Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 22/08/2012, 18:00 
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miniocat ha scritto:
Grazie per l'amicizia

Ecco da dove escono i numeri che ti fanno e mi fanno rabbrividire
Un architetto possessore ed estimatore del Limit scrive:
La scuffia del Limit avviene a 70 gradi considerando la perpendicolare all’ acqua zero gradi , occorre una barca per raddrizzarlo……………….ma è difficilissimo scuffiare.
lo dice qui:
http://www.velanet.it/users/veliero/lim ... it2002.htm
ed anche qui:
http://www.inkssdesign.it/limitclub/t_tec.htm

Dato che qui dicono 70° conto di mettere l'inclinometro del fuoristrada e mollare tutto a 60°.

Cominciamo dalle inclinazioni. Mi ripeto: non è affatto importante l'angolo limite, è importante la velocità con cui ci arrivi, e quindi il tempo che hai concesso al vento e/o all'onda di portarti fin lì, si suppone, appunto, in velocità.
Da cui ho detto e ribadisco: scotte in mano, molta concentrazione in situazioni critiche, un po' di **lo; altro non serve, è solo accademia.
Molto meno accademia sono tutte le risposte di Guru70 a questo stesso topic. Quando parla lui, silenzio, ascoltare e semmai, solo poche volte, adattare le sue affermazioni con la propria specifica situazione/barca/etc.

Qui sotto, in colore, alcune correzioni o sottolineature (intendo cose che ri-affermo e mi piacerebbe se ne tenesse conto)
miniocat ha scritto:
Il post a cui mi riferivo, ti incollo solo dei pezzi perchè occupa troppo spazio. vai all' indirizzo:
31   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)

albertotramp
Inserito il - 08/04/2008 : 17:18:41
Ok frank... _se vuoi,_ ti suggerisco qualche altra modifica di dettaglio (che non riguardano la stabilità), ma vista la poca diffusione del Limit, ti invito magari a uno scambio privato (anche se, per inesperienza, non so come si fa...)
BV
albertotramp

Inserito il - 08/04/2008 : 16:38:20
Eheh giuro che non conosco Ulisse...!!
BV
albertotramp
Inserito il - 08/04/2008 : 09:24:46

Beh, dopotutto ho avuto due (sic) Limit e non posso che parlarne bene, per quel che danno...
E allora dico la mia, non prima di essermi associato a quanti suggeriscono di fare... poco o niente!! (soprattutto non sovraccaricare il già minimo spessore della carena...)
Premetto che la pinna di deriva del Limit è sottile, leggera (secondo me, se fosse in materiale più leggero non comprometterebbe quasi per nulla la stabilità; solo scenderebbe con pù difficoltà).
E allora?
Allora mi sovviene che tutto sommato la stabilità di forma del Limit non me la ricordo affatto insufficiente (è tondo ai ginocchi, ma piatto e larghissimo...); che i terzaroli esistono per essere presi; che la scotta di randa in mano è per fortuna una delle sensazioni insostituibili che differenziano la vela da altri modi di muoversi; che il Limit è una deriva che ti dà bellissime cose se non la 'strippi'.
A proposito di deriva... qualcuno (il fortunato proprietario per primo) ricorda che la deriva è fatta anche per essere sollevata (con aumento di comfort, velocità e sicurezza) nelle andature larghe?
Piuttosto, suggerisco (se non è già fatto), di controllare (e sostituire, se serve) il perno di deriva, che è sotto la linea di galleggiamento, e piuttosto sottile (consumabile). A me dava un senso di insicurezza... tanto che, passato al Micropomo, benedissi quel perno _sopra_ la linea...
Ancora: riempire di schiuma a cellula chiusa le grandi riserve di galleggiamento (vuote!!) tenendo conto con grande attenzione a quanto dice Gozzoli citato a proposito della schiumatura della pala timone: la schiuma espande molto, moltissimo, e lascerei molto di più che 20', direi 6 ore, tra una ripresa e l'altra) e, se proprio si teme la scuffia, provare (non l'ho mai fatto) con una formaggetta: a barca coricata, se l'albero non affonda, prima che l'acqua allaghi la cabina ce ne vuole...! La formaggetta sicuramente rallenta, probabilmente non impedisce il 180°. Qui ci starebbe bene un sistema tipo giubbetti ad apertura automatica, da fissare in tda, così non rompete più! :twisted: :lol:
Mi correggo parzialmente: a memoria, a 90°, la distanza statica tra l'acqua e l'ingresso in cabina non dovrebbe essere poi molta... diciamo 40 cm?

