Jocondor ha scritto:
Ma tu quale trimarano avevi?
Avevo un Corsair 28 CC, che tenevo su carrello biasse sul Magra.
è vero che con ventone si può senz'altro procedere a secco di tela, (tanto più che l'albero alare tira anche a secco, sembra impossibile e invece funge eccome), però andare all'albero a rollare sul boma la randa non è proprio una passeggiatina (si potevano mettere i lazy trazionali, è vero), ma, soprattutto: come giustamente osservato qualche post dopo il mio, con vento crescente hai le vele sempre più cazzate a ferro nonostante poggi (ti allontani dal reale ma di apparente sei sempre in una bolina intensa) e così è molto difficile trovare il modo di metterti contro vento per "ammazzare" la randa.
Il problema era molto sentito anche ai trimaranisti da lago americano, ho letto più volte dei loro pieni di adrenalina per scappare dalle burianate di ventone crescente senza poter tirar giù in sicurezza. questo è un aspetto tecnico che interessa per lo più i trimarani performanti (leggeri, larghi e piuttosto invelati). Un'ultima notazione, per inquadrare il "giocattolino" che avevo: oltre i 9-10 nodi tutte le scotte di bordo diventavano durissime, da poter utilizzare solo coi winch; a 18 nodi - provato una sola volta - le scotte erano di pietra, i winch durissimi, la sensazione molto euforica ma anche vagamente inquietante

per il campeggio sotto costa il multiscafo resta forse la soluzione migliore; per una soluzione carrellabile ma con un minimo di autonomia, diciamo sui 7 metri (la mia è 7,30 per intenderci), il monoscafo è senz'altro lentissimo in proporzione a un multi, ma si lascia condurre con gran, gran, gran più naturalezza specie se montano le condizioni (ed è comunque meglio non trovarcisi in mezzo).
Almeno questa è la mia esperienza.