Zembo ha scritto:
Jocondor ha scritto:
Zembo, non credo di averti offeso.
Assolutamente non mi sento offeso ! mi piacciono i confronti !
Jocondor ha scritto:
A quale mio credo politico ti riferisci?....
.. parlavo che IO non ho credo politici ... sì per scherzo mi definisco un "Serenissimo" .. " Veneto , Leone di S.Marco (che c'è anche sulla "Porta Terraferma" a Zara)...
Permettimi di raccontarti due anaddoti :
Quando avevo 11 anni e sono stato per la prima volta a Zara ed ho sentito mio padre che parlando con una vecchia amica , certa Anna che conosceva allora ed era restata lì per amore di un Croato , che in Italia era stato appena eletto Giovanni Leone , quando si sono messi a parlarne si è alzata ed ha chiuso la Finestra perchè è meglio parlare sottovoce di politica che lì i muri hanno orecchie ...
Sessa cosa quando nell'Estate del 1989 ho fato amicizia con una coppia Croata al Camping Borik (lo ricordo perchè in aprile del 1990 è nato mio figlio

) ed ho chiesto come fosse vivere lì .... non lo avessi mai detto , si sono chiusi a riccio ed hanno cominciato a guardarsi attorno come avessero sentito l'arrivo di una bestia feroce ....
Di questi due episodi ne sono ancora scosso !
Da allora mi domando : Se invece di passare all'Occidente noi Italiani fossimo passati all'Oriente .... avremmo vissuto nel terrore come quelle povere persone ?
Meglio gli Americani anche se hanno bombardato i miei o meglio i Russi ?
Avrei avuto l'opportunità di : comprarmi casa , avere anche se per poco una bellissima barchetta , sparare le mie cazzate ?
O saremmo lo stato più ad Occidente del povero Oriente ?
PS: li ho visitati tutti e due !! anche se quello di Arbe è quasi abbandonato
Bene, visto il clima di distensione, racconterò che negli anni dal 1994 al 2007, per lavoro, ho visitato molte volte l'Ucraina e precisamente la regione di Donetsk-Slaviansk-Kramatorsk, dove adesso si spara.
Volente o nolente, avevo molti pregiudizi "occidentali" su quel paese e su quella gente.
Alcuni erano veri, altri falsi.
Per esempio i tecnici (analisti di laboratorio e geologi ed ingegneri delle miniere) che erano i miei interlocutori, erano tecnicamente di notevole qualità; erano affezionati al loro lavoro, e per nulla propensi allo scaricabarile; avevano una conoscenza di base della geologia del sottosuolo, frutto di investimenti di ricerca dei decenni precedenti (cioè dell'URSS) che noi ce la sogniamo; facevano uso di tecnologie e protocolli di analisi chimica piuttosto antiquati, e quindi lenti, ma molto accurati ed attendibili nei risultati.
Fra l'altro ho visitato una ex base missilistica (ICBM) divenuta ormai un museo, dopo le riduzioni bilanciate di armamento nucleare degli anni immediatamente precedenti. Ne conservo ancora delle diapositive.
Era un bunker interrato ed autonomo, profondo diversi piani, con la centrale di lancio, proprio come quella dei film; cupi corridoi opprimenti e fasci di tubazioni incomprensibili; silos missilistici interrati e protetti da cupole corazzate.
La nostra guida era un tipo anzianotto ed arzillo, ex ufficiale comandante della base e residente nel paese (che non ha nome e non era segnato sulle carte).
Ripeterò qui le sue parole, quando alla fine di un lunghissimo corridoio sotterraneo siamo finalmente sbucati all'aperto, al sole:
"ogni volta che uscivo dal bunker da questa parte, all'aria aperta, mi dicevo: com'è bella la vita".
E penso adesso a quella gente, semplice ma non umile, dignitosa, per nulla umiliata, vinta o sottomessa .... e qui mi fermo, sennò ricominciamo...