E' giusto che metta a parte anche voi di questo pensiero. Scrivo con attenzione perché non voglio andare OT, per non farmi tirare le orecchie dagli amministratori, ma soprattutto non voglio parlare di politica, economia e soprattutto scadere in discussioni da bar su che tempi che stiamo vivendo e governo ladro e dove andremo a finire. Soprattutto non deve essere presa come lamentela o un piangino. Fatta questa premessa:
- Mia morosa diventerà mia moglie il 18 giugno (siete tutti invitati. Non è uno scherzo), finisce la maternità, otterremo due settimane di congedo matrimoniale, sfoga un po' di ferie accumulate e poi c'è la possibilità di andare in aspettativa, ma senza stipendio. La fabbrica dove lavora non naviga in buone acque e se sta a casa fa solo un piacere . Allora ho fatto due calcoli. Abbiamo venduto la sua auto, liberandoci della rata mensile (prima catena), dell'assicurazione e del bollo, (seconda catena), della manutenzione ordinaria (solo le gomme da neve costano un 300 euri annui), e soprattutto della benzina. Se stesse a casa risparmieremmo 350 euri (circa) di asilo nido. Fatti i conti della serva, se lavorasse la differenza a fine mese sarebbe suppergiù di 3-400 euri al mese. Non conto qui l'umore, la salute e la differenza tra allevare i propri figli o buttare sangue in una fabbrica. - Io sono un lavoratore precario: ricevo 10 mensilità all'anno e ogni autunno si tirano i dadi e si vede se lavorerai o no il prossimo anno. Si aggiunga a questo che ogni mattina sciroppo 147 km di strada per andare e tornare da scuola. No, non autostrada. Strada di montagna. Insegno in una scuola a 1100m. s.l.m. Neve, tornanti, sale su carrozzeria, ghiaccio, catene, incidenti. Questa vita qui. Al di là di questo, mi ci sono anche abituato, ma resta il fatto che il gasolio è quasi a 1,50. Fatti due conti, un quarto dello stipendio finisce nel serbatoio. Calcolo solo il gasolio non tutto il resto. - Sempre con la serva che batte i numeri sulla calcolatrice, vivendo nel magnifico paradiso dove vivo, devo aggiungere una media di 130-140 euri al mese da buttare nella stufa a scaldare casa. Si consideri che noi accendiamo il fuoco a metà settembre e che in questo momento lo sento scoppiettare mentre scrivo (4 maggio). Senza fare discorsi retorici, mi rendo conto che più di una volta tiro fuori una banconota per pagar e rimango come un ebete quando mi chiedono il doppio di quello che ho in mano, al bar, al supermercato. - Esiste la possibilità anche per noi lavoratori flessibili (precari) di ottenere un periodo di congedo parentale (grazie Yanez) a stipendio ridotto ad un quarto, senza per questo perdere punteggio in graduatoria. - Esiste la possibilità di affittare un piccolo appartamento che abbiamo ricavato in soffitta a, diciamo, 350 euri al mese.
Dopo mesi di ricerca abbiamo trovato il posto dove lasciare la barca e Violanda mi fa. Ma perché tornare indietro? Perché non andiamo sempre più a sud? Lì si è accesa la lampadina. Non voglio essere prolisso, avete già capito di cosa sto parlando. Liberandosi di alcuni vincoli e laccioli, riducendo le spese e rinunciando ad oneri imposti dalla società (50 euro al mese di telefono ad esempio) e spostandosi in zone dove la vita costa infinitamente meno (volendo estremizzare: vietnam, per esperienza diretta 3 dollari pro capite al giorno). Riusciremmo a sopravvivere e programmare una lunga crociera. Lunga lunga. Senza escludere il fatto che da cosa nasce cosa e magari ci troviamo a impagliare sedie sul delta del Mekcong o insegnare all'università del sud Africa.
Appunto importante. Ho già parlato con le maestre: esisterebbe la possibilità (da verificare) di portare avanti il programma scolastico spedendo trimestralmente, le verifiche sui progressi fatti dalla bambina. Non è giusto fare pesare le proprie decisioni sui propri figli.
AVANTI DEMOLITEMI
_________________ Piccolo è meglio
|