Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: CUPE RIFLESSIONI
MessaggioInviato: 04/02/2013, 9:47 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
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Scrivo queste due righe turbato dalla notizia di ieri: un amico è morto, sabato pomeriggio, precipitando forse a causa di una lastra di ghiaccio, mentre sciava fuori pista.
Era uno del nostro gruppo: solo un mese fa eravamo insieme sugli sci; e ricordo bene che, anche se spesso si staccava dal gruppo ed andava per i suoi, sui fuoripista era prudente, e se valutava che fosse il caso tornava indietro, anche da solo, se invece noi si andava avanti.

Il mio turbamento nasce anche dal fatto di essere stato io ad iniziarlo alla neve non battuta.
E' inevitabile domandarsi: ma se non lo avessi mai fatto, di portarlo fuori, ora sua moglie e suo figlio forse non sarebbero lì a piangere....?

E le mie figlie, che porto spesso in sci fuori pista? E sulla barca? E sull'auto?
E adesso che hanno la patente, non sono forse io (e la Giò) che le abbiamo messe in grado di...?
Già, mi direte voi, ma senza la patente non si è mica autonomi...che vita è?

E senza gli sci?
E senza la barca?


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 Oggetto del messaggio: Re: CUPE RIFLESSIONI
MessaggioInviato: 04/02/2013, 10:29 
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Non puoi vivere pensando che "... se avessi...".


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 Oggetto del messaggio: Re: CUPE RIFLESSIONI
MessaggioInviato: 04/02/2013, 11:01 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:43
Messaggi: 532
Le tue considerazioni sono comprensibili ed è veramente triste pensare a quanto è accaduto al tuo amico.
L'argomento mi fa venire in mente delle considerazioni fatte da un parroco durante una predica al funerale di un mio compaesano morto a 30 anni lasciando la moglie con un figlio piccolo cadendo con con un aereo ultraleggero sbattendo sui fili ad alta tensione. Questo parroco durante la cerimonia si era lasciato andare nel fare delle considerazioni sul valore della vita e della necessità di avere una coerenza nel viverla in modo più consapevole e prudente.
Ricordo che sua moglie, che poi era la persona più coinvolta, si era molto arrabbiata e risentita per il predicozzo del prelato. Qualche giorno dopo lei mi riferì che invece era orgogliosa del marito anche se la sua passione per il volo l'aveva fatalmente portato alla morte. Quella passione faceva parte del suo esistere, come l'amore per i figli, la famiglia il suo lavoro. Cercare di fare quanto più lo realizzava in questa vita era un suo motto e il suo pensiero andava rispettato anche se questo l'aveva portato alla morte.
Anche il tuo amico senz'altro non cercava la morte, ma le incomparabili emozioni che l'alpinismo può dare.
Un ragionamento molto più prudente credo vada fatto sui figli specie se piccoli o minori ma credo tutti lo facciamo anche se azzerare questi rischi sia davvero impossibile.
Spero che queste mie considerazioni ti siano lievi anche se posso immaginare il tuo stato d'animo.


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 Oggetto del messaggio: Re: CUPE RIFLESSIONI
MessaggioInviato: 04/02/2013, 17:33 
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Iscritto il: 16/02/2010, 14:13
Messaggi: 3529
discorsi già fatti.
...saresti contento se lo facesse tuo figlio?

dopo tanto rimuginare ho pensato: se proprio mio figlio decide di farlo glielo insegno io. Almeno sono sicuro di insegnare le cose come vanno fatte e se dovesse capitare, sono sicuro che non sarà per dabbenaggine o superficialità.

non ci sono sport pericolosi. ci sono sport che possono avere conseguenze mortali in seguito ad un errore. quindi è importante fare in modo di non sbagliare.

poi c'è la fatalità

però attenzione:
io guido 140 km al giorno su strade di montagna per andare a scuola. Un conto è dire "tanto se deve succedere succede" e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte. un altro è valutare bene il triangolo uomo-macchina-ambiente, poi però ti esce il cervo dietro la curva (prove già fatte) e bumm.

in aeronautica il rischio accettabile e pari a 0,00N. Di più è azzardo. Poi c'è sempre quella N. e purtroppo succede. E quando succede è brutto. Mi dispiace.

