Tucano ha scritto:
La carrellabilità è fattibile solo con barche piccole, che impongono limiti di sicurezza, navigazione e spazi.
Per portare al mare una barca che abbia una adeguata abitabilità, occorrono spesso una vettura ed un carrello adeguati ed anche una certa esperienza, oltre che tempi piuttosto lunghi. Inoltre ha delle difficoltà oggettive logistiche e dei rischi nel trasporto che devono essere considerati. Ciò che dice Franco è giustissimo, ma è un discorso che si può fare solo a determinate condizioni.
Noi abbiamo portato il GS 40 da Riva di Traiano a Porto Levante, circa 1000 miglia, percorse in una settimana di navigazione reale (un mese di tempo effettivo, lasciando la barca ferma a Brindisi e Ancona), fermandoci a Capri, Cetraro, Crotone, Brindisi, Rodi Garganico, Giulianova, Ancona. Un'esperienza bellissima, che ha messo definitivamente in archivio l'idea della carrellabile, perché ho capito che quando avrò il tempo e la possibilità, ......
@Nexus: dipende dal porto e dalle persone con cui tratti!
Secondo me si rischia di fare cofusione nel voler comparare situazioni diverse: la carrellabilita' non significa (almeno non per me) solamente fare crociere con barche piccole ma vivere il mare in modo diverso dalla crociera classica e, spesso, facendo convivere e conciliando interessi diversi da quelli squisitamente nautici. Una barca "grande" (virgolettata perche' anche un 40' per molti e' piccola) apre sicuramente degli orizzonti ma ne chiude altri.
Nel mio caso per esempio, con la situazione attuale (biasse+trazione integrale) vado dove voglio e posso seguire anche amici terraioli (abituati a vedere il mare da terra e non viceversa) e trascorrere con loro piacevoli (e sicure) giornate in mare allungando, qualche volta, il raggio di azione pernottandoci anche (in questo caso, ovviamente, solo con la famiglia, senza amici) per un paio di giorni. Una barca non carrellabile non mi permetterebbe questo.
Orizzonti limitati? Forse, .... ma anche i navigatori oceanici considerano limitanti le normali crocierine estive
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Infine i costi: su questo concordo con Fidi sul fatto che carrellabile non significa necessariamente una limitazione di costi. Con piu' di duemila kg attaccati all'auto occorre una certa manutenzione preventiva (oltreche' una accurata pianificazione degli spostamenti/itinerari) e comunque non parliamo di una deriva che scarichi al mattino e carichi alla sera per cui il costo del posto barca va in genere previsto.
Su due aspetti credo che la carrellabile sia quasi certamente piu' economica della barca piu' grande:
1) quando ci si e' stancati e la si vuole rivendere: la carrellabile e' possibile depositarla in un luogo poco costoso e lontano dal mare senza avere fretta di vendere mentre per una barca piu' grande anche il non utilizzo costa;
2) Accessoristica: piu' la barca e' grande e piu' si ha voglia di "arredarla" con tanti accessori (riscaldamento, wifi, strumentazione connessa, plotter di un certo respiro, radar, idraulica etc) che, prima o poi, vanno anche loro sotituiti o manutenuti.
Infine, relativamente alla facilita' di spostamento da un mare all'altro e da un posto ad un altro sarei piu' cauto, Tucano c'e' riuscito ma mediamente non credo sa cosi' facle e, sicuramente sono piu' prevedibili, anchenin presenza di traffico, le condizioni di un trasferimentomterrestre per una carrellabile che quelle meteo marine per una barca piu' grande.
Questo il mio punto di vista.
bv