05/2010, 16:27 
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Iscritto il: 05/11/2009, 18:02
Messaggi: 3741
Appoggio tutto quello che hai detto Jocondor e aggiungo che le riforme degli ultimi anni nel mondo del lavoro, secondo me, sono il vero cancro e malattia di questa società. Siamo arrivati al punto in cui chi guadagna di più è sempre più ricco e i giovani, anche se bravi e laureati, fanno la fame. Non c'è bisogno di aggiungere altro a ciò che hai detto. Per quanto riguarda il discorso iniziale, poi ripreso da Federico, penso che sia diverso: in Italia siamo molto stereotipati solo su determinati sbocchi di lavoro escludendone altri, almeno nella maggioranza dei casi, poi il discorso del diritto al lavoro e di una maggiore equità è un'altra cosa su cui concordo in pieno.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ai miei tempi non esisteva....
MessaggioInviato: 24/05/2010, 22:17 
Forse mi sono spiegato male o forse non si vuole capire una parte del discorso.
Io non sto dicendo che l'alternativa rappresenta una strada semplice ma che può far scoprire professioni nuove e gratificanti, pur con le difficoltà eventuali del caso. Sto solo dicendo che la strada comunemente intrapresa da molti giovani laureati (e mi riferisco alle professioni stereotipate: commercialista, avvocato, architetto...) non sempre porta a risultati attesi mi sento di dire che spesso porta ad una precarietà maggiore del peggiore dei contratti flessibili...

Jo concordo parzialmente con quanto detto (citi categorie di benestanti a cui io non ho fatto riferimento e forse si mi hai frainteso).
Altra cosa che non comprendo: perchè parlate solo della perdita del potere di acquisto del lavoratore dipendente? Facciamo un esempio: tua figlia studia a tue spese, si laurea brillantemente...a tue spese, poi decide di intraprendere la strada della libera professione (perchè fuorviata da falsi miti): 3 anni di schiavismo puro GRATUITO (chiamato praticantato) e poi esame di stato...se passa al primo colpo. Diciamo che a 30/35 anni si abilita ma non ha clienti: trova impiego in uno studio professionale per € 8000 lordi annui (10/12 ore di lavoro al giorno (sempre nella speranza che arrivi un giorno...) ... possiamo parlare di precarietà in questo caso o dobbiamo dire che tua figlia (perchè avvocato) è benestante (sono pieno di amici in queste condizioni)? Per non parlare poi della tutela sociale o assistenziale:quella proprio non esiste per il popolo delle partite iva (ti ammali? mi spiace per te niente indennità)... Ho un amico geometra che vive grazie allo stipendio della moglie (1000 euro mese e qui concordo nel dire che son pochi...ma lo sono anche per il professionista). Ha un fatturato ridicolo perchè lavora in proprio senza collaboratori (sai il settore dell'edilizia non vive certo un bel momento). Pensa che è stato operato ad un'anca:sembra abbiano sbagliato qualcosa ed ora è costretto a letto lancinante dai dolori (sono 3 mesi che non sta lavorando e non prende un centesimo di euro e sembra che la cosa andrà avanti per molto ancora). Non si può permettere un dipendente/collaboratore, sai perchè? Perchè il dipendente che percepisce 14.000 netti anno a lui ne costerebbe 25.000...aveva un fatturato lordo di 22.000 euro nel 2008...
Di esempi come questi ne potrei fare a centinaia, spaziando dal mondo della piccola imprenditoria al mondo libero professionale....
Se fosse così semplice far soldi...perchè non apriamo tutti una partita iva? Non costa nulla...
Io chiudo qui perchè non voglio alimentare gli animi ma mi piacerebbe che il vostro pensiero e la vostra preoccupazione ricomprendesse anche altre categorie di lavoratori...
Sono sempre stato molto schierato in passato e parlavo esattamente come voi poi ho capito che il mondo non è bianco o nero ma è ricco di sfumature... da allora cerco di evitare i discorsi di politica che spesso finiscono in risse verbali gratuite...
Solo un'ultima cosa: di vela non so un c...ma non fatemi parlare di CCNL e contratti di lavoro perchè vi trovate un "Fidi ZK" versione giuslavorista...molto supponente ;) (Marco perdona il plagio ;) )
Ora chiudo davvero.
Un saluto!


