Marinai di Terraferma

domanda da prendere con le bombe

cercavo consigli per l'acquisto di una barca usata , visto che parliamo di barche 20 0 30 enni !!
cercavo di capire cosa guardare vedere controllare , i trucchi del mestiere ,, per capire se quello che stanno vendendo e' un affare o una cassa da morto ,, esempi solidita tolda che potrebbe sfibrarsi ,, meccanismo per la deriva mobile ,, supporto motore ,, stato candelieri ,,, e poi le vele come possibile controllarle ???
cercavo di capire le analisi che dovrebbe fare una perizia tecnica , che non hai a disposizione
Grazie !!

mi sono permesso di usare i superpoteri e spostare l'argomento in questa sezione piu' appropriata per discussioni del genere e messo un titolo piu' pertinente...

riguardo alla domanda nello specifico...

io controllerei tante cose:

SCAFO
- opera viva: verificare la presenza di osmosi (piccole o grandi bolle da non confondersi con gocce di antivegetativa)
- opera morta: eventuali danni dovuti a collisioni
- coperta, che si sfaldi non l'ho mai visto... ma se e' in sandwitch puo' essere delaminata.
- coperta, verificare che non ci siano infiltrazioni d'acqua attraverso i fissaggi dell'attrezzatura (da dentro si vedono le tracce lasciate dall'acqua e ruggine)
- giunzione coperta-scafo non deve avere infiltrazioni
- eventuali candelieri e pulpito devono essere "solidi"
- verificare la coperta alla base dell'albero (se appoggiato in coperta): non deve presentare infossamenti o danneggiamenti
- scassa della deriva; verificare che non ci siano crepe o infiltrazioni

ATTREZZATURA
- sartie e strallo/paterazzo: i cavi d'acciaio non devono essere sfilacciati da nessuna parte
- stato generale dell'attrezzatura.. bozzelli, strozzatori con plastica cotta o consumati ecc...
- stato delle varie cime (ma conta poco.. si cambiano)

VELE
qui e' difficile...
a parte le cose macroscopiche con vele "cotte" che si sfaldano o delaminate o piene di muffa..
per valutare lo stato di una vela non conosco altro modo che veleggiarci e vedere la forma che assume la vela..

tipicamente le rande sfondate hanno il grasso spostato tutto avanti ed in abbondanza, i fiocchi sfondati e' piu' difficile ma solitamente non si riescono ad appiattire... Le vele portanti non mi preoccupano, si utilizzano generalmente talmente poco che a parte gli strappi che possono avere altro non c'e'...

Ok, ora che abbiamo verificato tutto?
Beh, ci sono cose gravi e cose meno gravi con cui si puo' convivere..

Partiamo dall'Osmosi.. terrore degli armatori e gioia dei cantieri (per i costosissimi interventi)
e' un processo lento.. ma lento... che ALLA LUNGA indebolisce la struttura dello scafo..
Ora, se non hai intenzione di attraversare i quaranta ruggenti o i cinquanta urlanti... le possibilita' che lo scafo si sfaldi sotto i tuoi piedi per Osmosi sono remotissime...
Non ho mai visto nessuno scafo che abbia subito qualsiasi ulteriore danno a causa della osmosi.
Quindi personalmente mi preoccupa poco.

La coperta che flette...
Su questa... effettivamente c'e' da fare attenzione, specie se e' in prossimita' di zone di carico (tipo base albero) o dove la coperta e' in sandwitch di balsa (e li bisogna fare attenzione alle infiltrazioni d'acqua).
Su altre zone potrebbe essere poco interessante, ad esempio nel mio micropomo le panche a poppa " flettono un po' "...
grazie.. li la coperta e' composta da una pellicina da 3mm di VTR senza rinforzi sotto, ne sandwitch... quindi li.. fletteva dall'origine.. (lo vuoi leggero lo scafo per avere prestazioni?)
Su altri micropomi ho visto che hanno rinforzato la zona con dei cordoli..

Infiltrazioni d'acqua
Sono fastidiose e andrebbero risolte.. il che generalmente non e' un problema impossibile (tranne i maledetti finestrini del micropomo... ), ma potrebbe essere difficoltoso specie se arrivano dai candelieri o dalla giunzione scafo/coperta.

Morale: dipende da come ti poni verso la barca:
- la vuoi perfetta come nuova?
mi sa che ti conviene comprarne una quasi nuova... non una con 30 anni alle spalle.

