Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: campeggio nautico
MessaggioInviato: 29/01/2016, 17:06 
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Slapstick ha scritto:
Intanto vi ringrazio tutti.
Luca, che piacere risentirti, è stato un piacere incontrarti lo scorso autunno.
Mmhh, raccontare di caravelle e bimbi. Caro margutte al momento non sono due capitoli che si incrociano ancora quanto vorrei, ma ora sperando di non annoiarvi provo a condividere le mie idee e fantasticherie, tanto siamo alle "quattro chiacchere al bar".
Siamo agli esordi. Le bimbe sono piccole, la più piccola ha 3 anni e sta cominciando a nuotare ora. La grande ha una discreta paura dell'acqua, quando è profonda. Credo sia importante farle giocare e non spaventarle, specie considerato che la deriva balla...
Io amo molto la deriva. Ho fatto il prodiere su deriva sportiva al lago di Garda (FJ Nautivela, lì c'è una bella flotta). Lì al circolo che frequentavo si usa il caravelle (in compensato, l'originale modello a spigolo di herbulot) per l'istruzione collettiva e il campeggio nautico (uscite di due giorni, con tenda). Da allora mi sono appassionato alla deriva non come barca da regata, ma da escursione e campeggio. In Italia non abbiamo sviluppato molto questa attività, ma in Francia e Inghilterra è praticata con costanza e facendo cose molto belle a costi molto contenuti. Si chiama rando nautique in Francia, e c'è un'associazione molto attiva che la promuove (voileaviron.org), con raid frequenti. Purtroppo io non so il francese. Sono iscritto da tempo all'associazione inglese. Si chiama Dinghy Cruising Association (http://www.dinghycruising.org.uk). Lì praticano campeggio nautico con raid tutto l'anno, su mari certamente più impegnativi e più freddi dei nostri. Alcuni di loro, come Frank Dye, hanno fatto viaggi impensabili e folli (ve ne parlerò alla sezione libri), altri fanno cose molto più umane. Pochi però riescono a praticare davvero con i bambini (tranne un signore, John Hughes, che naviga con figli e un catamarano Hitia 17 (!) a nord ovest del Regno Unito
https://www.flickr.com/photos/jmxhughes ... 155076489/
Io ho utilizzato fin da allora un Mirror Dinghy, che ho tutt'ora. Una deriva inglese incredibilmente intelligente, con armo portoghese. Costruzione a spigolo semplice, con il metodo copia incolla, disegnata da Jack Holt, pesa 50 Kg, albero e gaffa a separati si stivano all'interno della barca. Ha remi e può portare un motore. Si trasporta con estrema facilità sul tetto dell'auto. Io la carico e scarico da solo utilizzando i rulli di alaggio. In Inghilterra ha superato i 70.000 numeri velici. E' ancora classe internazionale utilizzata come doppio per l'istruzione e l'addestramento dei ragazzi e adolescenti, dopo l'optimist. Nonostante le dimensioni ridotte (11 piedi) è molto marina. Viene usata da molti dell'associazione per il campeggio nautico in singolo. C'è il canale youtube di David Sumner, dell'associazione che vi ho detto, che fa capire dove può arrivare:
https://www.youtube.com/user/msf60khz
C'è anche un libro spassosissimo, purtroppo solo in inglese, che si chiama "The Unlikely Voyage of Jack the Craw", di un insegnante australiano che è partito dall'inghilterra ed è arrivato al mar nero, attraversando la manica e i fiumi europei, con un mirror trovato al laghetto della scuola dove insegnava (lo stesso percorso che ha fatto in seguito giacomo di stefano)
Ecco il mirror con le bimbe l'ho portato in spiaggia, appoggiato sulla sabbia, riempito d'acqua per farne una piscina e costruirci i castelli, messo in mare facendole giocare con i remi lungo la spiaggia e tenendolo da una cima.
L'obiettivo o la speranza è che lo usino per gli scopi per cui è nato, quando saranno più grandi.
Il Caravelle l'ho preso per farne campeggio nautico in famiglia (ma non mi è ancora riuscito) e per utilizzarlo come è nato, come deriva di istruzione collettiva.Io non sono un istruttore e non voglio diventarlo, ma sono riuscito a fare un paio di "uscite" molto divertenti e spassose con dei ragazzi delle scuole medie che frequentano centri diurni dei servizi sociali a Modena, e quest'anno finalmente ho trovato un campeggio a Rosolina Mare, con la possibilità di tenere la deriva in spiaggia senza portarla via. Ci siamo andati in 2 famiglie, con un totale di 5 bambini e siamo riusciti a giocare un pò ai pirati.
Volevo anche portarlo all'elba, ma mi hanno chiesto 200 euro per tenerlo alla boa una settimana (!!!).
Ora vediamo cosa mi riesce di provare a Gorino, l'ho scoperto girando in bici il delta del pò (e leggendo Gianni Ferrara). Posto verace, di pescatori, molto particolare. La natura del delta è molto bella e lì, dove c'è il circolo, c'è il campeggio camper dove si può piantare anche la tenda a prezzi irrisori (1,50 euro/gg...la normale igloo), e si può fare anche kayak. Vorrei portarci bimbe e ragazzi...vediamo sono molto curioso di sapere cosa riusciremo a fare.
Scusate la prolissità, non ho il dono della sintesi

