Ho letto tutta la discussione e l'ho trovata molto interessante.
Io sono un mezzo mezzomarinaio, avendo sia la piccola, sia una barca più grande al mare.
Innanzitutto tra un 9 metri ed una carrellabile c'è una differenza concettuale immensa: ho preso la mia "ex" Don Quichotte (ora venduta), Dufour Gibsea 33, proprio per valutare la possibilità di gestire e mantenere una barca al mare, a 300 km di distanza.
La conclusione, dopo 3 anni, è stata molto positiva, tanto che questo fine settimana dovrò completare il trasferimento della nuova compagna di avventure da Brindisi al suo porto di destinazione, in laguna.
I costi di un 9.90m in ordine sono:
1. Posto barca
Dipende da dove ti trovi: in Alto Adriatico puoi andare dai 1800 ai 3000 euro. Il porto meno caro dell'Adriatico settentrionale è sicuramente Porto Levante e trovi dei privati che affittano a cifre ancora più abbordabili. Oggi, se uno ha passione, può anche valutare l'acquisto del posto barca, visto che i prezzi sono crollati drasticamente e nel tempo può rappresentare un investimento.
2. Manutenzione della barca
I costi annui a cui deve far fronte l'armatore sono quelli della manutenzione ordinaria, che comprende tagliando motore (180-200 euro dal meccanico o poche decine se si fa da soli) e carena, circa 600 euro compreso alaggio in cantiere.
Esistono poi dei costi che si devono affrontare man mano che si presentano i problemi. Il primo anno, in Croazia, saltò l'autoclave e un primo preventivo era di 300 euro. Un meccanico locale me lo sistemò gratis. L'anno dopo, per sicurezza, lo cambiai e spesi circa 150 euro. Quest'anno il frigorifero ci ha abbandonato e sono state 480 euro. Inoltre, poco prima di venderla, abbiamo fatto sostituire la cuffia della baderna, spendendo 90 euro.
Le vele, se ben tenute, hanno una vita lunga. Quelle in dacron del Don Quichotte avevano 12 anni ed erano perfette. Abbiamo solo speso 150 euro per far cambiare in veleria la striscia anti-UV.
Esistono poi altre voci che non rientrano nelle spese per la barca, ma che riguardano più che altro il confort a bordo che possono essere considerate superflue, ma che rientrano nella passione (nuova strumentazione tacktick, tv, radar...etc), che comunque possono far lievitare i costi del mantenimento.
Al di là dei costi, però, torno a ribadire che ciò che cambia è la filosofia del viaggio. Mentre con la carrellabile, a meno che tu non sia un prode navigatore d'antan, devi programmare un certo tipo di navigazione, nove metri ti consentono di raggiungere mete più lontane e in maggiore sicurezza, oltre che di avere una abitabilità a bordo decisamente superiore.
Ieri sono salito sul Tucano (ok, qui siamo all'opposto, concordo) e mi è venuta un po' di claustrofobia nel pulirlo!

Questo non vuol dire perdere lo spirito da mezzomarinaio, perché comunque la tua personale filosofia di navigazione può rimanere inalterata, ma certamente salire di misura amplia le prospettive e permette di ragionare in modo diverso.
Penso alle prima volte che salivo in barca e consideravo 10-15 miglia una buona distanza, mentre proprio stamani, parlando con mio fratello, si programmava uno spostamento di 100-130 miglia al giorno, prima di fermarsi a riposare...
Io, dopo la mia esperienza, per la mia ex barca considero ideale una distanza giornaliera,di 25-30 miglia, ma se ne possono percorrere tranquillamente più di 100 nelle 24 ore.
Tornando quindi alla domanda iniziale, penso che la spesa sia giustificata dalla prospettiva di vedere e vivere il mare in modo nuovo.