Marinai di Terraferma

Apro questo nuovo argomento "voluto" da Margutte....
Mi chiedeva un'opinione su com'è stato navigare 10gg in solitario.

Bhè, io non credo proprio che la mia esperienza abbia valore in tal senso, quando si parla di "navigatori solitari" si pensa a gente che sta fuori dal mondo per mesi, senza contatti esterni, loro, la barca ed il mare....
Io toccavo terra almeno una volta ogni due giorni, spesso ogni sera, vedevo gente, chiacchieravo, andavo a spasso in luoghi pieni di persone. Anche in navigazione avevo il "Router Team", il telefono era costantemente a suonare: whatsapp, facebook, telefonate, il forum di MdT.... definirmi solo è un eufemismo
D'altro canto ero indubbiamente solo e questo faceva si che la libertà fosse pressochè assoluta, io spesso cerco queste solitudini, l'ho sempre fatto in barca, magari con uscite di soli 2 o 3gg, prima della barca lo facevo in montagna, ma spesso anche semplicemente in casa.
Farlo per 10gg non mi ha dato nessun fastidio.
La libertà significa di non dover scendere a compromessi con nessuno in niente: sveglia a discrezione, si salpa quando si vuole, si mangia quando si ha fame e quello che ci pare, si sta nudi (niente biancheria da lavare ), si fa la cacca in navigazione dallo specchio di poppa (legato!), oppure nel wc all'ormeggio senza scusarsi con gli altri per "l'inagibilità" della cabina per l'ora successiva, musica al volume desiderato e dei gusti desiderati, lo stesso per il film da guardare la sera.... insomma, fai quello che vuoi
Di certo posso dire che in questo caso vale parecchio il vecchio adagio: "meglio soli che male accompagnati" Nel senso che essendo soli non hai di certo altri di cui preoccuparti, non hai chi soffre il mal di mare, chi vuole fermarsi per fare il bagno, chi non vuole fermarsi per fare il bagno, chi vuole parlare per forza, chi si alza presto, chi si alza tardi e via dicendo.
Se dovessi fare un confronto con la crociera dello scorso anno, direi che la compagnia di Laura è di gran lunga preferibile alla solitudine di quest'anno (e non cominciare a pensare quello che stai pensando!!! ), lei è una speciale, sempre tranquilla, senza esigenze particolari, senza paure... con lei sono stato benissimo. Ma già in giugno quando ho fatto il giro dell'Elba, le cose erano diverse, eppure ero con il mio migliore amico, siamo cresciuti insieme, abbiamo scalato montagne, dormito decine di volte nella stessa tenda, girato l'Europa, abbiamo saltato assieme, ci conosciamo come fratelli ed è una persona squisita.... ma si sveglia sempre all'alba, è ordinato e meticoloso fino allo sfinimento, si arrabbia se urto gli scogli.... non so se reggerei 10/15gg con lui....

Questo è il mio pensiero, se poi avrò modo di farmi un mesetto veramente "fuori dal mondo" ti aggiornerò

Io sto abituandomi a vivere la barca in solitario e ho scoperto quanto sia un misto di episodi come quelli che Nexus accomuna alla vela. Qui non voglio parlare delle imprese epiche come le grandi traversate. A proposito una domanda divertente fatta da una persona che qualche volta è venuta in barca assieme a me: “bhe…allora vai alla minitransat??..NO!!!! ma perché hai quella barca se non ci vai???”.Vorrei invece raccontarvi come da soli si parte da Milano e dopo tre ore di automobile eccoti sul pontile di legno in bocca all’Arno. Se arrivo la sera, monto la bicicletta e vado nel centro di Marina di Pisa, dove qualche volta ho anche incontrato Lorenzo, ceno alla tavola calda e torno a dormire in barca. La mattina dopo:…. qualche frammento di storie ve l’ho già raccontato…… L’estate sta finendo, l’anno prossimo forse cerco un altro porto e spero che la sorte sia migliore e mi permetta periodi di barca più lunghi. Navigando in solitario ho imparato che anche se ti chiamano mille vote, anche se resti nudo, se mangi da solo quando ti pare, eviti gli scogli che vuoi………., la tua mente, le tue visioni della vita, gli occhi nel blu del mare: tutto ti gira attorno…….o meglio tutto gira intorno a te soltanto.

