Diamoci una regolata, per favore.
Sarà un post lungo.
Non è colpa mia, semmai nostra.
Nostra di chi? Ecco: la verità è che quelli che hanno la ‘colpa’ sono spesso lontanissimi anche dall’immaginarlo.
Fate uno sforzo, per favore. Fate finta che sia proprio ‘colpa vostra’. Avete sempre la scappatoia che magari… no!

Bene, a seguito di un mini dibattito / lamentela tra qualcuno di noi, col cuore e col cervello in mano, mi prendo la briga e la responsabilità di far presenti alcune cose.
C’è qualcuno, qui dentro, che impiega una parte del suo tempo per cercare di assistere qualcun altro (leggi: presuntuosamente cerca di rispondere con l’esperienza e il buon senso alle domande di qualcun altro). Bene, forse.
C’è qualcuno, qui dentro, che sta timidamente cominciando a dare il suo contributo., sia che la sua conoscenza venga da lontano, sia che sia maturata ‘qui dentro’ o comunque per esperienza recentissima. Bene, benissimo
C’è qualcuno, qui dentro, che pur essendo autonomo quanto a conoscenze, esperienze e basi teorico-pratiche, pone quesiti per cercar conferme, senza timore di sminuire la sua ‘autorevolezza’, sia in generale che magari in un campo specifico (non so: carrellare?, ricette di bordo?).
Ci sono alcuni, non proprio pochi, che pongono delle domande. Legittime in quanto tali. Che meritano sempre risposte per quanto possibile positive, costruttive, magari giuste.
Qualcuno, tra questi, si associa inconsapevolmente e di volta in volta all’uno e/o all’altro gruppo.
Ecco: troppo spesso questi ‘qualcuni’:
- pongono domande non chiare, non circostanziate, non corredate dei dati necessari (nemmeno da lontano, nemmeno quelli ovvi, nemmeno punto);
- non leggono con la giusta attenzione le risposte che vengono loro proposte;
- se le leggono e non le capiscono, sono raramente capaci di dire in chiaro che cosa non va, e/o di criticare il modo e/o i termini usati nella risposta;
- dopodiché fanno come gli pare (sacrosanto) ma si guardano bene dal dirlo (meno sacrosanto; ci sarà una ragione: non hanno capito, la risposta è oscura, l’intervento suggerito costa troppo, oggi è brutto tempo, il caffè era ‘na schifezza, …).
Intendiamoci:
- io personalmente appaio/sono più didascalico di quanto vorrei /sopporterei da me stesso; sono prolisso; sono antipatico.
- ma cerco sempre di essere esauriente ed esaustivo;
- cerco di controllare anche le virgole di ciò che scrivo;
- cerco di esporre in chiaro il grado di attendibilità/dubbio che attribuisco alle mie risposte; lo faccio per chiarezza di chi legge, se ha la pazienza, la capacità e l’attenzione benevola per acquisire la risposta;
- naturalmente questo lo dico io; liberissimi di pensarla al contrario (meno liberi, se siamo una ‘community’ con uno scopo oggettivo, di tacere il vostro parere in merito);
- alcuni altri, secondo me, a volte danno per scontate troppe cose, non curano l’esattezza delle risposte, non si domandano se l’interlocutore può aver capito o frainteso.
Insomma, tutti sbagliamo.
Con poche differenze:
- chi risponde lo fa gratis, in tutti i sensi, meno forse quello di sperare di aver dato una mano;
- chi risponde impegna tempo e un po’ di responsabilità e credibilità, anche se negherà per sempre di essere responsabile.
- chi domanda lo fa spesso male; ti offendi se ti prego di farlo meglio, visto che la barca è la tua, l’equipaggio (!) anche, e che gli sbagli/approssimatezze nelle domande li fai tutti tu?
- chi domanda non dà il giusto peso alla risposta; mi spiego: ti piace? dillo; saprò di essere stato efficace e magari utile; non ti piace? dimmi perché, mi interessa per correggermi.
Io stesso, se il mio disaccordo con ciò che dice ad es. Paddy supera il 10%, intervengo e aggiungo o correggo; lui mi sembra faccia lo stesso; sono quattro anni che andiamo avanti e siamo ancora amici; e non solo con lui.
Intanto, sono sicuro che tu ed io saremo cresciuti:
- perché avremo imparato a valutare le alternative, che senza dibattito mai avremmo ‘viste’;
- perché abbiamo dovuto raccogliere e valutare dati e considerazioni che portano alla ‘tua’ soluzione, che è quella giusta.
Ma io ho il diritto di conoscerla, e di conoscerne i perché.
Il nocciolo del post?
Chiarezza, concentrazione, fattività; magari amicizia.
E poi ca**eggiamo pure…