- ti accontenti di una barca con i suoi acciacchi, il gelcoat scolorito ma che comunque ti porta dove vuoi?
ripari quello che garantisce la sicurezza o che e' semplice ed economico e navighi.

Perche' una vela sfondata... e' piu' difficile da regolare, rende di meno, ti costringera' a prendere una mano di terzi molto prima..
ma comunque sia.. ti porta dove vuoi.

Certo, una vela nuova, con la sua bella forma e' un'altra cosa.. ma si fanno bellissime veleggiate anche con le vele vecchie.

Concordo in pieno con l’analisi di guru, anzi complimenti per la chiarezza espositiva.
Aggiungo la mia esperienza, ho acquistato il mio primo cabinato, con un socio, nel 2020 (pochi mesi prima del lockdown ).
Abbiamo fatto una visita a bordo e una breve navigata per vedere che le vele ci fossero, anche se un po stanche (infatti quest'anno rifaremo la randa e aggiungiamo un fiocco, ma come dice Guru per 3 anni ci hanno regalato bellissime veleggiate senza lamentarsi).
I controlli fatti sono stati:
- che non ci fossero evidenti zone di flessione che denotassero delaminazione
- che le lande internamente non mostrassero segni di ruggine o che ci fossero trafilamenti
- che il sartiame fosse visivamente integro (sapendo che per prudenza nostra avremmo proceduto a cambiarlo di lì a qualche tempo)
- abbiamo preteso prima di acquistarla che il venditore facesse una revisione completa della deriva mobile (a cui ho assistito e che mi ha fatto imparare tantissimo)
Sinceramente per una barca dell’82, dal prezzo limitato, non ci siamo posti problemi relativamente all’osmosi.
La barca aveva un solo strumento, il profondimetro, e praticamente nessun impianto elettrico. Quello è un aspetto che incide, se avesse avuto un impianto elettrico avrei dedicato un po' di tempo a capire come era messo.
Inoltre non ha bagno, quindi non ci sono problemi di prese a mare da controllare (quella del lavandino era comunque da cambiare perchè la valvola era bloccata)
I controlli sono stati per lo più visivi, ma c'è anche da dire che si tratta di una barca piccola e minimal in cui tutto è più o meno a vista.
Abbiamo anche valutato che era una barca di quasi quarant'anni, quindi non si poteva pretendere fosse perfetta, ma essendo una barca piccola anche i problemi che emergono si risolvono con somme tutto sommato limitate.
Abbiamo sottovalutato l'aspetto motore fuoribordo (che infatti si è rivelato un pacco e abbiamo dovuto cambiare).

Ultima cosa: secondo me serve sempre parlare un bel po' con il venditore e valutare lui, di solito si hanno delle buone indicazioni su come la barca è stata trattata

Ti ringrazio perche' la penso nello stesso modo ,, costretto a solitarie , devo trovare qualcosa da gestire da solo a +70 , essendo "un zingaro" una 24 carellabile <250 cm , performante con deriva integrale e galleggiabilità' sotto i 50 cm,che possa alberarla da solo e' rara ,
dopo aver filtrato a lungo le varie first 18 , 24 ,, T7, jouet 680 , avendo trovato Gib Sea 242 , e Bjet , First 210 devo andare a controllare che oltre ai normali infiltrazioni di acqua dalle guarnizioni degli oblo laterali e muffe varie la struttura della coperta che tiene tutte le sollecitazioni dell' albero non si sia de laminato che sarebbe un grosso costo , purtroppo non trovo derive moderne che abbiano un altezza interiore superiore a 150
come faccio a vedere se la coperta sta cedendo ?? come trovare delle minicrepe ?? controllo se ci sono infiltrazioni ??
la barche sono in parcheggio all asciutto da venditori e non so se riusciro a parlare con il proprietario ,,
Grazie

secondo me non esiste..
un 24 piedi avra' minimo 9m di albero... e alberare da solo un tale albero lo trovo pericoloso.


non esistono piu' nel mercato italiano.
Ci sono nel mercato polacco... vedi Tes 24, Maxus 24...
Ma ovviamente sono relativamente nuovi e costano parecchio di piu' di una barca vecchia di 30 anni.
Nuove siamo intorno ai 50K... (allestite e portate in zona..)
quindi ti lascio immaginare il costo di un usato recente.


se la coperta cede alla base dell'albero si vede eccome...
microcrepe non vogliono dire nulla.. puo' semplicemente essere il classico "ragno" nel gelcoat..