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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Di Bolina in Polonia
MessaggioInviato: 04/01/2012, 22:33 
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quoto francesco in tutto .....ma se posso permettermi io di quello che scrive bolina me ne batto u belin
ho detto augh


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 Oggetto del messaggio: Re: Di Bolina in Polonia
MessaggioInviato: 04/01/2012, 22:39 
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comunque è davvero singolare che tutte le riviste non facciano altro che proporre i test e quant'altro di barche che vengono così presentate: " presentiamo la piccola della gamma xy un magnifico 40 piedi che nonostante le dimensioni offre soluzioni e spazi come le sorelle maggiori ....mavaff....
che poi se tenessi le sold e volessi la barc stai a vedere che la sceglierei in base ai gioiosi articoli scritti che come ha detto qualcuno sono confezionati x incentivare le tirature e ovviamente compiacere i produttori .....se seeeeeee questi ti spaccerebbero il titanic x un usato sicuro.....
comunque se ste riviste si vendono è xchè a qualcuno piacciono un pò come quei babbi che vaqnno in ferie in sardegna x stare fuori dai cancelli a guardare che fanno i vip sui loro barconi ....che pena :?


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 Oggetto del messaggio: Re: Di Bolina in Polonia
MessaggioInviato: 05/01/2012, 8:53 
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gianduia70 ha scritto:
comunque è davvero singolare che tutte le riviste non facciano altro che proporre i test e quant'altro di barche che vengono così presentate: " presentiamo la piccola della gamma xy un magnifico 40 piedi che nonostante le dimensioni offre soluzioni e spazi come le sorelle maggiori ....mavaff....
che poi se tenessi le sold e volessi la barc stai a vedere che la sceglierei in base ai gioiosi articoli scritti che come ha detto qualcuno sono confezionati x incentivare le tirature e ovviamente compiacere i produttori .....se seeeeeee questi ti spaccerebbero il titanic x un usato sicuro.....
comunque se ste riviste si vendono è xchè a qualcuno piacciono un pò come quei babbi che vaqnno in ferie in sardegna x stare fuori dai cancelli a guardare che fanno i vip sui loro barconi ....che pena :?


Questi sono quei signori che si sono rivoltati come cani rabbiosi per non voler pagare 1400 euro di tasse annue per i loro yacht, quando ne spendono almeno 20000 per mantenerli. Questi sono quei signori che hanno ridotto il paese in questo modo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Di Bolina in Polonia
MessaggioInviato: 06/01/2012, 13:44 
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Iscritto il: 07/07/2011, 10:08
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Concordo in tutto o quasi, quanto commentato in questo argomento e nel precedente riferito alla Polonia.
Sono anni che seguo lo sviluppo nautico della Polonia, perchè la nostra offerta è pressochè nulla in queste metrature.
Ho visto molte fiere e visitato 6 cantieri. Sono stato ospite ed ho ospitato Polacchi, ho navigato, mangiato e bevuto con loro, lavoro con loro per 2 cantieri nautici, ed ora ho amici Polacchi.

Parliamo di nautica, ci sono molte differenze e tante affinità.

X loro la nautica è sport nazionale viene quindi insegnata e praticata nelle scuole diffondendone tecnica, pratica e conoscenza. E' normale per il polacco medio (80%) fare almeno un ponte od una settimana in barca a vela, (altrettanto per lo sci). La barca con cui si confrontano, regatano e fanno le vacanze è il 24 piedi. Sui laghi Mazuri ci sono decine di migliaia di cabinati. Intendiamoci, x loro è normale uscire in famiglia (4/5) persone o 5/6 ragazzi adulti per una settimana con tanto di panini, carne da grigliare casse di birra e bottiglia di vodcka. C'è chi fa le regate sociali e c'è chi fa le regate sportive ed i match race. C'è chi naviga nei mari del nord. Sanno navigare, pochi hanno la patente. Ormeggiano a bordo foresta, si fanno la grigliata e sono tutti felici e contenti, oppure attraccano in marina e cenano tutti assieme nei loro ristoranti, che poi offrono concerti. Negli ultimi anni si stano spostando sui 28/30 piedi. Le barche inferiori ai 24' sono di solito dei privati e delle famiglie.

Dal punto di vista della produzione fino a 10 - 5 anni fa i cantieri pochi cantieri producevano gli scafi, che vendevano ad allestitori, che li terminavano soprattutto per il loro mercato interno (con un risparmio di circa un 20%). Qualcuno vendeva all'estero cambiano chiaramente il marchio e questo ha creato confusione e poca credibilità anche sul livello della qualità.
Oggi mi sembra ne siano restati un paio che lavorano in questo modo. Ora le produzioni e distribuzioni sono del cantiere che ne cura tutto il processo.