BV


miniocat ha scritto:
http://forum.amicidellavela.it/post.asp ... FORUM_ID=6

Ma è tanto peregrina l'idea di rinforzare chiglia e cassa e cambiare la deriva ? Cadei potrebbe vendere un kit di modifica.
Due alternative:
- sviluppa tu l'idea e poi ti dirò perché non fare come avrai suggerito ("sì" è una risposta che non prevedo) :twisted:
- lascia stare, cambia idea di barca...

miniocat ha scritto:
Vediamo se ho capito, consentimi di provocarti sennò che bar dello sport è:
io dovrei portare la famiglia su una barca che:
fa gola perchè con 2000 euro prendi 4 cuccettine che per una o due notti vanno più che bene; ma:
1) pesa 350 kili, per cui o usi una gru, 100 euro a botta, quini un'uscita pomeridiana ti costerebbe 200 euro, o ti sobbarchi varo e alaggio dalla spiaggia, che penso di aver risolto poi ti racconto come;
E così non ci siamo: barca in ordine di crociera, meno soltanto il motore e i viveri, su carrello si ala e si vara benissimo in due, ma anche da soli, a condizione che lo scivolo sia 'umano'; se devi fare 40 metri tutti i giorni, passo: descrivi la vera situazione "residenziale" e se ne riparla.

miniocat ha scritto:
2) con cui è difficilissimo scuffiare, ma è possibile se fai una cazzata;
3) se scuffi ci vuole una barca per raddrizzarla, immagino il costo di un rimorchio; forse visto il costo del Limit conviene dare un colpo d'ascia in chiglia e chiamare il 1530;
4) la formaggetta a quanto dici oggi non impedisce i 180° ma li rallenta soltanto;
5) non si sa a quanto ammontano le riserve di galleggiamento e se sono sufficienti a tenere la barca a galla una volta allagata.
Quello che mi spaventa sono i punti 3,4,5, hai una soluzione ? Dimmi di sì !
5) facile fare due conti: misura e calcola il volume con approssimazione a detrarre per prudenza, ma ora non abbiamo sotto mano la barca... e non ricordo se qui esiste ancora un proprietario di Limit.
3) non ti azzardare: se scuffi e affondi, prendi il punto e vengo giù io; ma poi me ne rivado con la barca... :lol: :lol:
4) risposto sopra... o non credo ci sia risposta. Provi tu?

miniocat ha scritto:
Per quanto riguarda quello che molla tutto se l'inclinometro dice 60°. Mia moglie ha fatto un corso sul Meteor, io 4 giorni su un 12 metri, ma dato che il 12 perdona tutto e repetita iuvant, a settembre o in primavera rifacciamo un corso, su derive bagnate questa volta, poi acquistiamo la barchetta e passiamo l'estate davanti la spiaggia di Paestum, portando qualche volte il capitano che ha il fisico e corre su Scugnizza. Per andare a Sapri o Amalfi se ne parla nel 2014. Se faccio soldi prima (difficile), passo direttamente alla gallina (20 – 24 piedi).

Tieni presente quel video in cui inclinano a 90° il Viko ( anche lui fu scartato di fronte al siluro dell'Explorer) e quello lentamente si raddrizza ? Come si potrebbe fare ad organizzare una cosetta del genere ?
Usa il tuo amico per quello che serve a te, non per quello che sa lui, (perché altrimenti ti ritrovi a bordo di un 36' bulbato e con le vele in essex o eptex...) ma usalo!
Usa il costo del corso per battere la costa, anche in auto, e documentarti per bene da Paestum-Agropoli a Sapri-Maratea. Scivoli, circoli, porti, porticcioli, ridossi, trattorie :oops: :lol: . Ti sarà molto più utile per sapere se e come ti divertirai con la tua barchetta.

