Oggetto del messaggio: Re: 25 Aprile festa della Liberazione
Inviato: 27/04/2011, 8:21
Iscritto il: 17/11/2009, 19:23 Messaggi: 305
Condivido tutti i vostri pensieri e il rispetto va a tutti i morti,compresi i tedeschi che loro malgrado sono stati costretti a prendere le armi. Il Grazie era riferito a tutti i partigiani , a cominciare dai primi come Mateotti, Gramsci ecc. e sopratutto un grazie per il magnifico dono, che è la nostra Costituzione
da Wikipedia "La Resistenza costituisce il fenomeno storico nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica italiana: l'Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al CLN, i quali scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche ed ispirandola ai princìpi della democrazia e dell'antifascismo."
Oggetto del messaggio: Re: 25 Aprile festa della Liberazione
Inviato: 28/04/2011, 9:03
Iscritto il: 24/11/2009, 9:36 Messaggi: 115
Grazie a te gabriele, che ricordando l'anniversario, cosi' bene, ricordi tutte le persone che hanno lottato e partecipato, per poter uscire dal fascismo. Grazie ancora. daniele
Oggetto del messaggio: Re: 25 Aprile festa della Liberazione
Inviato: 28/04/2011, 9:28
Iscritto il: 15/11/2009, 15:44 Messaggi: 2843
Mio nonno, nato nel 1889, ha combattuto la grande guerra come ufficiale di artiglieria, in Valdastico (Veneto). Scampò senza problemi alla ritirata di Caporetto perchè si trovava lontano, a ritirare dei pezzi nuovi dalla fabbrica.
Mio padre invece, nato nel 1920, è stato sottotenente del Genio in Iugoslavia, dalle parti di Zagabria (oggi è la Croazia, meta turistica anche mia). Dopo l'8 Settembre '43, fuggiti gli ufficiali superiori, disarmato il suo reparto dai partigiani iugoslavi, fuggì anche lui, a piedi, fino a Fiume. Lì venne catturato dai tedeschi con molti altri militari reduci dai Balcani, e portato su una nave fino a Venezia; Sul treno, in stazione, i tedeschi consentivano ai Veneziani di portare pane ed acqua ai prigionieri, e il babbo riuscì a fuggire, uscendo tranquillamente dal treno che altrimenti lo avrebbe portato in Germania, passando sotto il naso delle sentinelle grazie ad un abito da civile che aveva indossato.
A piedi arrivò fino a Roma, occupata dai nazisti; scampò per puro caso al rastrellamento delle SS che fece seguito all'attentato di Via Rasella. Si travestì da prete e fu nascosto dai preti nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva, nei pressi del Pantheon. Dopo la liberazione di Roma arrivò a casa sua, a Salerno, e trovò che, su quattro, due sue sorelle erano morte durante la guerra, di stenti o comunque di malattia.
Tutto questo oggi sembra veramente impossibile da pensare...... se non avessi letto e visto le foto non ci crederei..... Che assurdità che è la guerra. Che porcheria.
Oggetto del messaggio: Re: 25 Aprile festa della Liberazione
Inviato: 28/04/2011, 9:51
Iscritto il: 05/11/2009, 17:02 Messaggi: 3741
E' stato parecchio fortunato a fuggire perché il destino dei prigionieri italiani in Germania in parecchi casi è stato tremendo. In cantina di mia suocera ho trovato le "memorie di un reduce", fatto prigioniero come tuo padre e deportato in una miniera dove gli italiani morivano come cani. Un giorno forse riuscirò a fare una piccola pubblicazione on-line di queste memorie. Anche mio padre è stato fortunato, mio zio meno nella divisione Pasubio dell'Armir, nessuno è più tornato.
Oggetto del messaggio: Re: 25 Aprile festa della Liberazione
Inviato: 28/04/2011, 12:12
Iscritto il: 15/11/2009, 15:44 Messaggi: 2843
La fortuna ci vuole; però ci vuole anche un po' di audacia, e determinazione, perchè altri prigionieri come lui, non se la sono sentita di fuggire dal treno.. Forse anche perchè il babbo sapeva di che cosa erano capaci i nazisti, avendo visto in Jugoslavia che gli ebrei che ci riuscivano, cercavano rifugio nelle zone controllate dagli italiani. Questo fino al '43, anche se in verità, anche i "nostri" non sono stati affatto teneri in Croazia ed in Serbia, ed hanno anche costruito dei veri Lager sulle isole, e fatto fucilazioni e stragi degne dei nazisti.
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