Oggi probabilmente la metà dei grossi cantieri europei, che lavora metrature molto superiori, stratifica ed allestisce gli interni in Polonia (attrezzatura e componentistica sono monopolio di poche marche che vendono a tutti i cantieri).
Oltre ad avere tradizione, esperienza e competenza i giovani progettisti ed ingenieri navali polacchi, che ovviamente parlano perfetto inglese hanno studiato nelle migliori università ed utilizzano, strumenti e tecnologia all'avanguardia, hanno voglia, sono motivati e hanno spazio (cosa da noi impossibile). E' un paese di giovani ed il loro momento dopo decenni di disgrazie è ora! Queste competenze trovano e troveranno spazio tra la loro cantieristica di cabinati di media dimensione e i gruppi europei che lavorano barche più grandi. Considerando il comparto vivo, l'indotto l'esperienza e le potenzialità, non ho dubbi che nei prossimi anni saranno loro a determinare nuove vie.
Da loro un operaio costa sui 10.000€ all'anno e la tassazione normale è del 19%, in aree disagiate o su progetti CEE è minore.
Purtroppo e ripeto purtroppo da noi ciò è impossibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: Di Bolina in Polonia
MessaggioInviato: 06/01/2012, 13:46 
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Iscritto il: 07/07/2011, 10:08
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Località: Marina di Navene - Malcesine (VR)
Parte 2

Purtroppo noi non siamo il loro mercato di destinazione.....loro producono barche con deriva basculante ed albero abbattibile e motorizzazione fuoribordo xchè la loro navigazione lo richiede. Hanno canali e ponti, fondali bassi ed ormeggiano praticamente a riva utilizzando l'ancora e gli alberi.
Circa il 70% della loro produzione è mercato interno, il resto è assorbito da Germania, Olanda ed altri paesi.
Esporre in Italia costa di più che esporre in Germania ed il mercato è 1 a 3, lavorare con l'Italia è più complicato che con l'estero (provate a domandare un leasing per una barca nuova da 20.ooo€.......).

Credo quindi che quando si parla della Polonia e della sua cantieristica, l'immagine che se ne ha sia un pò sedimentata e si riferisca ad almeno 5 anni fa.
E' cambiato il mondo e ne sono cambiati i pesi le le velocità.
Sbagliamo se continuiamo a guardare in avanti con gli occhi del passato e nel sentirci, non si sa perchè migliori di altri.
Purtroppo e ripeto purtroppo stà a noi trovare soluzioni.

Perchè comprare gli stampi di un eventuale Viko 20, se non fosse più prodotto, e magari non definire delle specifiche, sviluppare il progetto e realizzare un ITA 20???

Se siamo un paese di navigatori e di "creativi" stà a noi trovare soluzioni......altrimenti facciamo i professori, commentiamo l'acqua calda e aspettiamo che siano altri a risolverci i problemi.

Tengo a precisare che non mi permetto di polemizzare con nessuno, sono solamente dispiaciuto e contrariato rispetto alla situazione che stiamo vivendo, e lavorando con realtà diverse mi rendo conto che molto dipende da noi.

Se ciò che abbiamo non ci soddisfa xchè non lo cambiamo?????

Buon vento a tutti

Luca


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 Oggetto del messaggio: Re: Di Bolina in Polonia
MessaggioInviato: 06/01/2012, 23:50 
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sailandmore ha scritto:
Purtroppo e ripeto purtroppo stà a noi trovare soluzioni.

Perchè comprare gli stampi di un eventuale Viko 20, se non fosse più prodotto, e magari non definire delle specifiche, sviluppare il progetto e realizzare un ITA 20???

Se siamo un paese di navigatori e di "creativi" stà a noi trovare soluzioni......


ti sei quasi risposto da te... se in polonia un operaio costa 10.ooo euro al mese e la tassazione e' al 19%... in italia un operaio costa 30.oooo euro e la tassazione e' arrivata al 68%...

Finche' non si risolve questo punto chiave... non c'é speranza non dico di poter competere, ma neppure di poter far qualcosa di ragionevole..
In fondo e' questo il vero motore della crisi mondiale... c'e' sempre qualcuno piu' povero da pagare meno per produrre qualcosa a prezzo inferiore... salvo poi venderla a chi i soldi li ha ancora a caro prezzo ...
Peccato che chi non lavora ... non guadagna... e il cane si morde la coda..
Sono almeno dieci anni, se non venti che si delocalizza.... ormai abbiamo finito le riserve oltreche' i lavori...


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 Oggetto del messaggio: Re: Di Bolina in Polonia
MessaggioInviato: 07/01/2012, 10:34 
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sailandmore ha scritto:
Concordo in tutto o quasi, quanto commentato in questo argomento e nel precedente riferito alla Polonia.
Sono anni che seguo lo sviluppo nautico della Polonia, perchè la nostra offerta è pressochè nulla in queste metrature.
Ho visto molte fiere e visitato 6 cantieri. Sono stato ospite ed ho ospitato Polacchi, ho navigato, mangiato e bevuto con loro, lavoro con loro per 2 cantieri nautici, ed ora ho amici Polacchi.

