Marinai di Terraferma

FareVela - 14/12/2010 Autore: Veronica Voto

Forte dei Marmi- Parte il progetto per il porto di Forte dei Marmi: 900 posti barca, 200 milioni di investimento e 50 mila metri di parco verde. Anche un dry stock all’interno: previste due darsene e una diga frangiflutti.

Il “Porto Marina dei Marmi” – questo il nome del progetto – “punta a rispondere alle esigenze lavorative, estetiche e ambientali del territorio; a tutelare le sue caratteristiche offrendo un progetto di enormi potenzialità con un impatto minimo e senza snaturare quello che è oggi il territorio”. Un investimento per lanciare finalmente alla filiera della nautica apuana, ma anche versiliese, la volata finale per la realizzazione di uno dei principali poli della cantieristica italiana.

I posti barca prevedono di ospitare piccole imbarcazioni da 8 metri fino a yachts di 70 metri; un dry stock (porto a secco) per le barche più piccole (o nautica sociale) e la divisione naturale con il Lavello in due darsene: una con apertura verso Massa, l’altra verso Carrara.

"Uno studio dell’Università di Genova afferma che dove c’è un porto turistico, per ogni imbarcazione si creano 4 posti di lavoro - ha affermato Tongiani-abbiamo stimato in base ai posti barca: circa 3500 nuovi posti di lavoro a tutto tondo. Serviranno sportelli bancari e negozi come manualità specializzate”. L’altro vantaggio è quello degli equipaggi. Sono circa 500 i capitani di navi nella sola Versilia al comando di yacht e di navi. “L’equipaggio gioca un ruolo strategico di non poco conto. I capitani hanno interesse a restare vicino a casa, e l’armatore si fida di chi gestisce le barche. Abbiamo un altro punto a favore in questo senso”. Ma anche la posizione geografica gioca a favore il porto sarebbe un ottimo punto di partenza per navigare verso Corsica, Sardegna, Isola d'Elba...
Cosa ne pensate?
A me sembra un porto che nascerebbe "contro natura", lo spiaggione parte da Viareggio ed arriva alla foce del Magra senza soluzione di continuità, a parte il porto di Marina di Carrara, e come la mettiamo quando si muove il mare per il libeccio? La diga frangiflutti dovrebbe essere molto al largo.
E poi come fa ad essere il porto del Forte se da una parfte ha Massa e dall'altra Carra?

Qualche info in più


Forse perché non lo vogliono a Massa Carrara

Belle domande e tante inquietudini. Una risposta sicura: dietro ogni porto c'è l'aumento dell'area urbana: migliaia di metri cubi in più di cemento; e volete che si lascino scappare una simile occasione?
Tutti quei parchi attorno a quelle vecchie ville nascoste da pinete, ormai alla terza generazione di proprietari, tovano la possibilità di diventare un'enorme villaggio residenziale ad alto impatto ambientale.
Peccato che si parli solo del porto e non delle infrastrutture che debbono accomagnare un simile disastro.
Spiaggia, libeccio, fondali sabbiosi che chiudono le foci dei piccoli fiumi presenti: chi se ne frega, il guadagno sta nel mattone mica nel porto.
E poi sperate che esistano spazi per le barche piccole??
Adesso al Lavello c'è un porticciolo autogestito per barche piccole, in genere gozzi e motoscafi in lotta con gli insabbiamenti, credete che per loro si aprano destini migliori???? Illusi.............
E poi perchè un'altro porto a meno di 5 Km da Marina di Carrara, 10 da Bocca di Magra, 15 da Viareggio, 30 dal golfo di Spezia?
Finsce che riempiamo le coste dell'Italia di porti come caselli autostradali circondati da città inutili chiuse d'inverno e super affollate d'estate .
Chi mi dirà dove crescono ancora i corbezzoli........ ?

È proprio così, un conoscente (suo nonno) comprò una villa al Forte per ritirarsi in pensione in mezzo ad una pineta, in pochi anni si trovò assediato e scappò altrove.

La speranza è che più che un progetto sia un sondaggio. Gli abitanti, ma anche i villeggianti, di quelle zone non credo gradirebbero un porto.

Mah, vedremo, d'altro canto in un paese dove si costruiscono abitazioni in mezzo ai capannoni industriali e commerciali ovunque, straziato da una pianificazione urbanistica e territoriale che da la nausea che cosa ci dovremo aspettare. Noi italiani facciamo pena e basta e la differenza si vede quando si passa la frontiera, che sia Svizzera o Francia o Germania. Anche gli schifi di capannoni piazzati ovunque hanno creato lavoro, ma certamente hanno portato via turismo.
Per quanto riguarda i porti spero presto di dimenticarmi che esistano, barca piccola piazzata sotto casa.


Meglio se riuscirò ad infilarla nella rampa.