miniocat ha scritto:
La soluzione per motorizzare (forse !) il carrello senza comprare un' altra barca: se si monta sull'asse posteriore un rocchetto più grande che si può ( per la leva), su cui avvolgere tanto cavetto, il rocchetto deve essere solidale con l'asse e con le ruote e comodo da sfilare. Il cavetto si rimanda con una puleggia ad un argano, magari a doppia manovella posto nella posizione canonica. Richiamando il cavo, il rocchetto è costretto a girare e così anche le ruote. Mettendo il roccheto capovolto il carrello si dovrebbe muovere nella direzione opposta. Ovviamente finito il cavo finisce il moto, a me bastano una quarantina di metri.
Rulli giusti (vedi sopra in altro mio post), semmai stuoie come materiale di consumo "quasi a perdere" e vai. Oppure fai un disegno ché non ho capito un tubo... (c'era, un tubo?)

miniocat ha scritto:
La soluzione per salire sulla deriva senza allenarsi alle parallele o agli anelli: una scaletta in alluminio artigianale lunga un paio di metri scarsi e larga una decina di centimetri ricurva ad un'estremità e ripiegabile. Due fori (pazienza) sulla deriva al bordo poppiero vicino alla chiglia. Si infila la scaletta nei fori, si sale sulla deriva ci si siede sulla chiglia, si sgancia la scaletta, si cammina verso l'estremità della deriva. Se la barca non si raddrizza, si chiama il 1530 e si va a prendere l'ascia.
Due scotte legate alle basi delle sartie, magari calibrate in lunghezza e con una gassa in fondo, e passa la paura della risalita sulla deriva. Scuffi? cadi tra scafo e boma, cerchi la scotta che penzola da qualche parte a partire dalla sartia emersa, la lanci sopra il bordo emerso e la vai a cercare "di là".
Non ti complicare la vita: in caso di emergenza dove vai a cercare la scaletta?

miniocat ha scritto:
Sono due buone idee o dico fesserie ? Utilità dei forum.

[...] :P

miniocat ha scritto:
La questione del campeggio nautico nella baietta deserta in cui scappare nel caso ti fregano le previsioni, la risolviamo con la tua vecchia idea della persona sull'ancora e un cavo sovradimensionato (non voglio fare una vedova). Sperando che la pendenza sia sufficiente a tornare in acqua. Altrimenti si torna a piedi con l'autostop. Conviene portarsi un canottino a remi per aggirare eventuali scogliere.
a) in caso di emergenza spiaggiare non significa necessariamente dover alare per 10-20 metri; basta arrivare poco oltre il bagnasciuga.
b) un aiuto, per fortuna, lo si trova sempre, e se dura più di 10' lo si invita alla sera per una bevuta. Se non lo fai, affoga pure... :twisted:
c) La persona sull'ancora potrebbe essere anche quella che manovra il paranco/arganello; l'altro (se è uno solo) spinge ma soprattutto indirizza da poppa lo scorrere sui rulli. Se poi hai voglia di sentirti sicuro dell'efficacia del tiro a terra, portati uno di questi:
Immagine
miniocat ha scritto:
Antonioziccardi@libero.it Nel caso tu volessi visitare Paestum, in famiglia, abbiamo una casetta a 2 km dagli scavi, i primi giorni sei mio ospite, poi ti sconto il 50°, Così vediamo se sotto tortura di cucina campana continui a difendere il Limit.
Diavolo tentatore.. non sai cosa darei per un giro da quelle parti, in più corredato da un invito così simpatico. Invece... fai conto di parlare con un invalido (per fortuna non è proprio così) e con la sua memoia/esperienza specifica. E sotto tortura, mangio e difendo: non sono uno da niente, in entrampbi i casi, sai? :oops: :lol:

miniocat ha scritto:
Non hai alternative ? mi vado a studiare il micropomo.
Certo che ho alternative, ma le hai suggerite tu qui sopra, e non posso che essere d'accordo.
Le differenze in positivo: ti dico soltanto che nei miei sogni non ci sono barche più pesanti o più ingombranti del micropomo;
Le differenze in negativo: maggior peso del traino, maggior costo; indispensabile provare i metodi di spiaggiamento di emergenza prima di trovarsi a doverlo affrontare.