...poi laciamo stare le prediche dei preti, dai.

_________________
Piccolo è meglio


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 Oggetto del messaggio: Re: CUPE RIFLESSIONI
MessaggioInviato: 05/02/2013, 8:41 
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Iscritto il: 22/11/2009, 9:47
Messaggi: 1255
Dante mise le seguenti parole nell'esortazione di un noto navigatore.................

"...fatti non foste per vivere come bruti ma per servir virtude e conoscienza....."

Lucio Dalla aggiunge.................

"...la paura in fondo
mi da' sempre un gusto strano
se ci fosse ancora mondo
sono pronto dove andiamo..."

Mio fratello è morto sulla moto che gli regalai...............

Possiamo noi annullare il senso della vita che gli altri cercano?....

Era bravo ad andare, molto più bravo di me, ma è bastato togliere un cartello prima di un sottopaasso perchè all'uscita trovasse l'ostacolo insormontabile.


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 Oggetto del messaggio: Re: CUPE RIFLESSIONI
MessaggioInviato: 05/02/2013, 11:19 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
Messaggi: 2843
margutte ha scritto:
discorsi già fatti.
...saresti contento se lo facesse tuo figlio?

dopo tanto rimuginare ho pensato: se proprio mio figlio decide di farlo glielo insegno io. Almeno sono sicuro di insegnare le cose come vanno fatte e se dovesse capitare, sono sicuro che non sarà per dabbenaggine o superficialità.

...poi lasciamo stare le prediche dei preti, dai.


E' giusto.
Infatti ho portato io la figlia in falesia, insieme con il suo compagno di arrampicata sportiva, per insegnare io le soste, la progressione di cordata, la corda doppia eccetera.
Ma tanto lo so, che dopo tre mesi già non se lo ricordano più.....

Cita:
Mio fratello è morto sulla moto che gli regalai...............


M...da! è proprio qui il punto.
Dove è giusto fermarsi, con i regali e con gli insegnamenti?


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 Oggetto del messaggio: Re: CUPE RIFLESSIONI
MessaggioInviato: 05/02/2013, 11:27 
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Iscritto il: 11/05/2012, 8:22
Messaggi: 623
Località: Cremona
Ciao Joco, mi spiace per il tuo amico.
Secondo me non dovresti sentirti in colpa, visto che la scelta di andare l'ha fatta lui. Anzi, sebbene questo probabilmente non allevierà il dolore per la perdita, dovresti anche pensare ai mille momenti belli che avrà passato prima dell'incidente grazie alla tua iniziazione allo sci alpinismo.

Più in generale, credo sia sempre costruttivo interrogarci tutti sul significato di "rischio" nella nostra vita.
Secondo me ci sono rischi che siamo "obbligati" a prendere, tipo attraversare la strada o guidare in autostrada, e rischi che ci prendiamo per libera scelta, come sposarci o andare in aliante. Sui primi fa poca differenza che le conseguenze possano essere mortali: dobbiamo prenderli e l'argomento è chiuso. Sui secondi, invece, le possibili conseguenze dovrebbero - e qui ti prego di considerarla solo una mia opinione - orientare la nostra scelta di prendere tale rischio. Ti faccio un esempio: mi piace il karate, sono cintura nera e faccio gare, mi sposo e faccio due figli, continuo a fare karate: al massimo mi rompo il naso. Altro esempio: mi piace l'aliante, sono bravo, faccio gare, mi sposo e faccio due figli, smetto di volare, perché se cade l'aliante muoio di sicuro.
Per vari motivi, purtroppo, certe pratiche in montagna si stanno trasformando, negli ultimi anni e con le debite proporzioni, da un hobby del primo tipo ad uno del secondo. Perciò, pur sciando da quando sono bambino, ho smesso di farlo fuori pista e non insegno ai miei figli a farlo: loro e mia moglie sono più importanti delle mie libidini. Lo ripeto, è solo la mia opinione: non sto dando del pazzo a decine di migliaia di alpinisti, paracadutisti, subacquei, velisti, ecc... Sto solo dicendo che io ho fatto così. Certo è dura rinunciare a certe cose, ma mi consola non essere l'unico a pensarla così: un mio amico campione di moto ha venduto tutto quando è nato suo figlio, un altro ha smesso di fumare. Sono molto felici lo stesso.


