Paddy ha scritto:
Hai pienamente ragione, ma più che verso i rivenditori, che obiettivamente non vendono un prodotto insicuro, bisognerebbe rivedere le classificazioni troppo generiche così bisognerebbe intervenire anche sulla formazione dei "marinai". L'obbligatorietà della patente quantomeno consentirebbe un'infarinatura di base, banalmente un neopatentato deve attendere 2 anni prima di guidare qualcosa di più veloce di una Vespa o di una Punto.
Le categorie sono pensate su parametri oggettivi, ma riferite a qualcosa di estremamente soggettivo. Dovrebbero indicare certamente quali sono le condizioni affrontabili in sicurezza per la categoria generale, ma al contempo riportare i test effettuati sull'imbarcazione nello specifico, qualcosa di non diverso dalle polari, ma per la sicurezza. Se ad esempio sul manuale armatore del First 211 venisse indicata la categoria "C" e (esempio) contestualmente: oltre i 10 nodi e onda oltre 1 metro, con equipaggio di una sola persona riduzione della superficie della randa di 1/3, con 2 persone..., oltre i 30 nodi se sei già fuori non azzardarti a mettere più del fiocco!

No, per favore.
Lasciamo stare patenti e patentini.
La gente si accosta alla barca con centomila precauzioni o timori in più che ad un'automobile o peggio una moto; eppure di sicuro la barca è meno pericolosa che l'auto. Perché? perchè l'auto la suiamo tutti i giorni e si fanno 20.000 Km anno come minimo, e magari 60.000; in barca se fai 1000 miglia anno vuol dire che la usi molto.
Le certificazioni non servono a nulla e non sono mai servite a nulla.
Il buon senso e la prudenza non si imparano a scuola guida, infatti i neo-patentati, maschi, sono di solito molto più spericolati dei vecchietti.