Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 21/08/2012, 5:24 
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guru70 ha scritto:
Tramp ha scritto:
Qualcuno ha riportato avanti il limit

Scusami, guru, per fretta e pigrizia sono stato "quasi" maleducato; faccio ammenda (si può dire ammenda?)

guru70 ha scritto:
Ha solo un grosso difetto... l'albero non e' incernierato..

Qualcuno lo misuri: è corto, esile (non troppo) leggerissimo; mai nemmeno lontanamente pensato di issarlo incernierandolo; si brandeggia a mano senza problemi +/- fino a 10 nodi di vento (magari in prua)... Incernierarlo può essere un bisogno soltanto se si è residenti prima di un ponte da passare ogni volta che si esce; armarlo a terra prima di uscire è più semplice che con una deriva qualunque.

guru70 ha scritto:
Ce ne sono in vendita per un prezzo che e' pari ad una deriva usata in buone condizioni...

Qui la lista ad oggi su "subito":
http://www.subito.it/annunci-piemonte-italia/vendita/nautica/?q=limit&pe=8&shiptype=2

http://www.subito.it/nautica/barca-a-vela-limit-cadei-brescia-47227616.htm
Mancano foto; il prezzo è ridicolo, per un "ottimo stato"; il resto, compresa l'età, è tutto da controllare;

Le successive, non le pagherei più di 2000, se in ordine.
http://www.subito.it/nautica/barca-a-vela-limit-cadei-trieste-46244719.htm

http://www.subito.it/nautica/limit-tci-messina-44925962.htm

[url]http://www.subito.it/nautica/barca-a-vela-limit-roma-44566179.htm?last=1
[/url]
L'ultima potrebbe essere il mio "Fulmine" (portelli di ispezione sull'interno murate verso poppa; foro di passaggio "antifurto" per il tubo carburante sullo specchio di poppa, tra attacco motore e galloccia di ormeggio); dalle foto del circolo Albatros, potrebbe essere stata ripitturata in nero... Pur dotata di carrello, ha senso se scende di 500 almeno.

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Alberto
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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 21/08/2012, 15:01 
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A quanto pare qualcuno sta autocostruendo, che cosa ? su quale progetto ? avete visto il Brio di Lodigiani e Costa su BCA DEMCO KIT ?

Allora gira e rigira si torna sempre al Limit TCI Cadei. Io lo avevo già trovato quando cercavo la gallina del mio futuro, solo che di fronte al siluro dell'Explorer 20 venne scartato.
In realtà il Limit ha molti concorrenti stranieri senza la reperibilità e i prezzi :D :D del Limit.

Domanda a bruciapelo (ho letto un vecchio post di Alberto), ho capito che regge fino a 70°,
1) - SCUFFIARE CON IL LIMIT EQUIVALE AD UN NAUFRAGIO ? :?:

Se riempio i gavoni predisposti, con polistirolo in palline in solidi sacchi di polietilene, metto un galleggiante in testa d'albero, riempio di schiuma l'albero, metto un fermo anti rientro alla deriva e scuffio. 2) -SI RADDRIZZA IL LIMIT ?:?: con i miei (futuri ) 70 kg in piedi sulla deriva ?

Se ritaglio un bel rettangolo all'interno della metà distale della deriva e ci metto un foglio di piombo, miglioro la situazione ?

In un vecchio post suggerivi miglioramenti anti scuffia mi dici quali ?

Si potrebbe adottare l'armo JDM sul Limit ? :idea:

Se mollo le vele a 60° recupero l'assetto ?

Essendo stato possessore, estimatore e fautore del Limit, devi per forza rispondere.
antonioziccardi@libero.it


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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 21/08/2012, 15:34 
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miniocat ha scritto:
......Se riempio i gavoni predisposti, con polistirolo in palline in solidi sacchi di polietilene, metto un galleggiante in testa d'albero, riempio di schiuma l'albero, metto un fermo anti rientro alla deriva e scuffio. 2) -SI RADDRIZZA IL LIMIT ?:?: con i miei (futuri ) 70 kg in piedi sulla deriva ?

:o :shock: :o ......
stai scherzando ........ spero !?
mica ci devi fare la guerra !!!!!

