Marinai di Terraferma

Adesso tenute all'interno di angar arieggiati , veri pezzi da collezione, tirati fuori per le grandi occasioni
Le Classi “u” / le Classi “A” vele degli anni trenta. Erano tra gli ombrelloni dei bagni della Versilia. Ricordi di bambino ingialliti come le vecchie foto. Scafi in legno lucido dalle ordinate piccole serrate, deriva in ferro a mezzaluna, alcune con il pennaccino ed il bompresso. Al bagno Nettuno, dove andavo da bambino cè n’era una con la coperta rivestita di tela, lo scafo a vernice, tavole sottili, scafo liscio chiodi di rame che brillavano. La spiaggia in quei posti declina verso il mare leggermente e ricordo le risa e le grida dei ragazzi più grandi quando sollevavano e portavano in acqua le barche. Allora si poteva partire da riva. Smaniavo di salirci, e quando accadde, quando l’acqua cristallina, fece sobbalzare lo scafo che iniziava a galleggiare, ero frastornato, non sapevo cosa guardare, attento a non perdere un’attimo speciale di quello scampolo di vita. Posso raccontarvi ancora l’odore misto di sabbia arsa e salsedine, lo schioccare della vela il punto di scotta sull’anello di bronzo che scorre verso poppa, la faccia di mio padre controluce, il sorriso, il primo cuore in gola quando sotto lo sforzo del vento lo scafo si piega e la falchetta schizza. La prua dritta come un coltello taglia l’acqua trasparente, sotto ancora si vedono le forme della sabbia: piccole onde dove si nascondono le arzelle……………..immobile estasiato non riesco a fare nulla. Poi il salto a terra nella risacca, ancora troppo alta che quasi vado sotto, ma non mollo il fianco dello scafo che mi trascina e si arrena poco più avanti, mostrando la parte bianca dell’opera viva, e gli altri che ci aiutano a portarla in secca…..poi la barca negli anni non c’è stata più, e a me resta solo il ricordo da condividere……

L'onore di una foto al bagno nettuno e la correzione di un refuso ""faccia non caccia"" scusate ma è che rileggo sempre troppo tardi.....

Grazie. Bellissimo ricordo, ora anche un po' nostro...