ps...Si ho contattato Buccia, volevo sapere se navigava ancora con l'alpa dodi per la grecia e se cercava ancora equipaggi. Confermato, anche se vive molto tempo in Kenia, dove produce documentari di tipo naturalistico
http://www.terraconservationfilms.com/h ... tion-films
che personaggio !!!

Ciao



credo che il campeggio nautico sia la mia dimensione ideale.
Noi siamo passati al tiki semplicemente perché i bambini erano molto piccoli e ...tanti, ma se devo pensare al mio futuro vedo me e mia molgie su una canoa, o al massimo su un hitia 17 che non è carrellabile: è furgonabile!

Chissà che la vecchiaia ci assista.
Bellissime avventure le tue.
Sento Buccia un paio di volte all'anno. Ora sverna in un'isola del dodecaneso e fa il cameraman.
Se hai la possibilità di fare una crociera con lui non rinunciarci. è un 'esperienza unica.
di scuola e di amicizia. Se poi ti piace il pesce, lui è un pescatore straordinario

_________________
Piccolo è meglio


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 Oggetto del messaggio: Re: campeggio nautico
MessaggioInviato: 30/01/2016, 1:26 
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Iscritto il: 30/08/2015, 15:37
Messaggi: 27
Per il futuro...parlando di James Wharram, la sua sintesi tra canoa e multiscafo è il TAHITI WAYFARER.
http://wharram.com/site/gallery/ethnic- ... i-wayfarer
Può essere usato come due canoe polinesiane o come cat.

Mi piacerebbe condividere con voi alcuni materiali presenti in rete, purtroppo quasi tutti in inglese:
Vi posto questi video belli e divertenti di alcuni ragazzi polacchi che hanno fatto campeggio nautico sul baltico e sulla costa norvegese fino al circolo polare...
https://www.youtube.com/watch?v=zxjAEeXGj9o
https://www.youtube.com/watch?v=qB_CssFCMEs

La deriva più famosa e usata per il campeggio nautico nel mondo anglosassone è il Wayfarer, 4,70 metri inglese. E' stata resa famosa da Frank Dye che, da pazzi, negli anni 60 ha attraversato dal Regno Unito all'Islanda (...) e negli anni 80 e 90 ha navigato a tappe lungo tutta la costa est degli Stati Uniti fino al Canada e ai suoi laghi, assieme alla moglie. Insieme hanno scritto dei libri molto belli che non sono tradotti. (Apro apposito post sulla parte libri)
Tutt'ora l'attivissima associazione della classe internazionale Wayfarer ha la parte dedicata al campeggio nautico, piena di bei report (in inglese), da diverse parti del mondo
http://www.wayfarer-international.org/W ... index.html
anche la croazia:
http://www.wayfarer-international.org/W ... index.html

e con una sezione tecnica con downlodad su come allestire una deriva (il wayfarer) per il campeggio
http://www.wayfarer-international.org/w ... ps/dcp.pdf

Qui una bellissima storia di un viaggiomediterraneo in wayfarer dalle isole greche, alla turchia, al nilo (fino alle piramidi) di oltre 4000 miglia
https://www.youtube.com/watch?v=Kuy4goz3stI
l'uomo che l'ha fatto non ha più lasciato la grecia e questa area di mediterraneo

Webb Chiles è un navigatore/scrittore che negli anni 70 ha attraversato il pacifico e l'indiano su un'altra deriva famosa in inghilterra (il drascombe lugger, ne ho visto uno in vendita su bolina, da ormai due anni). Dal suo sito si possono scaricare gratuitamente i libri di quei viaggi (Open Boat e The Ocean Waits)
http://www.inthepresentsea.com/the_actu ... books.html

