Intanto vi ringrazio tutti.
Luca, che piacere risentirti, è stato un piacere incontrarti lo scorso autunno.
Mmhh, raccontare di caravelle e bimbi. Caro margutte al momento non sono due capitoli che si incrociano ancora quanto vorrei, ma ora sperando di non annoiarvi provo a condividere le mie idee e fantasticherie, tanto siamo alle "quattro chiacchere al bar".
Siamo agli esordi. Le bimbe sono piccole, la più piccola ha 3 anni e sta cominciando a nuotare ora. La grande ha una discreta paura dell'acqua, quando è profonda. Credo sia importante farle giocare e non spaventarle, specie considerato che la deriva balla...
Io amo molto la deriva. Ho fatto il prodiere su deriva sportiva al lago di Garda (FJ Nautivela, lì c'è una bella flotta). Lì al circolo che frequentavo si usa il caravelle (in compensato, l'originale modello a spigolo di herbulot) per l'istruzione collettiva e il campeggio nautico (uscite di due giorni, con tenda). Da allora mi sono appassionato alla deriva non come barca da regata, ma da escursione e campeggio. In Italia non abbiamo sviluppato molto questa attività, ma in Francia e Inghilterra è praticata con costanza e facendo cose molto belle a costi molto contenuti. Si chiama rando nautique in Francia, e c'è un'associazione molto attiva che la promuove (voileaviron.org), con raid frequenti. Purtroppo io non so il francese. Sono iscritto da tempo all'associazione inglese. Si chiama Dinghy Cruising Association (
http://www.dinghycruising.org.uk). Lì praticano campeggio nautico con raid tutto l'anno, su mari certamente più impegnativi e più freddi dei nostri. Alcuni di loro, come Frank Dye, hanno fatto viaggi impensabili e folli (ve ne parlerò alla sezione libri), altri fanno cose molto più umane. Pochi però riescono a praticare davvero con i bambini (tranne un signore, John Hughes, che naviga con figli e un catamarano Hitia 17 (!) a nord ovest del Regno Unito
https://www.flickr.com/photos/jmxhughes ... 155076489/ Io ho utilizzato fin da allora un Mirror Dinghy, che ho tutt'ora. Una deriva inglese incredibilmente intelligente, con armo portoghese. Costruzione a spigolo semplice, con il metodo copia incolla, disegnata da Jack Holt, pesa 50 Kg, albero e gaffa a separati si stivano all'interno della barca. Ha remi e può portare un motore. Si trasporta con estrema facilità sul tetto dell'auto. Io la carico e scarico da solo utilizzando i rulli di alaggio. In Inghilterra ha superato i 70.000 numeri velici. E' ancora classe internazionale utilizzata come doppio per l'istruzione e l'addestramento dei ragazzi e adolescenti, dopo l'optimist. Nonostante le dimensioni ridotte (11 piedi) è molto marina. Viene usata da molti dell'associazione per il campeggio nautico in singolo. C'è il canale youtube di David Sumner, dell'associazione che vi ho detto, che fa capire dove può arrivare:
https://www.youtube.com/user/msf60khzC'è anche un libro spassosissimo, purtroppo solo in inglese, che si chiama "The Unlikely Voyage of Jack the Craw", di un insegnante australiano che è partito dall'inghilterra ed è arrivato al mar nero, attraversando la manica e i fiumi europei, con un mirror trovato al laghetto della scuola dove insegnava (lo stesso percorso che ha fatto in seguito giacomo di stefano)
Ecco il mirror con le bimbe l'ho portato in spiaggia, appoggiato sulla sabbia, riempito d'acqua per farne una piscina e costruirci i castelli, messo in mare facendole giocare con i remi lungo la spiaggia e tenendolo da una cima.
L'obiettivo o la speranza è che lo usino per gli scopi per cui è nato, quando saranno più grandi.
Il Caravelle l'ho preso per farne campeggio nautico in famiglia (ma non mi è ancora riuscito) e per utilizzarlo come è nato, come deriva di istruzione collettiva.Io non sono un istruttore e non voglio diventarlo, ma sono riuscito a fare un paio di "uscite" molto divertenti e spassose con dei ragazzi delle scuole medie che frequentano centri diurni dei servizi sociali a Modena, e quest'anno finalmente ho trovato un campeggio a Rosolina Mare, con la possibilità di tenere la deriva in spiaggia senza portarla via. Ci siamo andati in 2 famiglie, con un totale di 5 bambini e siamo riusciti a giocare un pò ai pirati.
Volevo anche portarlo all'elba, ma mi hanno chiesto 200 euro per tenerlo alla boa una settimana (!!!).
Ora vediamo cosa mi riesce di provare a Gorino, l'ho scoperto girando in bici il delta del pò (e leggendo Gianni Ferrara). Posto verace, di pescatori, molto particolare. La natura del delta è molto bella e lì, dove c'è il circolo, c'è il campeggio camper dove si può piantare anche la tenda a prezzi irrisori (1,50 euro/gg...la normale igloo), e si può fare anche kayak. Vorrei portarci bimbe e ragazzi...vediamo sono molto curioso di sapere cosa riusciremo a fare.
Scusate la prolissità, non ho il dono della sintesi
ps...Si ho contattato Buccia, volevo sapere se navigava ancora con l'alpa dodi per la grecia e se cercava ancora equipaggi. Confermato, anche se vive molto tempo in Kenia, dove produce documentari di tipo naturalistico
http://www.terraconservationfilms.com/h ... tion-filmsche personaggio !!!
Ciao
credo che il campeggio nautico sia la mia dimensione ideale.
Noi siamo passati al tiki semplicemente perché i bambini erano molto piccoli e ...tanti, ma se devo pensare al mio futuro vedo me e mia molgie su una canoa, o al massimo su un hitia 17 che non è carrellabile: è furgonabile!
Chissà che la vecchiaia ci assista.
Bellissime avventure le tue.
Sento Buccia un paio di volte all'anno. Ora sverna in un'isola del dodecaneso e fa il cameraman.
Se hai la possibilità di fare una crociera con lui non rinunciarci. è un 'esperienza unica.
di scuola e di amicizia. Se poi ti piace il pesce, lui è un pescatore straordinario