Parliamo di nautica, ci sono molte differenze e tante affinità.

X loro la nautica è sport nazionale viene quindi insegnata e praticata nelle scuole diffondendone tecnica, pratica e conoscenza. E' normale per il polacco medio (80%) fare almeno un ponte od una settimana in barca a vela, (altrettanto per lo sci). La barca con cui si confrontano, regatano e fanno le vacanze è il 24 piedi. Sui laghi Mazuri ci sono decine di migliaia di cabinati. Intendiamoci, x loro è normale uscire in famiglia (4/5) persone o 5/6 ragazzi adulti per una settimana con tanto di panini, carne da grigliare casse di birra e bottiglia di vodcka. C'è chi fa le regate sociali e c'è chi fa le regate sportive ed i match race. C'è chi naviga nei mari del nord. Sanno navigare, pochi hanno la patente. Ormeggiano a bordo foresta, si fanno la grigliata e sono tutti felici e contenti, oppure attraccano in marina e cenano tutti assieme nei loro ristoranti, che poi offrono concerti. Negli ultimi anni si stano spostando sui 28/30 piedi. Le barche inferiori ai 24' sono di solito dei privati e delle famiglie.

Dal punto di vista della produzione fino a 10 - 5 anni fa i cantieri pochi cantieri producevano gli scafi, che vendevano ad allestitori, che li terminavano soprattutto per il loro mercato interno (con un risparmio di circa un 20%). Qualcuno vendeva all'estero cambiano chiaramente il marchio e questo ha creato confusione e poca credibilità anche sul livello della qualità.
Oggi mi sembra ne siano restati un paio che lavorano in questo modo. Ora le produzioni e distribuzioni sono del cantiere che ne cura tutto il processo.

Oggi probabilmente la metà dei grossi cantieri europei, che lavora metrature molto superiori, stratifica ed allestisce gli interni in Polonia (attrezzatura e componentistica sono monopolio di poche marche che vendono a tutti i cantieri).
Oltre ad avere tradizione, esperienza e competenza i giovani progettisti ed ingenieri navali polacchi, che ovviamente parlano perfetto inglese hanno studiato nelle migliori università ed utilizzano, strumenti e tecnologia all'avanguardia, hanno voglia, sono motivati e hanno spazio (cosa da noi impossibile). E' un paese di giovani ed il loro momento dopo decenni di disgrazie è ora! Queste competenze trovano e troveranno spazio tra la loro cantieristica di cabinati di media dimensione e i gruppi europei che lavorano barche più grandi. Considerando il comparto vivo, l'indotto l'esperienza e le potenzialità, non ho dubbi che nei prossimi anni saranno loro a determinare nuove vie.
Da loro un operaio costa sui 10.000€ all'anno e la tassazione normale è del 19%, in aree disagiate o su progetti CEE è minore.
Purtroppo e ripeto purtroppo da noi ciò è impossibile.


Belle risposte, se mi permetti stasera le metto nel blog, ovviamente con il tuo nome.


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 Oggetto del messaggio: Re: Di Bolina in Polonia
MessaggioInviato: 07/01/2012, 17:54 
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Iscritto il: 05/11/2009, 17:02
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Pubblicato l'articoletto: http://marinaiditerraferma.blogspot.com ... lonia.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Di Bolina in Polonia
MessaggioInviato: 09/01/2012, 0:13 
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Iscritto il: 26/10/2010, 21:03
Messaggi: 58
Località: Milano
Francesco ha scritto:
Questo modo di ragionare ha portato il paese alla rovina, pensare all'oggi e non al domani, meglio l'uovo oggi che la gallina domani, solo al bene privato e non a quello pubblico. Ognuno ha pensato solo a se stesso e questo è il risultato, questo lo vedo anche nelle persone molto vicine a me, nei parenti, negli amici, nei conoscenti. Siamo un paese di miserabili furbetti da quattro soldi.



Francesco ha assolutamente ragione, finchè gli Italiani continueranno a fare il passo più lungo della gamba pensando solo al proprio orticello e a ostentare la propria pochezza morale, non si vedrà la fine del tunnel.

Riguardo a Bolina, non la compro più da tempo... mi piaceva il look quasi dimesso, le paginette in bianco e nero, distanti una galassia dalle riviste patinate dove le uniche barche mostrate sono mostri da 42 piedi con la solita bionda morbidamente adagiata sui listelli di teak... ma alla fine mi sono resto conto che era solo forma esteriore, la sostanza era sempre quella, e le barchine di 6 metri come la mia non erano (sono?) quasi neanche degne di nota. Riusciremo a cambiare le cose?

Buon vento a tutti
Riccardo

_________________
"Sailing: the fine art of getting wet and being sick while slowly going nowhere at great expense" (A. Einstein)


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