Credo che ogni cosa appartenga ad un tempo della vita; ho 40 tre figli e, per scelta lavoriamo tutti e due in ospedale. Questo non ce l'ha imposto nessuno e quindi, l'unica difficoltà deriva dal coniugare le varie esigenze familiari e cercare di portare avanti dignitosamente tutti gli impegni che la ns vita richiede. Non vivo le mie scelte di vita come mortificanti o riduttive ( questo è un passaggio mentale che non arriva immediatamente ma dopo un notevole lavoro di metabolizzazione). Quando sei nella fase dell' essere figlio, libero, con un lavoro, senza preoccupazioni economiche o di salute, è facile essere incendiario. Anch'io ero, come tanti estremista e dicevo sempre che nel mezzo ci stava solo una cosa: ....il buco del c..o! Poi ho camminato, ho fatto esperienze, ho sofferto, elaborato e messo su una famiglia, perchè era questo che volevo fare e la famiglia richiede che tu sia pompiere; ho la mia barchina ferma al lago da luglio e, sicuramente, mi piacerebbe il sabato o la domenica, quando non sono reperibile o quando mia moglie non è di turno, andarmi a fare due bordi, ma, quando si è occupati con il lavoro, ovviamente non si può, quando si è liberi tutti e due...ti metti ad andartene proprio ora che avresti la possibilità di sederti a tavola tutti insieme? o andare ad un museo o al parco con le biciclette, guardando i figli scorrazzare e tu, se te ne danno la possibilità, parlare con la moglie? E' vero che la vita è una sola e che sarebbe un peccato andarsene senza aver goduto delle cose che ti piacciono ( questo me lo ripeteva anche un mio amico quando lo andavo a trovare in ospedale, malato di tumore ai polmoni, lui che non aveva mai messo in bocca una sigaretta). Mi chiedo, e se me ne dovessi andare, cosa mi mancherebbe di più? La barca o le cose che ho e soprattutto non ho condiviso con la mia famiglia? La famiglia per me viene al primo posto; ora non abbiamo una barca perchè non ce la possiamo permettere, quando loro saranno un po' più grandi, se vorranno venire con me o mia moglie ( i passaggi su barche di amici o il prestito d'uso non mi mancano) saranno sicuramente i benvenuti e io sarei al settimo cielo, altrimenti andranno per la loro strada ( con l'avvertenza che la strada sia "buona" altrimenti tronco loro le gambe!!). Se potrò sarò sicuramente il primo a proporre un viaggio o un'escursione o una vacanza in un luogo esotico ma, chi ha figli più grandi ( e su wquesto forum ce ne sono) ti potrà dire che troppo presto sono cresciuti e che vogliono fare la loro vita e le loro esperienze, anche senza di te; io non voglioarrivare a vederli andare via senza aver condiviso con loro tutto il possibile. Quando saranno grandi tutto si aggiusterà su un altro piano e spero che ci rientri anche un po' più di barca, altrimenti pazienza. Il mio motto è quindi " tutto a suo tempo".....senza scadere però nella stanca ad libitum.
P.S. la parola disilluso ha per me una valenza negativa e in questo caso no mi sento affatto così: ho fatto delle scelte, ponderate, a volte istintive, spesso sofferte, ma scelte mie, che nessuno mi ha imposto e quindi accetto anche serenamente gli "effetti collaterali" che queste scelte comportano.
_________________ "Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene"
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