Jocondor ha scritto:
Intanto, posto qui una rettifica, relativa a Uvala Lupescina, pag 83:
Questo è il testo attualmente leggibile nell'anteprima.
"
Striznjak però è su un’altra isola, ed è affollata di barche anche se siamo in giugno. Ci siamo arrivati con Adelante, un catamarano da campeggio nautico, con i materassini ed il fornello da campeggio."
Questo che segue invece è il testo originale:
"Dopo una breve sosta nella (famosa)
Uvala Pinizel, che è un miglio più ad Est, ma è già su un'altra isola, ed è affollata di barche anche se siamo in Giugno. Parlo di giugno del 2009, eh, siamo qui con Adelante, e i materassini ed il fornello da campeggio."
Come si vede, il senso è opposto, è la Pinizel ad essere affollata.
Poi non capisco perché togliere il riferimento al 2009, forse è una data "troppo indietro"?
Ah, ancora una piccola questione, "assolutamente marginale".margutte ha scritto:
Paddy ha scritto:
......................
Metterei una scheda della località e a seguire le descrizioni degli utenti firmate con il nick. Così non è necessario uniformare tempi e persone.
...................
Come mai i nick sono del tutto spariti dalle varie versioni "provvisorie"?Gradirei una risposta chiara, su chi l'ha deciso e quando.
Evidentemente c'è stata una mia incomprensione del testo di Joecondor. Ripeto che quasi tutto il lavoro è stato fatto dopo le dieci di sera, dopo aver messo a letto i miei 4 figli, dopo aver studiato per la lezione del giorno dopo, qualche volta dopo avere lavorato sulla barca che ancora non sono riuscito a terminare, chiedendo a mia moglie che finiva il turno, se le seccava se andavo avanti ancora un po' con il lavoro invece di farle compagia. Ci ho messo molto anche per questo e sicuramente qualche cantonata l'ho presa, come potete ben vedere.
A mio parere il testo di Joecondor era poco chiaro e non troppo fluido e ne è prova che io ho male interpretato la notizia. È normalmente consigliabile usare la paratassi ad una struttura ipotattica, perché rende il testo più chiaro ed elegante. L'uso delle parentesi appesantisce il testo. Ricordo che le parentesi sono segni matematici e sono da usare solo in particolari testi, in cui è fondamentale la sintesi a discapito dell'eleganza, (uso giornalistico) oppure in testi argomentativi in cui è fondamentale specificare ed entrare nel dettaglio e per non ricorrere troppo di sovente all'ipotassi o a incisi, si usano le parentesi. In questi casi però normalmente ci si preoccupa meno della fruibilità e della godibilità della lettura. Nel nostro caso invece si è scelto di preferire la parte narrativa a quella meramente descrittiva o peggio tecnica:
FRANCO: ecco anche spiegato il motivo per cui la grafica ha un aspetto esteriore da quaderno da appunti e molto poco di cartografico. Abbiamo più volte specificato che questo NON è un testo tecnico, ma un suggerimento o quasi un compagno di pozzetto o di serata invernale in cui si pensa....ma la prossima estate ci potremmo proprio andare in questo posto qui. Poi se uno ha bisogno di sapere cose tecniche spero vivamente non si fidi di quello che scrivo io, ma si informi sul 777 o su carte più specifiche. Mi assumo la responsabilità solo di dire che qui si mangia bene, qui l'acqua è trasparente, e poco anche di quello.
In più casi, ho preferito togliere riferimenti temporali, perché questo è un volume I edito (speriamo) nel 2015. Non mi sembra ci sia nessun vantaggio a sapere che la segnalazione era di 6 anni fa, né mi pare si detragga informazione importante al testo omettendo la data. Ho scelto di lasciare il riferimento temporale solo quando è importante sapere che …...sono vent'anni che non ci torno, chissà se è tutto ancora come lo ho lasciato....oppure quando, soprattutto Giorgio, scrive....negli anni '80 qui c'era una konoba, ma il padrone è morto nel '92. a quel punto è ovvio che il riferimento temporale è indispensabile.
Per quanto riguarda i nickname è stato deciso da me di non metterli, in quanto questo libro nasce come cooperative writing, sul modello dei negres di Dumas, di Luther Blisset o di Wu ming. Addirittura era stato ipotizzato di creare un ghost writer, che sarebbe diventato l'unico protagonista delle avventure narrate, idea interessante, ma che non ho avuto tempo di meglio elaborare. Ribadisco, non sono in pensione, ho 4 figli, che gestisco con mia moglie a turni inversi. Mi piacerebbe passare 6 mesi in barca e gli altri 6 a scrivere, purtroppo non ho ancora trovato il sistema giusto per farlo.
Non ultimo, non meno importante, proprio l'idea del cooperative writing, porta a schede, che non hanno un unico autore, ma sono frutto di diversi passaggi di diversi autori. È il caso di Ilovik, che mi pare sia il frutto di 4 diversi interventi e di molte altre schede. Cosa facciamo riporto gli interventi di chi ha aggiunto anche un'unica notizaia? Questo secondo me è un valore aggiunto al nostro portolano, che portolano non è, non ha nessuna indicazione tecnica, non ha nessuna vocazione a dare informazioni precise, ma solo indicazioni di massima, fornite da persone che non solo non sono professionisti, ma magari neanche esperti.