Aggiungo qui, per praticità, qualche nota negativa sul Lanaverre 510:
- cabina molto meno abitabile del Limit; coperta molto meno accogliente;
- stessi e maggiori problemi per il perno di deriva, quasi irrisolvibili;
- bassa di bordo, spesso bagnata;
- pala del timone poco profonda: ben sotto i 70° fatidici :twisted: esce dall'acqua, la barca straorza e spesso cerca di virare;
- niente gavoni in pozzetto (uno a poppa realizzabile "cassettando" gli ultimi 30-40 cm;
- le due false chiglie fisse complicano varo e alaggio, non consentono lo spiaggiamento vero.

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Buon Vento!
Alberto
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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 23/08/2012, 11:35 
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Iscritto il: 24/07/2011, 15:35
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Caro Alberto,
questa discussione sta volgendo alla sua conclusione. Vediamo se ho capito bene: se compro un Limit, mi devo rassegnare ad andare in giro sapendo che in caso di un mio errore, è molto improbabile, ma comunque possibile, che la barca scuffi. A questo punto devo abbandonare la nave, in quanto tre diverse fonti: Gozzoli, uno di cui non ricordo il nome che sul vecchio post che ti ho mandato parlava di naufragio, Guru che gode di tutta la tua stima, concordano sul fatto che per raddrizzare il Limit occorre l'intervento di un altra barca.
Posso a questo punto affermare che:

1) UFFICIALE, IL LIMIT NON è RADDRIZZABILE DOPO UNA SCUFFIA; :?:

Ti vedo anche scettico sulla possibilità che quella che chiamate formaggetta in testa d'albero possa limitare la scuffia e far coricare la barca su un fianco. Diciamo che io so di tre tipi di galleggianti: un semplice pallone da calcio in una rete, il galleggiante a forma di dirigibile che è previsto ad esempio sull'Hobie cat 21 ed altri cat, un dispositivo autogonfiabile che è stato pubblicizzato su Bolina tempo addietro. Peraltro sempre su Bolina comparve un grande pallone autogonfiabile che in caso di emergenza riempiva la cabina. Qui viene il bello, non so il costo di questi ultimi due, penso che potrebbero anche costare più del Limit. Comunque ho qualche idea per realizzare un autogonfiabile artigianale. Infine mi pare strano che in caso di scuffia a 90°, 40 Kili di deriva più 70 kili di una persona sopra che assommano a più del 30% del peso della barca (105) non riescano a farla raddrizzare, ubi maior...

2) UFFICIALE, NON SAPPIAMO QUALE GALLEGIANTE IN TESTA D'ALBERO FUNZIONA, SE FUNZIONA; :?:

Dulcis in fundo non sappiamo cosa consentono le riserve di galleggiamento della barca.
La mia molto modesta opinione è che nel 2012 andare in giro con una barca che non sia inaffondabile è da stupidi.

3) UFFICIALE NON SAPPIAMO SE LA BARCA è INAFFONDABILE; :?:

Dato che non è un bel vivere stare su una barca sapendo che dalla tua prontezza di marinaio, alle prime armi, dipende tutto questo, propongo di cercare una soluzione.
Secondo me uno di noi si deve offrire volontario per fare la faccia tosta con il progettista e chiedere calcoli di stabilità e di galleggiamento. Il volontario a caso ideale secondo me sei tu. Io potrei occuparmi di contattare Gozzoli per sapere dove ha preso quel 70°, potrebbe avere altro.
Intanto dovresti aprire una sezione che si potrebbe chiamare “Limit il ritorno” per vedere se con questa rete riusciamo a pescare un armatore di Limit. Se lo troviamo gli facciamo abbassare l'albero fino a terra sul molo, magari tirando con un dinamometro e poi lo facciamo mollare per vedere se si alza. La prova si potrebbe fare con e senza alcuni pacchi di acqua minerale attorno alla cassa di deriva. Il filmato lo mettiamo su you tube. Quando si fece il Limit internet forse non era come oggi.

Stiamo facendo tutto questo casino perchè a quanto so io il Limit è l'unica barca che offre 4 cuccette, per quanto di fortuna, in 350 Kili, pare anche che ne abbiano fatti 6000, forse ho capito male.
Potrebbe però essere la 500 del mare.

