Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Vento teso per l'uscita del primo novembre
MessaggioInviato: 02/11/2015, 19:04 
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Iscritto il: 13/07/2015, 11:17
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Salve Vi leggo sempre con grande piacere ed interessato ai consigli o alle esperienze che raccontate qui sul forum.

Vi scrivo quindi per chiedere qualche consiglio o condividere qualche opinione, insomma per fare due chiacchere di vela.

Ieri ho fatto un'uscita zona marina di scarlino direzione punt'ala. Equipaggio io e mia moglie, barca Kelt 550 con deriva fissa, vento grecale teso le previsioni davano 20 nodi con raffiche più forti. Non ho un anemometro ma mi attrezzerò presto.

Essendo mia moglie quasi a digiuno di vela, non ho voluto prendere rischi e spaventarla con sbandamenti tipo deriva con trapezio ;) , quindi abbiamo tenuto un'andatura al lasco con vento al giardinetto con il solo fiocco (è quasi un genoa).
Dopo una sosta all'ancora a cala civette (la spiaggia è molto bella, si trova subito dopo cala violina) siamo ripartiti con andatura di bolina e la sola randa terzarolata senza fiocco.

Durante il ritorno notavo come la barca, che procedeva non troppo velocemente con un notevole scarroccio, era incredibilmente poggiera, tanto da dover tenere continuamente il timone all'orza e quindi rallentando ancora di più l'andatura. Avendo solo la randa mi sarei aspettato un comportamento più orziero.

Le mie conclusioni sono che avendo ridotto la randa, e senza fiocco, la barca non sbandava molto, quindi la forma dello scafo immerso non agevolava la tendenza orziera, inoltre la superficie dello scafo al vento forse era superiore alla tela a riva,facendo si che lo scarroccio fosse notevole. Ho trovato qualche miglioramento spostando un po' di pesi a prua, avanzando quindi anche un po' il centro di deriva.

Secondo Voi in una situazione del genere avrei dovuto tenere tutta la randa aperta o sarebbe stato preferibile mantenere la randa terzarolata ma con il fiocco a riva per bilanciare meglio la barca?

Purtroppo le vele disponibili sono solo queste Fiocco 105% (è una mia stima) e randa con una mano di terzaroli molto ampia.
In progetto c'è di comprare una Gennaker/drifter e mettere un paio di mani di terzaroli anche al fiocco, ma per adesso questo passa il convento... :(


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 Oggetto del messaggio: Re: Vento teso per l'uscita del primo novembre
MessaggioInviato: 02/11/2015, 19:51 
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Iscritto il: 04/11/2009, 17:08
Messaggi: 13081
Località: Arese
Strano anche per me fosse poggera. Potrebbe essere dovuto alla troppo bassa velocità o alla mancanza di potenza; un altro problema può essere l'opposizione al vento dell'opera morta.
Di sicuro nelle andature strette è sempre meglio bilanciare il piano velico, ottima l'idea di aggiungere una mano al fiocco, farei lo stesso alla randa così da avere quattro configurazioni differenti.
Sulla mia, che ha molto scafo esposto quando devo risalire il vento oltre i 20 nodi, soprattutto se c'è onda non mi vergogno ad usare un po' di motore, così da mantenere l'abbrivo e non scadere.


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 Oggetto del messaggio: Re: Vento teso per l'uscita del primo novembre
MessaggioInviato: 02/11/2015, 20:32 
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Iscritto il: 13/07/2015, 11:17
Messaggi: 11
Si, esatto, la sensazione era di mancanza di potenza; in alcuni momenti la barca quasi si fermava e la prua abbatteva.

Sottovento avevamo acqua e quindi non c'era nessun pericolo, in caso contrario, con vento di mare, la cosa sarebbe stata un po' meno rilassante.


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 Oggetto del messaggio: Re: Vento teso per l'uscita del primo novembre
MessaggioInviato: 02/11/2015, 21:23 
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Iscritto il: 14/11/2009, 10:10
Messaggi: 4575
Località: un romano tornato al mare!
Conoscendo bene la zona, la prima reazione che ho avuto è stata: "ma 'questo' parte di lasco senza provare prima la bolina per 'tornare a casa'?".

E' una regola generale e assoluta quella che vuole che in condizioni nuove o non frequenti ci si assicuri sulle condizioni per il ritorno.

Ed è una regola che in condizioni non facilmente prevedibili cerco di applicare anche alla strategia per un'uscita giornaliera: si va a destra o a sinistra? la destra è più suggestiva, la sinistra più tranquilla... niente di tutto questo: si va nella direzione dalla quale sarà più facile tornare indietro.

Nel tuo caso è successo il contrario di quanto ragionevolmente potessi aspettarti; le condizioni erano anzi quasi troppo 'morbide'. Ma prova a pensare se avessi trovato... un diverso "contrario", inaspettato e non così gestibile...

Per il resto non posso che quotare quanto ti è stato suggerito.

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Alberto
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 Oggetto del messaggio: Re: Vento teso per l'uscita del primo novembre
MessaggioInviato: 02/11/2015, 23:23 
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Iscritto il: 13/07/2015, 11:17
Messaggi: 11
Grazie dei consigli, e' per questo che apprezzo il forum.