Ho collaborato con la stesura della guida Routard sulla Grecia ( e quelli sì che sono professionisti), non ho beccato una lira, né il mio nome compare sugli interventi, ma solo sui crediti finali.
Mi sembra più che sufficiente la sintesi biografica dei collaboratori in appendice.
In ultima analisi, (speriamo) , rivendico non solo la paternità dell'idea, ma ribadisco il fatto che alcuni di noi si sono incaricati di svolgere diversi compiti nella stesura finale del lavoro, assumendone la responsabilità delle scelte. In particolare, Lorenzo si sarebbe occupato della stampa e ne sarebbe stato responsabile, Paddy della veste grafica e ne sarebbe stato responsabile, Tramp sarebbe stato mio editor ed io, nessun altro che io si sarebbe assunto la responsabilità della revisione dei testi. Mi sono consultato spesso con tramp e sono stati mesi lunghi di lavoro, di bella collaborazione, di un sacco di cose che ho imparato da Tramp. È sempre stato chiaro comunque, fin dall'inizio, che l'ultima parola riguardo la stesura dei testi sarebbe stata la mia. Così come per ciò che compete la grafica e la stampa, l'ultima parola sarebbe stata di Paddy e Lorenzo. Abbiamo collaborato e discusso su molti punti. Ho litigato più con Paddy che con mia moglie, mi sono incazzato di brutto con Tramp perché non capiva il mio punto di vista, ho fato girare il sangue a Paddy e a Lorenzo, perché ho confuso schede o le ho perse per strada, ho fatto perdere le staffe a Tramp perché per sbaglio ho cancellato le sue modifiche e gli è toccato rifare il lavoro. Tutto è sempre stato fatto con un sacco di parolacce e qualche bestemmia, ma con il massimo rispetto e con la costante che ciascuno di noi era coordinatore della propria parte del lavoro e sarebbe stato responsabile delle decisioni prese. Così come era stato deciso che fin dall'inizio le schede dei vari coautori sarebbero finite nel mazzo, triturate, scremate e sarebbero diventate patrimonio comune del lavoro finito.
Trovo sconcertante, che a messa finita, qualcuno usi toni così accesi, fino ad arrivare all'ingiuria e all'insinuazione, per reclamare qualcosa che è stato deciso da mesi e sulla quale per altro ha collaborato minimamente.
Quando Tramp si è offerto di fare da editor, oppure io ho proposto di essere curatore dell'opera, o Paddy o Lorenzo.....non mi è sembrato che ci fosse la calca per pretendere di collaborare fattivamente al completamento dell'opera.
Non voglio rinfacciare le ore che io e Tramp abbiamo speso su quest'opera e che professionisti del settore hanno versato gratuitamente per la migliore riuscita di questo lavoro corale, ma rimango profondamente deluso e amareggiato per come stanno andando le cose. Da una parte ci sono tifosi e partecipanti del forum, che con entusiasmo sostengono questo lavoro. Dall'altro detrattori, che probabilmente dopo una superficiale lettura denigrano un lavoro che ha richiesto mesi e impegno. Certo che ci abbiamo messo tanto. Forse non è un lavoro egregio. Sicuramente ci saranno ancora errori e refusi. Forse la veste grafica non incontra i gusti di tutti.
Ma ricordo che tutto è stato fatto a titolo gratuito – e questo lo tengo a sottolineare, perché non vorrei che qualcuno credesse davvero che c'è qualcuno che ci mangia – sottraendo tempo al proprio lavoro, alla propria famiglia, alla propria barca.
Per concludere, ritengo che le pretese di Joecondor siano un tantino tardive, se non altro per rispetto a chi su quelle 15 schede, ha usato del proprio tempo. Tanto tempo, ma proprio. Inoltre, come dicevo poc'anzi, il lavoro è corale, per cui ci saranno sicuramente interventi di Joecondor in altre schede, ma non me la sento davvero di spulciare nuovamente tutto il libro per individuare se una riga appartiene a Tizio a Caio o a Sempronio. Non era questo lo spirito con cui il lavoro è nato.
Mi assumo ogni responsabilità di qualunque imprecisione, inesattezza, cazzata che ho scritto. Adoro le critiche, perché mi aiutano a scrivere meglio e a migliorare il proprio punto di vista che crediamo sempre essere migliore degli altri e colgo per l'ennesima volta l'occasione per ringraziare Tramp per tutte le volte che mi ha tirato le orecchie o mi ha dato un consiglio. Ribadisco che le scelte di eliminare nickname, date, stralci di racconto o di usare toponomi italiani o croati sono state discusse con gli altri collaboratori, ma prese in via definitiva da nessun altro che da me.
Ma che ora, quando il libro è praticamente già stampato, si cerchino pretestuosità per un sospetto o per il timore che il proprio nome non compaia abbastanza in grande, mi pare disdicevole.
Voglio chieder scusa e ringraziare tutti quelli che a scatola chiusa hanno già ordinato copia del libro. Chiedo scusa se ci saranno altri ritardi e voglio nuovamente rivolgere i miei complimenti a tutti i coautori, e ai collaboratori dell'opera finita. Tramp, Paddy, Lorenzo e Archi- Grazie ragazzi.
La mia responsabilità e competenza si limita alla copia cartacea. Per tutto il resto, per ilpdf o la versione on line, accettate la mia approvazione per la vostra scelta che prendo da ora come definitiva, ma non sono abbastanza competente per commentare