Ti ridescrivo il carrello motorizzato low cost. Le ruote posteriori di qualunque carrello possono essere rese solidali mediante un asse, un tubo di acciaio con due flange alle estremità che le collega. Al centro di questo tubo si può mettere un rocchetto, non so come chiamarlo diversamente, che può essere reso solidale con il tubo/asse, ad esempio con dei bulloni. Più grande è il rocchetto migliore sarà la leva. Su questo rocchetto si può agganciare e poi avvolgere tanto cavetto quanto è lunga la spiaggia da superare. Ora se io tiro questo filo con un verricello, posto davanti sullo stesso carrello, il rocchetto è costretto a girare, con lui l'asse, con l'asse le ruote. Le ruote avranno bisogno di due mozzi liberi sbloccabili ( si usano sui fuoristrada) per l'uso stradale. Ovviamente è un sistema buono per spiagge non troppo lunghe.

Veniamo alla mia stuazione residenziale: io abito ad Avellino ed ho un giardino di 150 metri. I miei genitori abitano a Serino che dista 34 Kilometri da Salerno ed hanno 2000 metri quadri di terreno recintato intorno alla casa, dove potrei tenere una nave. A circa 80 chilometri abbiamo la casetta al mare. Questa ha un cortile privato recintato, si trova a 2 chilometri dalle mura di Paestum, 650 metri da una spiaggia con canale che viene utilizzato per ormeggio da un privato, che ha anche una corsia di lancio. Io vorrei utilizzare prevalentemente la sola corsia di lancio. Ormeggiare la barca costa 1600 euro all'anno oppure 350 al mese nei mesi estivi. La spiaggia da superare è in sabbia fine lunga circa 50 metri tra battigia e asfalto. Il limite di tutta la storia è il fondale profondo 60 centimetri, cosa che ha concorso ad escludere Meteor e tanti altri. L'ormeggiatore fornisce custodia e varo ed alo con un trattore ed una grossa moto d'acqua. Quindi in partenza e ritorno non ci sono problemi anche perchè ho un piccolo carrello cingolato ed una gloriosa 4x4 dell'85 meglio nota come millino, produrrei (avversità permettendo) castagne e nocciole.
Per il pernotto nella baietta deserta conto su un verricello montato in barca ed un carrellino di alaggio smontabile. Ci sarebbe l'ancora da spiaggia di cui ti ho mandato la descrizione, se a qualcuno interessa mando le foto.
Organizziamoci io intanto se siete d'accordo scrivo a Gozzoli.

L'autocostruttore cosa sta costruendo ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 24/08/2012, 12:21 
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miniocat ha scritto:
1) UFFICIALE, IL LIMIT NON è RADDRIZZABILE DOPO UNA SCUFFIA; :?:


stiamo parlando di scuffia a 180°.

miniocat ha scritto:
Comunque ho qualche idea per realizzare un autogonfiabile artigianale. Infine mi pare strano che in caso di scuffia a 90°, 40 Kili di deriva più 70 kili di una persona sopra che assommano a più del 30% del peso della barca (105) non riescano a farla raddrizzare, ubi maior...


devi considerare che in quelle condizioni potresti avere anche qualche migliaio di kg di acqua dentro in cabina... che rende il tutto + difficile e pesante.
comunque se il boma della randa e' lascato, penso che con parecchia fatica... piano piano... in due, magari, forse... riuscendo a estrarre la deriva e a salirci...
si ritorna sotto i 70°.. :roll:

miniocat ha scritto:
2) UFFICIALE, NON SAPPIAMO QUALE GALLEGIANTE IN TESTA D'ALBERO FUNZIONA, SE FUNZIONA; :?:

Dulcis in fundo non sappiamo cosa consentono le riserve di galleggiamento della barca.
La mia molto modesta opinione è che nel 2012 andare in giro con una barca che non sia inaffondabile è da stupidi.

3) UFFICIALE NON SAPPIAMO SE LA BARCA è INAFFONDABILE; :?:

Dato che non è un bel vivere stare su una barca sapendo che dalla tua prontezza di marinaio, alle prime armi, dipende tutto questo, propongo di cercare una soluzione.
Secondo me uno di noi si deve offrire volontario per fare la faccia tosta con il progettista e chiedere calcoli di stabilità e di galleggiamento. Il volontario a caso ideale secondo me sei tu. Io potrei occuparmi di contattare Gozzoli per sapere dove ha preso quel 70°, potrebbe avere altro.


mandare una mail a Sergio Abrami non costa gran che...

yachtdesign@sergioabrami.it

se si ricorda ancora ... e ha ancora quei conti... magari risponde.