Comunque vorrei rassicurarvi che non sono così avventato. Un lungo praticantato su derive e catamarani, senza l'ausilio del motore, mi ha abituato a fare affidamento solo sul vento, così come controllare le condizioni meteo per tutta la giornata.
Adesso avere un motore ausiliario che può aiutare in alcune circostanze mi pare un lusso mai provato prima :D

Se può essere utile anche ad altri che navigano o navigheranno da queste parti, vorrei dire, che uscendo dal canale di scarlino e andando verso nord in direzione nord avrei preso totalmente il vento proveniente dalla piana alle spalle del golfo di Follonica senza avere alcuna possibilità di riparo. La mia scelta, con questa tipologia di vento è stata dettata dal fatto che navigando sotto costa sono stato al riparo dalle sventolate grazie ai promontori che costeggiano la costa da scarlino fino a punt'ala. Gli stessi promontori con costa a picco, mi avrebbero protetto anche durante il ritorno se avessi navigato sottocosta a motore anziché vela, dandomi una quasi assenza di vento e mare piatto. Condizione totalmente opposta si ha con libeccio, dove o!tre al vento si deve affrontare anche l'onda.

Quindi le mie esigenze erano di navigare con una barca più piatta possibile per non creare troppa apprensione a mia moglie, ed allo stesso tempo fare esperienza divertendomi, lasciandosi però la riserva del motore sottocosta in caso di totale impossibilità a risalire il vento, o peggioramento delle condizioni meteo.

Da qui la riflessione se navigare con solo la randa, nel mio caso terzarolata, oppure issare anche il fiocco.


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 Oggetto del messaggio: Re: Vento teso per l'uscita del primo novembre
MessaggioInviato: 02/11/2015, 23:43 
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Iscritto il: 16/11/2009, 10:24
Messaggi: 3406
Località: (UD)
una situazione piuttosto anomala... solo randa e la barca che di bolina rimane poggera...

ma l'opera viva.. era molto sporca?
sembra quasi che avessi la deriva in stallo perenne (diamo per assodato che era scesa vero?) e solo il timone a contrastare lo scarroccio...

o forse semplicemente la velocita' era troppo bassa e la deriva non riusciva a generare portanza, lasciando tutto il lavoro al timone a contrastare..
forse un fiocchetto avrebbe dato quel po di velocita' in piu'... ma anche di sbandamento


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 Oggetto del messaggio: Re: Vento teso per l'uscita del primo novembre
MessaggioInviato: 03/11/2015, 10:03 
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Iscritto il: 14/11/2009, 10:10
Messaggi: 4575
Località: un romano tornato al mare!
lapo74 ha scritto:
... vorrei rassicurarvi che non sono così avventato.
Mi è d'obbligo una precisazione.
Non volevo criticarti; alla fine è evidente che non hai rischiato.
Ma quando da un post mi viene la dritta per trarne 'lezioni' da ammannire a potenziali inesperti, non riesco a trampttenermi.

E pontifico :oops: :mrgreen:
lapo74 ha scritto:
Grazie dei consigli, e' per questo che apprezzo il forum.
Ecco, secondo me il forum dovrebbe - e finora mi sembra lo abbia fatto abbastanza bene - richiamare e sottolineare argomenti, tecniche, strategie e procedure di applicabilità generale, che possono servire molto ai 'novizi' e agli insicuri e che sicuramente annoiano altri (ma repetita juvant...).
Ed è in questo senso che spendo quasi tutti i miei interventi.

Mi resta un dubbio (non atroce, ma fastidioso): quelli 'bravi' del forum, e sono tanti anche tra i nuovi entrati, potrebbero non condividere questa mia ripetitività ma, data la sempre mia assertività, si guardano bene dal criticare 'sto vecchietto... che invece si sente vecchietto proprio solo e sempre quando (gli?) sembra essere uno che sa o pretende di sapere molto.
Insomma magari si annoiano anche, magari potrebbero ribattere o arricchire i vari temi, ma si guardano bene dal farlo. Perché?

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 Oggetto del messaggio: Re: Vento teso per l'uscita del primo novembre
MessaggioInviato: 03/11/2015, 11:08 
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Iscritto il: 13/07/2015, 11:17
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Tramp, ho letto sempre i tuoi interventi con interesse, perchè parlano di sicurezza più che di mezzo nodo in più in regata.
Quindi ho apprezzato il tuo consiglio, e quando troverò condizioni un po' più severe sicuramente ripenserò a quello che hai detto, ricordandomi di quando qualcuno mi dette di "bischero" perchè non avevo provato a rientrare di bolina prima di mettermi a lasco .... scherzo naturalmente :D :D , ma hai ragione e per questo ti ringrazio.
Ps: Per Guru70, l'opera viva dovrebbe essere pulita (fatta a luglio) e la chiglia è fissa, ma hai centrato la sensazione. Sembrava di aver preso una rete con la pala del timone (ho controllato ma non c'era niente appeso). In più devo dire che il motore era in acqua e quindi contribuiva a creare, con il timone, una "perno" a poppa su cui la barca tendeva a ruotare.

Andando incontro all'inverno è probabile incontrare condizioni di mare e vento un po' più difficili rispetto alla solita brezza estiva. Intendiamoci parlo sempre di condizioni non limite, e da affrontare con i nostri gusci.
Qualcuno ha provato a risalire il vento teso solo con il fiocco e senza randa?
Ho letto alcuni articoli di Ernesto Tros e la sua idea di barca sicura senza randa, ma non so se applicabile alle nostre imbarcazioni.


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