Una serie di piccoli accidenti, per niente gravi, ma sempre piccoli accidenti ed ecco che la barca è rimasta nella stalla.
Sostituita qualche volta dal fireball in sporadiche giornate sul lago.
Mi sono sempre detto che a questo genere di problemi bisogna reagire con determinazione e avere la forza di superare gli stati d’animo che si tirano dietro.
Così di tanto in tanto ho ripercorso le coste e ormeggiato nelle baie dove avevo navigato attraverso i resoconti delle vostre navigazioni. Attimi piacevoli si aprono a ricordi di luce e odori che volteggiano ancora nella mente.
M’ero ripromesso di andare alle Grazie per organizzarmi e usare lo scivolo, ma è passato il tempo senza che l’abbia fatto.
Adesso la vena polemica di Jocondor sul Furia di Tucano mi smuove e fa emrgere un’esigenza primaria che ogni tanto arriva a galla, la necessità di un contatto fisico, di una condivisione delle proprie passioni reale: fatta di giorni liberati da impegni per andare in barca, fatiche e divertimenti vissuti assieme.
Gli amici di Pioltello in questo sono lontani: navigano sempre sulla stessa sponda, hanno il difetto di vivere l’acqua solo quando vengono trascinati da Giovanni durante qualche fine settimana: per loro un canotto o una scatola inchiodata con un lenzuolo sono la stessa cosa; poi di stare in mare per più di un giorno non se ne parla.
Ultimamente Gtfarm nel suo racconto mensiona una voce dl forum che non ricordo e si riassume così: IMBARCHI CHI C’E.
Prendendo questa idea come spunto e cercando quella vitalità che Jocondor sente sfuggire mi domando se, come in quei siti dove la gente organizza viaggi per mail, potesse esserci un capitolo in cui si offrono imbarchi e si mette in rete la propria disponibilità a fare equipaggio per un qualche posto………….Bhe’ forse implicitamente esiste già ed un’altra voce farebbe la fine di quella degli autocostruttori o dei cuochi. Però adesso io l’ho sentita così, magari al primo vento mi passa tutto……