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Diego
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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 21/08/2012, 17:11 
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miniocat ha scritto:
Domanda a bruciapelo (ho letto un vecchio post di Alberto), ho capito che regge fino a 70°,
Io che do un numero? Mi capita spesso di darne, in un certo senso.. :twisted: :lol: , ma un numero così preciso? dove?

miniocat ha scritto:
1) - SCUFFIARE CON IL LIMIT EQUIVALE AD UN NAUFRAGIO ? :?:
Non lo so, e mi va bene così: vuol dire che non ci ho mai scuffiato, che ci ho navigato sempre dentro i imei e i suoi limiti, che ho avuto cu**? non so e non voglio saperlo.

miniocat ha scritto:
Se riempio i gavoni predisposti, con polistirolo in palline in solidi sacchi di polietilene, metto un galleggiante in testa d'albero, riempio di schiuma l'albero, metto un fermo anti rientro alla deriva e scuffio. 2) -SI RADDRIZZA IL LIMIT ?:?: con i miei (futuri ) 70 kg in piedi sulla deriva ?
Capiamoci: internamente il Limit ha tre piccoli gavoni accessibili, e quelli non li toccare; come non toccherei i gavoni esterni, ampi e comodissimi per (quasi) tutto quello che serve. Il resto dei volumi chiusi, si può certamente riempire di schiuma, e questo dovrebbe dare una buona garanzia all'insommergibilità, ma non all'allagamento.

miniocat ha scritto:
Se ritaglio un bel rettangolo all'interno della metà distale della deriva e ci metto un foglio di piombo, miglioro la situazione ?
Ok, la deriva è sottile, ed entra giusta nella sua cassa, quindi non si può applicare nulla sui suoi lati ad ingrossare, questo mi sembra ti sia chiaro; non ti è chiaro invece che se fai un'asola interna alla superficie della lama, la sezione in ferro, la sola resistente alla flessione, diminuisce in relazione alla dimensioni dell'asola, pur riempita di piombo. Per cui nisba, se non vuoi perdere in mare la tua deriva.

miniocat ha scritto:
In un vecchio post suggerivi miglioramenti anti scuffia mi dici quali ?
Sei capace di ritrovarlo? Ne ho dette tante... ma non ricordo nello specifico. Mi farebbe piacere rileggere e.. ripensare?

miniocat ha scritto:
Si potrebbe adottare l'armo JDM sul Limit ? :idea:

http://forum.amicidellavela.it/topic.asp?whichpage=0,88&TOPIC_ID=33099&#1124765
Per una volta, sono d'accordo con quei criticoni di ADV.
Domanda: ma tu in barca ci vuoi andare o ti vuoi suicidare prima di averla varata?
Aspettare magari che una cosa così dia prova della sua validità (?) prima di trampvasarla su un turacciolo, no eh?

miniocat ha scritto:
Se mollo le vele a 60° recupero l'assetto ?
Altro numero preciso... bbrrr...
Recuperi se hai la scotta in mano, e uno strozzatore vero, che molla quando deve.
Qualunque numero dai, rappresenta un fatto statico: se a 60° ci arrivi piano piano, volontariamente (e se ci arrivi), vedrai che nulla ti tiene su, se il limite è magari 59°.
Se ci arrivi con inerzia (sbandamento con abbrivio, causa strambata, imbardata, ingavonamento etc, è già a 30° che ti devi preoccupare; e questo non sul Limit, su tutte le barche!!
Sul Limit, una batteria mal fissata rotola e sfonda tutto, e ti devi raccomandare alla schiuma (sola modifica che ti ho già "passato"); se vuoi, anche una formaggetta in testa d'albero potrebbe quanto meno ritardare se non evitare il 180°.
Ma... hai mai provato a salire sulla deriva di un FD scuffiato? Hai idea di quanto sia alta sull'acqua? :o Sei capace di farlo?
Vedi? tu fai domande sulla barca, io faccio domande sul timoniere... :twisted:
In situazione critica, anche una bulbata con spessori decenti può soffrire di uno sganciamento di robe pesanti, e la situazione diventa la stessa. Morale: 'ste cose non bisogna farle succedere; così poi racconti cosa non è successo (ma lo racconti...)
Scotte in mano, quando serve, e vedrai che il problema si risolve da solo (se non stai lì a misurare...).
Inoltre, ma è una mia idea, il Limit non credo sia passibile di applicazione di un autopilota (sanamente, dico io...).