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 Oggetto del messaggio: Re: CUPE RIFLESSIONI
MessaggioInviato: 05/02/2013, 11:52 
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Iscritto il: 17/01/2011, 12:02
Messaggi: 1169
Località: ASIAGO
Jo' , io non ti porto esempi tristi (e potrei) .
Io sono convinto che il "destino" ci aspetta lì , quel giorno , a quell'ora , ed in quel frangente !
Nessuno può modificarlo , ma ognuno di noi mette un mattone perchè si compia ...
Dovrebbe sentirsi responsabile : chi gli ha venduto gli sci ? Chi gli ha messo a disposizione l'impianto di risalita ? Chi gli ha messo in mano i soldi per la risalita ? Il venditore dell' auto che lo ha ..... ?

_________________
Diego
Skype : diego3c


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 Oggetto del messaggio: Re: CUPE RIFLESSIONI
MessaggioInviato: 05/02/2013, 19:59 
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Iscritto il: 19/11/2009, 20:19
Messaggi: 1840
Località: roma
joecondor, le riflessioni "cupe" ci sono tutte ma, come ha scritto Zembo, e come spesso dice mio suocero, "quando qualcuno spinge il bottone" c'e' poco da fare...

Avviare qualcuno ad una passione non e' una colpa, anzi.

Il discorso di cosa fare e cosa insegnare a figli e' un po' piu' complicato, non tanto per quelle cose che vanno fatte (es la patente e' necessaria, anche se a volte si puo' fare a meno dell'auto) quanto per quelle cose e quegli sport che, per loro natura, lasciano molto spazio alla iniziativa personale.

ad esempio sciae sulle piste (quando sono aperte) implica che almeno una parte della valutazione dell rischio sia delegato a chi le piste le gestisce e non al singolo sciatore (cui rimangono a carico scelte quali velocita', comportamento etc) mentre nello sci alpiniismo anche la scelta del sentiero di discesa e', probabilmente molto piu' soggettiva.

Questo per dire che alcuni sport si prestano piu' di altri a diventare "estremi" , a volte senza che chi lo pratica se ne renda conto, ed e' questa la vera pericolosita'.

Ma, quest'anno in particolare, di morti anche in pista ce ne son stati molti per cui... resta il dolore per la scomparsa del tuo amico ma non credo sia giusto sentirsi in colpa per averlo iniziato a quello sport (che peratro, come ti ho detto quando ci siamo incontrati, ritengo sia molto appagante, molto piu' di una discesa in pista).

_________________
Ex: Aura (CNA - Brezza 22 ) http://lamiabarcabrezza22.myblog.it
Gli stolti corrono ove i saggi non osano nemmeno avventurarsi


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 Oggetto del messaggio: Re: CUPE RIFLESSIONI
MessaggioInviato: 06/02/2013, 7:49 
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margutte ha scritto:
discorsi già fatti.
...poi laciamo stare le prediche dei preti, dai.


:roll:

Per Joc spero sia chiaro che il pensiero del prete è solo l'espressione comune di chi pensa " è andato a cercarsela" e io al contrario la penso diversamente


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