Domenica, per la prima volta dal 1994, mi sono ritrovato ad andare in barca da solo...ne ho rotte di scatole in 20 anni per aver sempre compagnia(anche nullafacente)!
Lago piatto, 5-6 nodi di vento e una settimana pesantissima da dimenticare mi hanno spinto a montare i due motori, issare la randa, svolgere il genoa e prendere il largo.Da soli la sintonia con la barca, la tua barca, è totale ed immediata, le manovre sono più rapide, le mani vanno esattamente dove dovrebbero senza "spostati per favore" o "occhio alla cima" ,la arca, complice il minor peso a bordo, scivola più reattiva e veloce del solito. Doppio la Rocca, viro e risalgo a zig zag fino a centro lago quando l'increspatura si prolunga fino alla penisola Catulliana e allora via di lasco...il vento cala quando sono ormai vicinissimo a Sirmione, per cui avvolgo il genoa e ammaino la randa, godendomi le ultime luci con un pezzo di storia sullo sfondo.Il rientro è stato a motore, al buio, con l'odore del Garda in primavera.Conclusioni:
In solitaria si provano emozioni che difficilmente con altri si hanno ma
ad un certo punto la compagnia manca, specie quando cala il sole;)
Quella cazzo di stag elaborata va forte ed è stabilissima ma già si fa fatica in due, da soli è peggio che andare in palestra....ripristinerò gli winc!
Per una volta nessuno8 a parte la mia coscienza) mi ha rimproverato per il disordine in cabina(e la quantità mostruosa di ammenicoli)