franco ha scritto:
Un mio amico estremo ha commentato......tutti i film di mare fanno c...re...e forse non ha torto.
Ma perchè invece di disgrazie e regate con attori che non hanno mai avvolto una scotta su un winc non ci capita di vedere una bella navigazione????
Gente che lascia il mediterraneo, attende tra ozio e lavori di preparazione alle Canarie; poi una navigazione fino alla Martinica per ritrovarsi. Attraversare Panama e navigare verso le mitiche isole di Pasqua, ancora una sosta che dura un'inverno, e ancora una navigazione verso gli atolli del pacifico. Passare la barriera corallina per fermarsi tra i Polinesiani, all'ancora nell'acqua cristallina, alla ricerca dei frammenti del mondi che furono di Gauguin e poi di F.Quilici e ultimo Moitessier?
Non credete che sarebbe un bel film e magari anche scaramantico contro l'avvicendarsi della vita che ci circonda?
Hai proprio ragione.
Lo stesso vale per i film di montagna: quelli da grande schermo fanno c....re, e per le stesse ragioni.
Diciamo che sulla vela io sono di bocca buona, e prendo quel che c'è, ma la verità è che il cinema "all'aperto" è morto dopo il western, e rimane solo ogni tanto, forse, qualche road movie americano, ogni tanto e forse, a mostrarci spazi aperti e natura.
Il resto è appunto: detective, cocaina, serial killer, corpi speciali, ex militari, senatori sessuomani e corrotti, (america) oppure gli eterni inguaribili furbacchioni-ingenui nella eterna, inguaribile commedia detta "all'italiana".
Poi c'è il nuovo cinema francese, con le sue storie minimaliste, interessanti, reali, ben fatte, ma appunto troppo "minime" per farci sognare; ed il cinema dei paesi asiatici, a noi tutto sommato estranei come cultura, e quindi forse troppo lontano da noi.
Mi sa che è proprio il cinema a fare c...re