miniocat ha scritto:
Intanto dovresti aprire una sezione che si potrebbe chiamare “Limit il ritorno” per vedere se con questa rete riusciamo a pescare un armatore di Limit. Se lo troviamo gli facciamo abbassare l'albero fino a terra sul molo, magari tirando con un dinamometro e poi lo facciamo mollare per vedere se si alza.


non occorre il rilascio... se da ribaltato sul molo l'albero ancora "tira" allora si rialza... se invece "cade"... no..
in quest'ultimo caso sarebbe interessante verificare con quanta forza "preme", quella e' il minimo galleggiamento che devi aggiungere per fermare a 90 la scuffia..


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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 24/08/2012, 12:28 
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Carissimi,
in attesa di sentirvi ho contattato Gozzoli, ma le sue tracce su internet risalgono a 10 anni fa, e dato che Francesco Lenzi cita un paio di armatori, in servizio, di Limit TCI, gli ho chiesto se mi aiuta a contattarli.
Intanto ho trovato la conferma di un ricordo, ai Glenans tengono un parabordo sferico ai piedi dell'albero, se si mette al brutto lo issano sull'albero.
Rileggendo questa discussione devo dire che mi avete dato un sacco di ottimi consigli, devo dire che le mie paure sul Limit ne escono ridemensionate. Tuttavia il tarlo sulla improbabile scuffia resta. Per cui vedo se mi riesce di scrivere una lettera garbata ad Abrami e/o a Cadei.

P.S. la casa di Paestum a settembre è spesso libera, io non avendo più ferie posso esserci solo sabato e domenica.

Un particolare importante che mi è sfuggito in tutta la velocità di questa discussione, io ho una patologia muscolare che mi impedisce di fare lavoro muscolare intenso e prolungato.


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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 24/08/2012, 12:32 
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vedi se riesci a invitarli a partecipare alle discussioni del forum

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Piccolo è meglio


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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 24/08/2012, 14:43 
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Questa la lettera spedita all'Architetto Abrami ed al Cantiere Cadei. Ora aspetto che Alberto mantenga le intenzioni ed apra una sezione sul Limit, tanto un 4 cuccette meno pesante non esiste.

Gent.mi, perdonatemi se vi disturbo per avere materiale su una barca non più in produzione da molto tempo.

Io ero alla ricerca di una piccola barca, per il campeggio nautico, più leggera possibile e possibilmente con 4 cuccette, mi è stato consigliato il Limit TCI.

Purtroppo non trovo materiale sulla stabilità e l'inaffondabilità.

Sono leggermente disabile, vorrei farne un uso familiare e non sono un esperto marinaio, per cui mi preoccupano le conseguenze di una scuffia. Su internet nel Forum “Marinai di terraferma” ho trovato grandi fautori di questa scelta, prodighi di consigli. Purtroppo sulla stessa Internet, ho scoperto che nel caso del Limit, una scuffia è più che altamente improbabile, ma in caso si verificasse, sarebbe necessario l'intervento di un altra barca. In pratica un naufragio.

Io comunque adotterei un governo prudente, un galleggiante in testa d'albero, un albero stagno e una attenta lettura dei bollettini meteo prima di uscire. Ma scusatemi l'ardire, da profano mi chiedo se non sarebbe possibile rinforzare con vetroresina o legno la cassa di deriva e la chiglia intorno, per adottare una deriva di poco più pesante ? Ragionando da ignorante sarebbe come portare costantemente un passeggero in più e ci avvicineremmo al 30% del peso della barca.

Sicuramente a suo tempo avrete fatto calcoli sulla stabilità e conti sulle riserve di galleggiamento, che comunque conto di riempire. Sarei felice di poterne avere una copia.

Azzardo troppo se suggerisco di commercializzare un kit di aggiornamento ?

Approfitto per invitarvi ad intervenire sul Forum dove si sta per aprire una sezione sul Limit, la sezione è "Quattro chiacchiere al Club - Camping nautico,,,,, ecco il link:

Message-ID: <2ce896bfa2d8e1d83758640946e27766@www.mezzomarinaio.com



Antonio Ziccardi

SPERIAMO BENE, INCROCIATE ANCHE VOI LE DITA


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Grazie per il suggerimento dell'invito.