Negli Stati Uniti ci sono alcuni eventi molto frequentati (come i raid europei, a vela e remi), sia da derive che da kayak, di lunga durata e percorrenza, tipo la Everglades Challenge (300 miglia) o la Texas 200 (200 miglia)
Si arriva, si spiaggia, si campeggia e si riparte. Come da noi la Velalonga ma senza motore, senza regate, su lunghe distanze costiere e senza assistenza. Solo remi e vele. Funzionano un pò come le randonnee in bicicletta. Sarebbe bello pensare di organizzare qualcosa di simile in Italia. Forse in periodi tipo ottobre o marzo sarebbe ancora possibile pensarlo. Abbiamo km illimitati di coste .
Per chi ha tempo e voglia (anche in parte), il film
https://www.youtube.com/watch?v=e6tLgJX9niM


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 Oggetto del messaggio: Re: campeggio nautico
MessaggioInviato: 30/01/2016, 10:11 
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Iscritto il: 04/11/2009, 17:08
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"Invecchiando" in modo naturale ho smesso di andare in giro con la tenda preferendo di volta in volta cabinati, roulotte e camper, ma il campeggio è rimasto nel mio cuore e quello nautico mi ha sempre intrigato; quello però randagio fatto di spiagge e scogli su cui piazzare la tenda senza nessuno intorno. Temo però che i tempi siano passati, non per la mia anagrafe, ma per il progresso sociale che oggi renderebbe difficile sostare da qualche parte senza aver paura di brutti incontri, siano essi di malintenzionati o di forze dell'ordine.

Che ne pensate, oggi è ancora possibile spostarsi e sostare ovunque senza programmare?


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 Oggetto del messaggio: Re: campeggio nautico
MessaggioInviato: 30/01/2016, 21:23 
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Iscritto il: 11/05/2012, 9:22
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A parte la normativa che, almeno da noi in Italia, lo vieta, cedo che non sia più possibile farlo in sicurezza. Nessuno tocca una barchetta anche se ormeggiata a 3 metri da riva, ma a terra se si mette male sei fritto.


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 Oggetto del messaggio: Re: campeggio nautico
MessaggioInviato: 30/01/2016, 22:41 
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Iscritto il: 18/10/2011, 23:36
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Architeuthis ha scritto:
A parte la normativa che, almeno da noi in Italia, lo vieta, cedo che non sia più possibile farlo in sicurezza. Nessuno tocca una barchetta anche se ormeggiata a 3 metri da riva, ma a terra se si mette male sei fritto.


Perchè sarebbe vietato?


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 Oggetto del messaggio: Re: campeggio nautico
MessaggioInviato: 31/01/2016, 0:44 
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in realta' la giurisdizione sul campeggio e' passata alle regioni se non addirittura ai comuni... (nel regolamento comunale e' quasi sempre specificato: campeggio libero vietato nel territorio del comune..)

Il campeggio libero (al di fuori delle aree preposte) e' vietato praticamente dovunque, solitamente per motivi di ordine pubblico e igiene dovuti alla mancanza di servizi igienici/acqua/ecc...
condivisibili nel principio... (se il campeggio lo fai stabile per N-mesi/anni voglio vedere...), ma magari si poteva definire una via di mezzo...

Pero' per campeggio libero si intende il piantare stabilmente la tenda per una sosta di almeno 48 ore, mentre il bivacco notturno e' permesso (e' piu' corretto Tollerato) sempre.
Quindi facendo un campeggio "itinerante" non ci dovrebbero mai essere problemi...


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 Oggetto del messaggio: Re: campeggio nautico
MessaggioInviato: 31/01/2016, 0:56 
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Iscritto il: 16/11/2009, 10:24
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Administrator ha scritto:
Temo però che i tempi siano passati, non per la mia anagrafe, ma per il progresso sociale che oggi renderebbe difficile sostare da qualche parte senza aver paura di brutti incontri, siano essi di malintenzionati o di forze dell'ordine.


Posto che il problema maggiore che vedo e' il fatto che la quasi totalità della costa Italiana e' ormai antropizzata
e quindi si andrebbe inevitabilmente a finire in zone soggette a concessioni demaniali, dove il "legittimo" concessionario potrà far valere il suo diritto d'uso (vedi forze dell'ordine..).

Per quel che riguarda i brutti incontri, non mi pare che le cronache riportino notizie simili da un pezzo... direi che dopo il mostro di firenze non se n'e' piu' parlato...
Inoltre, arrivando dal mare, esiste la possibilita' che ci si fermi in un luogo inaccessibile via terra e quindi si riduce molto la possibilita' di incontri...


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