miniocat ha scritto:
Essendo stato possessore, estimatore e fautore del Limit, devi per forza rispondere.
antonioziccardi@libero.it
Non mi tiro certo indietro, quando mai..?! Ma una cosa ricordo di averla scritta, e ripetuta qui: troppi ammennicoli ti complicano la vita e non saprai mai se sono efficaci quando servono. "Scotte in mano" e trimoniere con gli attributi (anche nella testa...)

Mi rileggo e mi viene il dubbio di poter sembrare aggressivo e sfottente. Non ce l'ho con te, figuriamoci; ce l'ho preventivamente con chi cerca di risolvere i problemi del mezzo .. col mezzo stesso. Proviamo: Rolls Royce Silver Shadow? Ferrari Berlinetta 250 2012? Aston Martin DB4? Fiat 500? Suv uno a caso?
Risposte: ce l'hai già la villa? vuoi scarrozzare 32 amici? ti stanno inseguendo quelli della mafia cinese? Devi andare a New York? Ce l'hai un (dico uno) sentiero sconnesso e infangato da percorrere tutti i giorni?

:P Con amicizia

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Alberto
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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 22/08/2012, 10:44 
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Iscritto il: 24/07/2011, 15:35
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Grazie per l'amicizia

Ecco da dove escono i numeri che ti fanno e mi fanno rabbrividire
Un architetto possessore ed estimatore del Limit scrive:
La scuffia del Limit avviene a 70 gradi considerando la perpendicolare all’ acqua zero gradi , occorre una barca per raddrizzarlo……………….ma è difficilissimo scuffiare.
lo dice qui:
http://www.velanet.it/users/veliero/lim ... it2002.htm
ed anche qui:
http://www.inkssdesign.it/limitclub/t_tec.htm

Dato che qui dicono 70° conto di mettere l'inclinometro del fuoristrada e mollare tutto a 60°.

Il post a cui mi riferivo, ti incollo solo dei pezzi perchè occupa troppo spazio. vai all' indirizzo:

31   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
albertotramp
Inserito il - 08/04/2008 : 17:18:41

Ok frank... _se vuoi,_ ti suggerisco qualche altra modifica di dettaglio, ma vista la poca diffusione del Limit, ti invito magari a uno scambio privato (anche se, per inesperienza, non so come si fa...)

BV

albertotramp
Inserito il - 08/04/2008 : 16:38:20

Eheh giuro che non conosco Ulisse...!!
BV

albertotramp
Inserito il - 08/04/2008 : 09:24:46

Beh, dopotutto ho avuto due (sic) Limit e non posso che parlarne bene, per quel che danno...
E allora dico la mia, non prima di essermi associato a quanti suggeriscono di fare... poco o niente!! (soprattutto non sovraccaricare il già minimo spessore della carena...)
Premetto che la pinna di deriva del Limit è sottile, leggera (secondo me, se fosse in materiale più leggero non comprometterebbe quasi per nulla la stabilità; solo scenderebbe con pù difficoltà).
E allora?
Allora mi sovviene che tutto sommato la stabilità di forma del Limit non me la ricordo affatto insufficiente (è tondo, ma larghissimo...); che i terzaroli esistono per essere presi; che la scotta di randa in mano è per fortuna una delle sensazioni insostituibili che differenziano la vela da altri modi di muoversi; che il Limit è una deriva che ti dà bellissime cose se non la 'strippi'.
A proposito di deriva... qualcuno (il fortunato proprietario per primo) ricorda che la deriva è fatta anche per essere sollevata (con aumento di comfort, velocità e sicurezza) nelle andature larghe?
Piuttosto, suggerisco (se non è già fatto), di controllare (e sostituire, se serve) il perno di deriva, che è sotto la linea di galleggiamento, e piuttosto sottile (consumabile). A me dava un senso di insicurezza... tanto che, passato al Micropomo, benedissi quel perno _sopra_ la linea...
Ancora: riempire di schiuma a cellula chiusa le grandi riserve di galleggiamento (vuote!!) e, se proprio si teme la scuffia, provare (non l'ho mai fatto) con una formaggetta: a barca coricata, se l'albero non affonda, prima che l'acqua allaghi la cabina ce ne vuole...!
BV

