Limo ha scritto:
La notturna per fare trasferimenti....non ha prezzo....
Novembre, Dufour 44, Spezia-Nizza centoepassamiglia, 2 di equipaggio.
Partiamo nel tardo pomeriggio da Fezzano uscendo dal passaggio di Portovenere vento zero e per fortuna anche l'onda è minima, larghiamo di qualche miglio e impostiamo il GPS interfacciato al pilota direttamente su Nizza. 2400 giri, 7 nodi eta 17 ore
Il sole tramonta mentre mangiamo in pozzetto, verso le 22 vado a nanna, ci siamo accordati per 2 ore a testa le sue le più difficili dalle 4 alle 6 visto che per me è la prima volta come responsabile di turno.
Dormo come un bambino cullato dalle onde, verso le 23 e qualcosa mi accorgo che il motore si spegne, si era d'accordo che in caso di vento mi avrebbe svegliato, tanté lui è l'armatore se sa cosa fare... mi giro dall'altra parte. A mezzanotte mi sveglia, salgo in coperta con un caffè e l'orologio da puntare ogni 15 minuti nel caso mi addormenti, mi lego alla colonnina del timone e Luca aspetta che sia ben sveglio mi da le consegne: rotta 270, bolina larga mure a dritta, randa piena, fiocco; e va in quadrato a dormire, non ci svestiamo e dormiamo li così siamo più veloci nel caso. La barca fila liscia appena sbandata contro i 15 nodi di reale fila spesso a più di 8. Mi appoggio alla tuga sotto lo spryhood vicino alla bocchetta del Webasto ben acceso perché l'aria è parecchio frizzante.
Passano 15 minuti, il caffè è finito, la sveglia suona e la ripunto, mi alzo e faccio il primo giro di orizzonte. Tutto libero, qualche luce in lontananza si intravede la Lanterna sulla destra e a sinistra il lampo di quello che peso possa essere la Giraglia, ma poi guardando sulla carta capisco che è a 60 miglia e quindi non può essere lei. Di quindici in quindici si fanno le 4 è ora di svegliare Luca. Stessa procedura: caffè, lifeline, consegne, vado a dormire.
Passa un tempo che mi pare un istante ed è di nuovo il mio turno, sono le 6 e adesso ho veramente sonno. Mi alzo mi lego, non bevo il caffè perché lo stomaco è un po' sottosopra. Punto la sveglia e ... crollo!
Passano 15 minuti e l'orologio mi desta di soprassalto, una scarica di adrenalina mi pervade mi alzo guardo tutto intorno, ma non c'è nemmeno una luce, anche il faro di Genova è invisibile, la radio tace, tutto è silenzio a parte il fruscio delle onde e il mormorio caldo della bocchetta sulla schiena. Mi riaddormento.
Altro step e mi sveglio questa volta più rilassato, giro di orizzonte, fruscio... mormorio... soffio... Soffio! Adesso si che sono sveglio! Attorno alla barca sento almeno 3 distinti respiri profondi capire a che distanza è impossibile nel silenzio paiono a pochi metri, ma potrebbero essere a centinaia. Che faccio? Se son grosse e le urtiamo? Mi hanno detto che talvolta le balene vengono colpite mentre dormono, queste non dormono perché ci stanno seguendo, non sono ferme, ma l'ansia è comunque tanta. Idea! Accendo il motore e do una sgasata. I soffi si arrestano per qualche istante poi riprendono per scemare mentre si allontanano.
Le 8, devo svegliare Luca, un ultimo turno a lui e poi di giorno staremo tutti e due in coperta, ma a est la volta diventa leggermente violacea, poi blu, infine turchese, scendo a prendere la macchina fotografica e mi risiedo a guardare quello spettacolo.
Alle 10 sveglio Luca per fare colazione insieme.