Marinai di Terraferma

Se si trovasse in un uragano, forte però, potrebbe capitare

Mah, a me non pare poi tutta questa schifezza.
Il vero problema invece credo sia resistere per giorni con uno sbandamento tra i 20° e i 30°... ma a giudicare dalle facce dei due vecchietti si direbbe possibile.

Cmq quoto Paddy: tieniti albero e vela come sono, provali bene e poi, quando sarai un esperto di boma a rullo, deciderai di buttarlo via e di cambiare tutto. Piuttosto revisiona bene l'albero ed eventualmente considera di riverniciarlo, dopo aver smontato e, con l'occasione, ricontrollato tutto, magari sostituendo accoppiamenti di metallo non proprio ottimali per le galvaniche.
Tra l'altro è bello anche riportare a nuovo le cose originali che di solito, per barche come questa, non sono pensate a capocchia.

Ti invidio molto.
L.

Tramp........la mia idea era un ibrido, perchè so bene quanto si fatica a stendere una vala rullata su boma. A noi una volta capitò di doverci arrotolare un materassino di spugna della cuccetta per riuscire a stenderla. Quanto al trasto adesso non ho la foto, ma su quella barca, un progetto S.& S., il trasto era sul bordo della banda del pozzetto e il paranco finiva in testa al boma su un punto di scotta che permetteva la rotazione del boma. Il mio ibrido prevedeva una vela nuova secodo i canoni delle vele avvogibili, il rullino modificato per far passare una cima, a mo di collo, che permettesse l'arrivo in pozzetto dei due capi: per farlo ruotare senza andare a riva.......chissà mettendoci bene le mani addddosssssso magari funziona.

Paddy....... debbo proprio trovare le foto della barca raccontata a Tramp. La randa ha i garrocci , che sono tenuti con una fibbia, da sfilare via via che si riduce. E' vero i vang veniva montato solo quando la randa era completamente stesa.Il boma era uno scatolato cilindrico del diametro di 25cm lunghessa 6mt ed il rollino, un kric su una vite senza fine e cremagliera, la maniglia lunga quasi un metro poteva incastrarti contro l'albero, se non eri lesto a toglierla, quando la vela portava dalla sua parte,

sono andato a curiosare sul sito S.& S. ecco le foto. L'ultimo proprietario ha fatto le modifiche che tutti si aspettavano: borose, vang, verricelli sul boma, e randa nuova.

Però adesso basta con le divagazioni, torniamo alla nostra barca........

lascio un'altro video con l'albero identico, si vede il foro(verso la fine) per il vang e la randa a garrocci...circa
L'albero è davvero perfetto, ricordo che sono alberi stagni, probabile che fra qualche anno sia da verniciare...ma per ora mi sa che lo useremo così, verrànno cambiati i fili elettrici all'interno e poco altro, la maniglia per rullare è cortissima e nuova(forse non l'hanno mai usata?

http://vimeo.com/44759828

ho trovato questa foto in rete...dove si vedono i garrocci

Indubbio. Ponevo il problema sulla comodità di issata se non di ammainata. Con l'inferitura e un prefeeder puoi inserire la vela e quindi issarla man mano che la srotoli, con i garrocci devi fermarti ogni volta che un garrocio arriva alla canalina, inserirlo, e quindi continuare. Il tutto in piedi davanti all'albero.

Per altro quella randa ha anche le brancarelle per ridurre, chiaro segno di destinazione diversa
Io verificherei bene che le stecche siano orizzontali, parallele alla base.


Dalla foto si evince anche un'altra cosa: che quella barca ha bisogno di drizze serie o di un po' più di forza nel cazzarle

Sinceramente non ho la più pallida idea di come gestire quella rotaia dove è attaccato il boma non capisco davvero a cosa serva; sempre cercando in rete ho notato che avvolgono solo per prendere le mani...altrimenti lasciano che cada e con il ragno la fissano.
Effettivamente le vedo quasi tutte con le brancarelle, o bucando il boma con le mani automatiche. Ma di sicuro non buco nulla!!
Dunque, quando sarà il momento, si studierà come e quale sia il metodo migliore utilizzando quello che ho

Serve per il cunningam. La drizza all'albero non ti consente di regolare la tensione dell'inferitura. Quella rotaia consente di abbassare il boma tirando con un paranco e tesare dal pozzetto. Ovviamente bisogna partire con il boma un po'più alto