http://forum.amicidellavela.it/post.asp ... FORUM_ID=6

Ma è tanto peregrina l'idea di rinforzare chiglia e cassa e cambiare la deriva ? Cadei potrebbe vendere un kit di modifica.

Vediamo se ho capito, consentimi di provocarti sennò che bar dello sport è:
io dovrei portare la famiglia su una barca che:

fa gola perchè con 2000 euro prendi 4 cuccettine che per una o due notti vanno più che bene;
ma:
1) pesa 350 kili, per cui o usi una gru, 100 euro a botta, quini un'uscita pomeridiana ti costerebbe 200 euro, o ti sobbarchi varo e alaggio dalla spiaggia, che penso di aver risolto poi ti racconto come;
2) con cui è difficilissimo scuffiare, ma è possibile se fai una cazzata;
3) se scuffi ci vuole una barca per raddrizzarla, immagino il costo di un rimorchio; forse visto il costo del Limit conviene dare un colpo d'ascia in chiglia e chiamare il 1530;
4) la formaggetta a quanto dici oggi non impedisce i 180° ma li rallenta soltanto;
5) non si sa a quanto ammontano le riserve di galleggiamento e se sono sufficienti a tenere la barca a galla una volta allagata.
Quello che mi spaventa sono i punti 3,4,5, hai una soluzione ? Dimmi di sì !

Per quanto riguarda quelo che molla tutto se l'inclinometro dice 60°. Mia moglie ha fatto un corso sul Meteor, io 4 giorni su un 12 metri, ma dato che il 12 perdona tutto e repetita iuvant, a settembre o in primavera rifacciamo un corso, su derive bagnate questa volta, poi acquistiamo la barchetta e passiamo l'estate davanti la spiaggia di Paestum, portando qualche volte il capitano che ha il fisico e corre su Scugnizza. Per andare a Sapri o Amalfi se ne parla nel 2014. Se faccio soldi prima (difficile), passo direttamente alla gallina (20 – 24 piedi).

Tieni presente quel video in cui inclinano a 90° il Viko ( anche lui fu scartato di fronte al siluro dell'Explorer) e quello lentamente si raddrizza ? Come si potrebbe fare ad organizzare una cosetta del genere ?

La soluzione per motorizzare (forse !) il carrello senza comprare un' altra barca: se si monta sull'asse posteriore un rocchetto più grande che si può ( per la leva), su cui avvolgere tanto cavetto, il rocchetto deve essere solidale con l'asse e con le ruote e comodo da sfilare. Il cavetto si rimanda con una puleggia ad un argano, magari a doppia manovella posto nella posizione canonica. Richiamando il cavo, il rocchetto è costretto a girare e così anche le ruote. Mettendo il roccheto capovolto il carrello si dovrebbe muovere nella direzione opposta. Ovviamente finito il cavo finisce il moto, a me bastano una quarantina di metri.

La soluzione per salire sulla deriva senza allenarsi alle parallele o agli anelli: una scaletta in alluminio artigianale lunga un paio di metri scarsi e larga una decina di centimetri ricurva ad un'estremità e ripiegabile. Due fori (pazienza) sulla deriva al bordo poppiero vicino alla chiglia. Si infila la scaletta nei fori, si sale sulla deriva ci si siede sulla chiglia, si sgancia la scaletta, si cammina verso l'estremità della deriva. Se la barca non si raddrizza, si chiama il 1530 e si va a prendere l'ascia.

Sono due buone idee o dico fesserie ? Utilità dei forum.

La questione del campeggio nautico nella baietta deserta in cui scappare nel caso ti fregano le previsioni, la risolviamo con la tua vecchia idea della persona sull'ancora e un cavo sovradimensionato (non voglio fare una vedova). Sperando che la pendenza sia sufficiente a tornare in acqua. Altrimenti si torna a piedi con l'autostop. Conviene portarsi un canottino a remi per aggirare eventuali scogliere.

