Gianni Ferrara ha scritto:
Francesco ha scritto:
Ho tolto la mia maglietta e l'intervento di Gianni, non me ne volete. Credo che se abbiamo commentato è senza cattiveria. Non c'entra niente la frase del Comandante della Capitaneria con le vittime. Si è detto di tutto e di più su questa faccenda, inclusa la moldava, quindi non ci spariamo addosso. Comunque scusate.
Giusta considerazione, "non ci spariamo addosso".
Io ho solo fatto una battuta, che esprimeva il disappunto su una persona che non merita altro, SECONDO ME. Daccordo ho reso l'idea del mio disappunto forse in maniera colorita, ma se sapevo che potesse dare fastidio a qualcuno, non l'avrei fatta.
Forse mi sono lasciato trasportare e mi sono immedesimato in ciò che possono provare i parenti delle vittime. Parenti che non avranno mai una giustizia, come di solito accade in questi casi, quindi caro Jocondor, vedrai che non capiterà nulla al povero comandante.
Mi scuso e la chiudo qui, perchè a me non piace fare polemica.
B. V. Gianni.
Pace fatta.
Comunque invece io credo che al comandante capiterà del brutto, eccome.
E' il candidato ideale a pagare per tutti: lo si è scoperto donnaiolo e bevitore, incapace ed irresponsabile, ed infine anche vigliacco verso i passeggeri e tremebondo rispetto al Rapace, e questo di fronte a tutti e quasi in diretta planetaria.
Chi invece la farà franca sarà la Costa Crociere, cioè il suo padrone americano, il quale di certo sapeva a chi avesse affidato quel mastodonte, e gli faceva comodo così, per la inveterata abitudine delle aziende di mettere gli utili prima della sicurezza; per il metodo di penalizzare il piantagrane-pignolo-rispettoso delle procedure e portare invece sul palmo della mano il bravaccio impenitente, che fa tanto "lupo di mare scanzonato e irresistibile"; salvo scaricarlo all'istante quando la fa troppo grossa. La Costa sapeva ed ha taciuto; e se non sapeva, doveva sapere.
La farà franca la Capitaneria, cioè il Rapace, che sapeva e tollerava "l'inchino", così come da sempre tollera i traghetti che entrano ad Olbia a tutta manetta, sollevando onde di un metro che infastidiscono i bagnanti; così come tollera l'assenza di scivoli pubblici agibili in tutti i porti d'Italia; così come tollera la mafia dei "posteggiatori abusivi" su pontili fantasma, con gavitelli fantasma, in molte località italiane, ad esempio, a quanto si legge, le Tremiti o Ponza.
Questi sì, la faranno franca.
E la tragedia servirà da spunto per emanare nuove e più restrittive norme, che i furbi ignoreranno e che si ritorceranno sugli onesti, cioè noi coglioni, i quali, per abitudine ed onestà, le vorranno osservare.
Questa del Concordia è una vera storia italiana. Come il terremoto ad Aquila, come il K2 per Walter Bonatti, come tante altre storie di ignominia nascosta e coperta dai poteri.