Francesco ha scritto:
Non la vedo così romantica e purtroppo, pur concordando in parte nell'analisi e nelle cause, il discorso non si liquida in due parole, C'è sempre risentimento alla base di ogni rivoluzione, per quanto giustificato dalla sofferenza e dall'oppressione. L'occidente ha le sue gravi responsabilità, ma non solo, il potere della classe dirigente di quei paesi, da una parte o dall'altra, cavalca chimere per tenere a bada popoli nell'oppressione e nella povertà. Ci sono differenze enormi su come si concepisce l'uomo, la donna, la vita e le apparenze ingannano: la diversità è ricchezza solo quando c'è accettazione. L'occidente sbaglia ed ha sbagliato, questo è quello che volevo dire io, noi dobbiamo pensare a fare la nostra parte.
Una volta venne un egiziano a vendermi le scope, ero lì che tagliavo la siepe del giardino, mi chiese se volevo comprare, volentieri gli dissi, ma per queste cose decide mia moglie, poi mi corressi (giustamente) e dissi ma anche per molte altre cose decide lei. Purtroppo, vedendolo deluso, mi uscì una battuta che non avrei mai dovuto dire e aggiunsi: "Non ti abbattere che tanto, prima o poi, toccherà anche a voi". In un attimo la gentilezza e l'affabilità scomparve ed uno sguardo pieno di odio mi fulminò e si girò scomparendo. A demagogia si risponde con demagogia ed i discorsi che mi fate non sono tanto differenti di quelli che, dalla parte opposta, ha fatto il nostro premier oggi. Accettare la diversità significa riconoscerla, è quello che faccio tutti i giorni con mia moglie e con i miei figli, altrimenti la mia famiglia sarebbe già sfasciata da anni. Dire che ci vogliamo tutti bene è una falsità perché manca la cultura dell'accettazione, non c'è neanche tra noi europei, figuriamoci con il resto del mondo.
Concludo, secondo voi non c'è odio? ma fatemi il piacere l'odio c'è eccome, c'è tra milanesi e napoletani, tra veneti e siciliani, tra inglesi e italiani, solo sessanta anni fa i nostri genitori hanno permesso lo sterminio di un popolo. E ricordatevi bene, quando accadde nessuno voleva vedere.
Nessuna demagogia, Francesco.
Ho vissuto e lavorato
per un anno in Algeria, con operai e tecnici algerini alle mie-nostre dipendenze (solo operativamente).
Ce ne erano di buoni e di cattivi, di intelligenti e di stupidi, di ignoranti e di colti, di lavoratori e di imbroglioni.
Con alcuni andavo daccordo e li stimavo, ad uno ho fatto una lettera chiedendone il licenziamento (nel turno di notte si imboscava).
L'odio "razziale" può anche nascere "sua sponte" ma poi viene sempre alimentato a bella posta dalle classi dominanti, quelle africane, asiatiche od occidentali, che ne ricavano i loro preferiti strumenti di dominio. Gli arabi disprezzano i berberi e li temono, e viceversa. Gli indù hanno una religione che divide "naturalmente" la gente in caste non comunicabili. I cattolici d'Europa hanno perseguitato gli Ebrei per saecula saeculorum, e, caduto il comunismo, adesso si sono dati come nemico l'Islam. I cristiani d'America hanno vissuto di schiavismo per secoli, poi hanno buttato l'atomica sul giappone, poi hanno deciso che il loro nemico è chiunque minacci il "loro" petrolio.
C'è gente che "naturalmente" ci crede a queste differenze di valore umano.
Ma c'è gente che su queste differenze ci ingrassa, lucidamente e cinicamente, e le alimenta come può per trarne vantaggio.
Gente per la quale aizzare la paura "dell'altro" è un businnes: soldati, mezzi, armi, propaganda, torture, processi.
E cioè le forniture dei mezzi per combattere questi mostri che loro stessi alimentano, come i talebani; te la ricordi la farsa di "toglieremo il velo alle afgane"? e gli esporteremo la democrazia?
E' un affare enorme, è un meccanismo che muove cifre immense e che mette chi le manovra al riparo dalle inchieste, dalle critiche, dalle possibili alternative che li escluderebbe. E' così che si muove il potere, da millenni, nella storia.
Non posso evitarlo. Ma posso riconoscerlo e denunciarlo. E magari sostenere, almeno a parole, chi si ribella