invidio il vostro carattere,purtroppo per mè
è impossibile,per fortuna ho lorenza che non mi dice
mai di no,dalle uscite in barca hai fuoripista con gli sci
e devo dire che dopo 3 giorni solo con lei ho la necessità
di stare in mezzo alla gente

In sintonia con il post, self rescue system :
https://www.youtube.com/watch?spfreload ... pp=desktop

BV

Semplicemente geniale!!! Lo faccio!!!

abbiamo a lungo discusso di questa cosa con amici.
Un mio amico si è fatto il giro del mondo a piedi (più o meno) ed è rimasto un anno e mezzo a zonzo per conto suo. A suo dire nulla di meglio, tanto che ogni estate parte per un mesetto da solo in cambogia, pakistan....
giuseppe invece, che viveva in barca da solo, cercava sempre compagni di navigazione o in internet o addirittura appendendo un cartello sulla barca. Io l'ho conosciuto così. Mi diceva sempre che per lui era difficilissimo stare da solo.
effettivamente con lui quegli inconvenienti di cui Nexus parla non c'erano. capitava che una sera lui andasse a cena fuori e io restassi in barca a leggere. Oppure capitava che tutti e due in barca ce ne stessimo rincatucciati in silenzio a farsi gli affari propri. Oppure Lui andava a pesca e io andavo a visitare il paese. Insomma d'amore e d'accordo.
Io ho girato per un po' da solo per necessità più che per volontà, nel senso che avevo un periodo libero e nessuno che venisse con me e quindi me ne partivo da solo. Così ho visitato Creta in kayak, però quello che mi mancava da morire era qualcosa da fare. Stare solo con me stesso è come se mi facesse paura. Ero terrorizzato dall'idea di non avere nulla da leggere. Oppure alla sera montavo il campo in spiaggia, ma poi dovevo fare per forza qualcosa, allora finché si poteva andare sotto acqua ci andavo, poi mi mettevo a costruire qualcosa con i sassi o che so io, pur di non stare fermo. Certo è vero che ho anche conosciuto un sacco di belle persone a zonzo.
Leggevo per esempio di Nexus che va a mangiarsi la pizza da solo.Ecco io da solo non mi siederei mai a tavola in una locanda. Il pranzo lo concepisco solo in compagnia. Se sono solo Cucino volentieri per me, ma anche quando visitavo paesi, non mi fermavo mai nelle taberne, se non magari per bere una birra e anche in quel frangente tiravo fuori il mio taccuino e scrivevo per non stare fermo.
Ho gestito un rifugio in montagna e lo tenevo aperto fino in inverno inoltrato. fino a natale. Lontano dalla stagione praticamente vedevo qualcuno solo il finesettimana o le rare volte in cui mi avventuravo in paese. Allora era diverso, perché durante il giorno c'era sempre qualcosa da fare. Poi alla sera appena prima del buio, partivo e andavo a camminare per controllare (e distruggere) le trappole dei bracconieri, oppure a vedere le bestie o semplicemente per camminare. Tornavo in rifugio che era buio, mi sciacquavo, mi preparavo la cena e poi mi mettevo vicino alla stufa a leggere. Allora era diverso. Ma in vacanza....Vacanza deriva da vacum, che vuol dire vuoto. ecco quel vuoto secondo me deve essere riempito.

molto interessante. Non ho capito cosa c'è dall'altra parte della cima che frena e permette di recuperare il mob

Probabilmente una spera, contenuta in una tasca della tavoletta....


Le trappole dei bracconieri non si distruggono!!! Si disinnescano e si aspetta a 50/60mt che il fetente torni a controllare, così, con tutta calma gli metti un .22subsonico in un ginocchio, a quel punto ti mostri (mascherato) e gli fai presente che la prossima volta glielo metti in testa! In genere capiscono.....

ma non eri contro la violenza?

Non è violenza, è istruzione, una rotula per decine e decine di creature innocenti....