Nel male sembra stia andando bene, la ragazza è tranquilla e non ha dolore, ieri ha fatto la TAC per scongiurare danni a legamenti e tendini. Lunedì la visita e vedremo quale sarà l'iter che speriamo essere solo conservativo. Per ora non può appoggiare per sicurezza e questo limita tantissimo qualsiasi progetto, ma speriamo si possa fare comunque qualche giorno a zonzo, magari con il camper che è più comodo.
Non ti dico l'avventura, venerdì siamo saliti da Zembo per prendere lo zef che gentilmente mi prestava, carrello vuoto e 300 km a 80 all'ora, ma per divertirsi questo e altro. Ospitalità ai massimi livelli, nemmeno a dirlo.
Sabato siamo in panciolle dopo un pranzo degno di lucullo, per altro al servizio di Silla (Silla è mia moglie
), quando arriva la telefonata che ogni genitore aspetta quando i figli sono agli scout. Elisa è in ospedale per controlli. 3 minuti e siamo in auto lasciando i nostri amici straniti sulla porta di casa. Scendo per la via normale verso la pianura con il carrello che controsterza sui tornanti per la poca aderenza da scarico e mi faccio i primi 300 km fino a casa dove mi aspetta un altro amico che agguanta il carrello per riporlo mentre la moglie ci rifocilla con fette di salame. In 3 minuti netti ripartiamo a questo punto liberi dal fardello verso Cuneo, l'idea è non fermarsi, 140 fissi e arrivare con la luce. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo una serie di temporali infinita che ci fa rallentare e arrivare in val gesso alle 23. Ultimo sforzo in salita su una sterrata al buio in mezzo agli alberi e rasente la scarpata del fiume e siamo al campo dove i capi ci ragguagliano, caricano il paziente in auto e ripartiamo.
Il ritorno ci grazia, asciutto e fresco, alle 3,30 siamo a casa sempre seguiti via messaggio dalle valli.
1137 km in 12 ore non sono male