Antonioziccardi@libero.it Nel caso tu volessi visitare Paestum, in famiglia, abbiamo una casetta
a 2 km dagli scavi, i primi giorni sei mio ospite, poi ti sconto il 50°, Così vediamo se sotto tortura di cucina campana continui a difendere il Limit. Non hai alternative ? mi vado a studiare il micropomo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 22/08/2012, 11:45 
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Al volo, perché mi chiedono il pranzo (oggi si cucina greco, ma magari fosse campano!! :P ).

Ti risponderei in serata per mp o e-mail perché la cosa sta diventando lunga e laboriosa e ingombrante. Ma promettente, spero.

Certo, per comunicazione privata si perdono gli eventuali e sacrosanti interventi dei "contraddittori", benedetti, come dici anche tu.

E in ogni caso sarebbe bene trampsferire l'argomento in un nuovo topic, tipo "Perché (ancora) un Limit?", lasciando qui un rimando.
Che vogliamo fare?

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MessaggioInviato: 22/08/2012, 12:43 
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che piacere queste risposte al volo.
Io penso che se riuscissimo a trovare la "barca del pezzente", avremmo una esplosione della nautica e della vela. La cosa a cui non avevo pensato è partire da una barca che esiste in 6000 esemplari e modificarla per il marinaio alle prime armi. Il difficile è farla costare meno di un 20 piedi usato, meno di una panda perchè comunque alla barca si attribuisce meno importanza che alla macchina.

Che fare ? se non esistono alternative al Limit di minore prezzo, di minore peso, ripartiamo dal Limit. Cissà che non si possa arrivare ad un Limit 2012 con la deriva del Laser Stratos.


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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 22/08/2012, 13:24 
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miniocat ha scritto:
Dato che qui dicono 70° conto di mettere l'inclinometro del fuoristrada e mollare tutto a 60°.


:) :D :lol: :lol:

mollo tutto a 60°....

ti sfido a farlo.... quando arrivi a 30° gia' ti sei gia' ca...to sotto da un pezzo e hai gia' lascato il lascabile...
oltre i 20-25° di solito non conviene-serve andare... quindi 70 sono veramente tanto in la'...


miniocat ha scritto:
Ma è tanto peregrina l'idea di rinforzare chiglia e cassa e cambiare la deriva ? Cadei potrebbe vendere un kit di modifica.

se fosse servito, l'avrebbero fatto subito durante la costruzione...
come per le modifiche al FD... ogni barca e' frutto di determinati compromessi, volere spostare il compromesso spesso e volentieri peggiora un po' tutti gli aspetti.. migliorando minimamente quello che ci si riproponeva.

miniocat ha scritto:
Vediamo se ho capito, consentimi di provocarti sennò che bar dello sport è:
io dovrei portare la famiglia su una barca che:

fa gola perchè con 2000 euro prendi 4 cuccettine che per una o due notti vanno più che bene;
ma:
1) pesa 350 kili, per cui o usi una gru, 100 euro a botta, quini un'uscita pomeridiana ti costerebbe 200 euro, o ti sobbarchi varo e alaggio dalla spiaggia, che penso di aver risolto poi ti racconto come;
2) con cui è difficilissimo scuffiare, ma è possibile se fai una cazzata;


non basta... devono anche esserci le condizioni meteo-marine..
(chiaro che quando il mare e' grosso e' piu' facile fare cazzate...)

miniocat ha scritto:
3) se scuffi ci vuole una barca per raddrizzarla, immagino il costo di un rimorchio; forse visto il costo del Limit conviene dare un colpo d'ascia in chiglia e chiamare il 1530;

che ci voglia una altra barca per raddrizzarla direi praticamente certo..
sul fatto che il costo di un rimorchio non convenga, non saprei..
se mi trovassi a dare assistenza ad un naufrago scuffiato... io lo considero un atto dovuto di marineria, senza chiedere nulla in cambio..