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 Oggetto del messaggio: Re: Ai miei tempi non esisteva....
MessaggioInviato: 25/05/2010, 9:02 
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Iscritto il: 16/11/2009, 10:24
Messaggi: 3405
Località: (UD)
aggiungo giusto la ciliegina sulla torta ben condita da Jocondor, Francesco e Fidi:
con le ultime riforme delle universita' ormai queste si finanziano grazie ai contributi Europei che hanno due regole:
- premiano le universita' che sfornano gli studenti nel tempo previsto, castigando quelle che fanno "far tardi" ai propri studenti
- dosano i finanziamenti in base al numero degli iscritti ai vari corsi...
(entrambe le cose, sul piano formale condivisibili)

Risultato:
1- le facolta' di nicchia (i cui pochi studenti hanno di fatto la fila di offerte di lavoro prima che finiscano di laurearsi) vengono chiuse perche' non redditizie [ pochi iscritti = pochi soldi ricevuti ]
2- imperversano le facolta' inflazionate che continuano a sfornare laureati che nessuno vuole pagare ( li vogliono tutti .. GRATIS... possibilmente neolaureati con 25 anni di esperienza nel campo...)
3- il livello di istruzione e' calato notevolmente visto che non e' piu' conveniente per una universita' essere molto selettiva e approfondita negli studi... [ gli studenti fuoricorso e quelli che non fanno tutti gli esami previsti fanno perdere soldi di finanziamento EU] e si sa... gli studenti non e' che abbiano tutti questa volonta' ferrea ad imparare se possono passare gli esami con meno sforzo...


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 Oggetto del messaggio: Re: Ai miei tempi non esisteva....
MessaggioInviato: 25/05/2010, 9:29 
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Iscritto il: 15/11/2009, 16:44
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Ma no Fidi, non è che non le conosca, certe situazioni... e sembra quasi che tu conosca me, giacchè ho una figlia 18enne che intende appunto studiare legge, ed alla quale proprio io ho prospettato la stessa evoluzione che evochi tu (a dire la verità sono stato più ottimista: pensavo ai 32 anni e non ai 35...).

Conosco il mondo del lavoro, molto bene, nella mia vita ho lavorato per almeno 7-8 diversi padroni (sì, padroni), ed ho visssuto la metamorfosi in atto nel lavoro dipendenete e non ...

Sono stato geologo "professionista", ho lavorato da giovane presso studi quali quelli che tu descrivi; ma sai cosa ti dico? che oggi il lavoro dipendente è diventato una m.... perchè ti viene richiesta la stessa disponibilità e flessibilità e responsabilità e auto disciplina del lavoro privato, sotto pena di azioni di mobbing continue, (e mia moglie, oggi ancora laureata e disoccupata dopo essere stata espulsa a fine 2008 dalla fabbrica, dopo 20 anni, lo sa bene); ma non ti dà alcuna gratificazione economica nè di sicurezza del futuro.

Non ho invidia nè rivalità verso le "partite IVA", anzi sono convinto che tanta enfasi pubblica verso "l'impresa", (purchè piccola) sia uno dei tanti modi per arrivare a nascondere dentro la parola "imprenditore" la sostanza di "precario"; ed a cancellare il concetto di "previdenza sociale" e di "solidarietà di classe" come una volta si diceva, con il concetto di "libera concorrenza".
Un mondo atomizzato, dove ciascuno è per sè e Dio (=denaro) è per tutti, questo è quello che ci prospettano come ideale e meta tangibile... e chi lavora con partita iva lo considero in generale come un fratello di sventura, non come un fortunato od un privilegiato.

Ce l'ho, e molto, questo sì, con chi ha evaso in passato ed evade ancora oggi le tasse, costringendo noi a pagarle in vece sua; con chi, risultando nullatenente o quasi, riempiva il paese di maxi camper e maxi yacht, con chi alzava i prezzi a suo piacimento, per ripararci la lavatrice o l'auto, o per portare a termine una successione ereditaria; mentre costoro compravano o costruivano appartamenti o villette che oggi riempiono le città di SUV e di cemento, nascondendo denaro che oggi manca alle scuole ed alle pensioni; e ce l'ho con chi li difende ed alza puntualmente lo "scudo" per i capitali illeciti; anche perchè, mentre si tutelano alla perfezione interessi enormi e capitali mostruosi, si richiede e si ottiene complicità ed omertà a tanti medi o piccoli evasori, che ne guadagnano, sì, impunità, ma che ingrassano di fatto ben altri redditizi traffici, cioè quelli tradizionali di armi-droga-organi-esseri umani-capitali illeciti.

Non vedo vie di uscita, e me ne dispero, perchè ho due figlie ormai grandicelle, e vorrei offrire loro un mondo migliore e più pulito, ed invece posso solo suggerire loro di emigrare.

Ma è meglio che mi fermi, sono troppo amareggiato dalle notizie quotidiane e rischio di annoiare..


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 Oggetto del messaggio: Re: Ai miei tempi non esisteva....
MessaggioInviato: 10/06/2010, 17:47 
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Iscritto il: 24/11/2009, 10:36
Messaggi: 115
Caro jo, il miglior consiglio e' proprio quello di emigrare, in una nazione dove ogni anno a fronte di manovre di 28 miliardi che gravano tutte su lavoratori dipendenti e piccoli in genere, abbiamo un evasione 100 miliardi annui e le rendite finanziarie tassate al 12,5 ed i capital gain realizzati con truffaldine voci non pagano nulla.
Non rimane che emigrare, noi ormai a 50 anni, forse non lo possiamo + fare, ma almeno per i ns. figli, puoì' essere l'unica via di fuga.
un saluto a tutti daniele


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