HAI SCRITTO:
E in ogni caso sarebbe bene trampsferire l'argomento in un nuovo topic, tipo "Perché (ancora) un Limit?", lasciando qui un rimando.
Che vogliamo fare?

IO STO PROCURANDO ANCHE GLI ARMATORI, CHE VOGLIAMO FARE ?

ADELANTE
Tu leggevi tex willer ?

Ma l'auto costruttore è sparito?


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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
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miniocat ha scritto:
Grazie per il suggerimento dell'invito.

HAI SCRITTO:
E in ogni caso sarebbe bene trampsferire l'argomento in un nuovo topic, tipo "Perché (ancora) un Limit?", lasciando qui un rimando.
Che vogliamo fare?

IO STO PROCURANDO ANCHE GLI ARMATORI, CHE VOGLIAMO FARE ?

ADELANTE
Tu leggevi tex willer ?

Ma l'auto costruttore è sparito?

Che confusione...
Riporti, mi sembra, cose scritte da me e altre no.

- il topic sul limit non lo faccio perché non sono capace a "trampsferire" :) ; tuttavia sono pronto ad integrarlo con tutte - se vi sembra opportuno - le cose dette sul Limit sul forum, sin dall'inizio (l'equivalente di una enciclopedia, corredata da risonanza magnetica integrale ;)

- adelante: l'ho scritto io? da qualche parte certamente sì; ti ringrazio per il credito che mi dai, ma non sono così colto... La citazione è solo da un altro, milanese direi, che non sembra sapesse disegnare, e se ricordo bene la facesse dire al "cancelliere Ferrer (Promessi sposi, cap. XlI), che la rivolge al suo cocchiere, mentre la carrozza passa attraverso una folla di dimostranti, diretta al palazzo del Vicario di provvisione assediato e minacciato di morte".
Il senso, nel mio uso indegno, è: andar veloce, ma mettere sempre la "testa" avanti, per non rischiare anche tutto il resto; non è così che si naviga? (non date peso a risposte che provengano dal Giglio...)

- Sergio Abrami: anche di lui ho scritto qualcosa qui, ricordando lo scherzetto che gli facemmo (Tirrenia agosto 1972, corso istruttori FIV) quando gli facemmo trovare il suo 420, che si era portato al traino, perfettamente armato vele e tutto, nella vasca con fontana del CPO di Tirrenia...
Gli scrissi una mail, per invitarlo ad intervenire qui; lui non si ricordava di me, non sono diventato 'famosetto' come lui, e mi chiedeva una foto; viste le 2000 peripezie della mia vita da allora, foto non ne avevo; lasciai cadere la cosa...
Ma hai fatto benissimo a re-invitarlo.

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MessaggioInviato: 25/08/2012, 7:40 
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L'autocostruttore cosa sta costruendo ?
un idea19 progetto cristian pilo (al secolo crispilo)
Ma l'auto costruttore è sparito?
no no è che il pc di casa mi è defunto e per ora l'unica cosa che ho ottenuto dal tecnico riparatore è il conto dopodichè il funzionamento dell'oggetto in questione è rimasto tale e quale :evil: e il tipo ora è in ferie fino a metà settembre (ma dove è andato pioverà tanto tanto.....)


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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 25/08/2012, 8:03 
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Iscritto il: 24/07/2011, 15:35
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Allora. è vero , da te ho preso una sola frase quella in cui proponevi di aprire un topic sul Limit.
Adelante non viene da Manzoni ma dal fumetto Tex Willer, come ti ho scritto. il colto sei tu.

Leggendo vecchi post ho trovato un topic sul Limit, non si può usare quello ? chi lo sa risuscitare ? io ho mandato un post in cui faccio la proposta della prova di stabilità, ma sono un paio di anni che nessuno ci scrive. Quindi non so se verrà letto.
Sempre leggendo vecchi post ho scoperto che tu tenevi contatti con gli armatori Limit, esempio Briciola perchè non li contatti :?: e gli proponi di fare la prova di stabilità, quella con l'albero tirato a terra sul molo, da filmare per you tube. :idea:

Ma possibile che nessuno abbia i numeri dei valori caratteristici del Limit ? avessimo almeno tutte le misure certi indici li potremmo calcolare con le formulette. (vedere articolo: come si valuta un veliero carrellabile).

Vamos


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