miniocat ha scritto:
4) la formaggetta a quanto dici oggi non impedisce i 180° ma li rallenta soltanto;


sarebbe da verificare con la curva di raddrizzamento quant'e' la spinta necessaria a mantenerlo a 180 ma credo che una formaggetta possa bastare a tenerlo li..
piuttosto diventa importante come si sposta il carico dentro.. (quindi le cose pesanti vanno fissate come si deve)

miniocat ha scritto:
5) non si sa a quanto ammontano le riserve di galleggiamento e se sono sufficienti a tenere la barca a galla una volta allagata.
Quello che mi spaventa sono i punti 3,4,5, hai una soluzione ? Dimmi di sì !


quella di non scuffiare...
insomma non e' che e' cosi' semplice arrivare a 70 gradi di inclinazione... anche con una straorzata... quando arrivi a 35 sono tantissimi...


miniocat ha scritto:
Tieni presente quel video in cui inclinano a 90° il Viko ( anche lui fu scartato di fronte al siluro dell'Explorer) e quello lentamente si raddrizza ? Come si potrebbe fare ad organizzare una cosetta del genere ?


esattamente come l'hanno fatto loro..

miniocat ha scritto:
La soluzione per salire sulla deriva senza allenarsi alle parallele o agli anelli: una scaletta in alluminio artigianale lunga un paio di metri scarsi e larga una decina di centimetri ricurva ad un'estremità e ripiegabile. Due fori (pazienza) sulla deriva al bordo poppiero vicino alla chiglia.


se la barca fa un 180... la deriva e' irraggiungibile (sempre che non sia rientrata)
forse piu' facile la salita dalla poppa... ma la carena e' tipicamente liscia e scivolosa..
oppure da prua, usando il pulpito come una scaletta sommersa...

miniocat ha scritto:
Così vediamo se sotto tortura di cucina campana continui a difendere il Limit. Non hai alternative ? mi vado a studiare il micropomo.

nooo....
che quando si guarda il micropomo ... ci se ne innamora.. chiedilo anche a Capitan Mao, Daino...


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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 22/08/2012, 13:59 
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miniocat ha scritto:
Io penso che se riuscissimo a trovare la "barca del pezzente", avremmo una esplosione della nautica e della vela.

ne dubito fortemente...
per moltissimi la barca e' solo uno status simbol o poco piu' che un micro-appartamento al mare.. tant'e' che in tutte le marine non escono mai piu' del 20-30% delle barche in un giorno... ci sono un sacco di persone che non mollano MAI gli ormeggi...

miniocat ha scritto:
Che fare ? se non esistono alternative al Limit di minore prezzo, di minore peso, ripartiamo dal Limit.

il prezzo ormai e' a dei livelli che sono quasi "simbolici"... 2000€ per una barca a vela... dipende piu' dalla necessita' di vendere del venditore che dal valore effettivo del bene.. per cui ... magari si trova qualcosa di piu' grande per meno...

per il peso invece... si, esiste qualcosa di + leggero...

vedi i vari lanaverre,

Lanaverre Menhir: 280Kg x 4,75m (4 persone di equipaggio max)
Lanaverre 510: 330Kg x 5,10m ( 5 persone di equipaggio max)

e altri vecchi progetti francesi meno noti..

miniocat ha scritto:
Cissà che non si possa arrivare ad un Limit 2012 con la deriva del Laser Stratos.

ma ce l'hai con le derive a bulbo???

se guardi il pajnik 550 allora non te ne schiodi piu'....


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 Oggetto del messaggio: Re: Campeggio nautico, yacting camping e crociera costiera
MessaggioInviato: 22/08/2012, 16:19 
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Secondo me le barche sopra i 300 kg e /o sopra i 3000 euro circa, usate, vanno messe a confronto con "soluzioni definitive" tipo l'explorer 20, l' elan 19 e tutte le barche intorno ai 20 piedi con 4 cuccette e deriva mobile fino a cose come l'Este 24. Tenendo fuori quest'ultima, il confine va segnato in funzione dei 1200 kg. che traina una berlina media, da questo si sottrae il peso del carrello, si lascia un margine diciamo di 100 kg. minimo, perchè mentre si traina la macchina porta 2 - 3 persone, il motore nel bagagliaio e tante carabattole varie, si è stimato che il solo materiale indispensabile che si carica su una barca assomma a quasi 130 Kili. Si scopre così che il confine passa a 800 kili, per cui mentre l'Explorer è dentro, sono fuori l'Elan e tutti i francesi.
Se poi si vogliono fare i conti su famiglie con doppio reddito, commercianti, professionisti, medici che non fanno le ricevute, allora si può prendere in considerazione il SUV e cambia tutto.

Io da monoreddito, con la passione per la vela, come penso la maggioranza degli italiani che soffrono di questo male, per ora cerco una "soluzione provvisoria" per non vivere aspettando Godot. Quando la situazione sarà diversa, se mai lo sarà, intanto mi diverto, al massimo potrò prendere in considerazione l'acquisto di un Pajero ventennale e quindi storico, ma giusto perchè abbiamo un 4x4 che ci serve per altro e andremmo a sostituirlo.

Il Limit con la sua diffusione, ho letto male o ne hanno venduti 6000 ? le sue 4 cuccettine ed i prezzi dell'usato si fa perdonare i 350 kili, ma siamo al limite. Micropomo e sue evoluzioni polacche se la devono vedere con l'Explore 20 e potrebbero anche spuntarla. Ma appartengono con i loro 560 kili e poco usato alla seconda categoria. Per ora a livello personale ricerco e mi confronto, sapendo che ci vorrà il gancio, il carrello, l'argano (guardate cosa allego) la schiuma, la formaggetta.....A livello diciamo politico, sto cercando la 500 del mare e penso che inizierò a rompere gli zebedei ai sindaci per i porti - spiaggia.
Questo che allego non è roba mia, io ci stavo pensando su uno spunto di Alberto ed ho trovato questo.
Attrezzo per alaggio
Alcuni anni fa' (20 o 30,  non ricordo bene )  per praticare il campeggio nautico acquistai  presso il cantiere Catarsi di Cecina dal mio amico Modesti un Albatros della ditta Comave di Pisa  (sita alla Fontina ) in condizioni piuttosto malridotte. Le caratteristiche di questa imbarcazione sono molto simili al Piviere 6.14 deriva mobile, si potrebbe dire che è il fratello minore, essendo non più lungo di 5 m. Alcuni lo hanno chiamato il " Pivierino". Mi sembrò subito adatto al mio scopo, iniziai  a svuotarlo di tutto per alleggerirlo al massimo e, devo dire, ne trassi,  in una invernata di lavori,  una barchetta niente male con due belle cuccette comode a prua e tutti gli accessori per poter praticare il campeggio nautico. Ma più interessante fu la costruzione di un "ageggio" studiato insieme al mio amico Coco (Coco motori di Pietrasanta) per l'alaggio di questa, o altre imbarcazioni similari, dalla spiaggia. A quei tempi era possibile tirare in secco un'imbarcazione  per dormirci (ne sa qualcosa  il mio caro amico Bechini che ricordo sempre volentieri  e vi invito a leggere il suo libro su questo argomento ) .... Prova al giorno d'oggi a fare questo sulle spiagge del Forte, di Viareggio o Tirrenia !!! A  quei tempi era il  personale stesso del bagno che ti aiutava e ti garantiva sonni sicuri. Ma torniamo all' "aggeggio" che non ricordavo più da tempo, senonchè ultimamente ruscolando tra le infinite scartoffie nautiche, mi è capitato il progetto, con tutti gli studi e le prove per realizzarlo e vi posso garantire che funziona davvero egregiamente. Allego alcune foto del prototipo di cartoncino che ho fatto. Le misure del piano di lamiera di 2,5 mm sono di 70 cm x  42 cm  il braccio più lungo è di 80 cm l'altro di 60 cm. Agganciando un arganetto o un parranchino un capo alla barca e l'altro a questo attrezzo piantato nella sabbia,  quest'ultimo tende a conficcarsi sempre più a seconda dello sforzo per tirare la barca in spiaggia. Aiutando quest'ultima con dei rulli di alaggio ho tirato in secco fino a 800kg di barche!


20/11/2008 Mario Volpini
v.maryone@libero.it


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