Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: Re: pensieri impuri carrellabili
MessaggioInviato: 22/03/2014, 15:41 
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Limo ha scritto:
Lomac è stato il mio primo gommone ;)

Il problema di quello postato: con 20cm di onda non decolli e tanto meno atterri.....se c'è vento oltre i 10nodi non si può utilizzare.
Ma ha un gran fascino.



il limite del vento laterale è 15 kn in flottaggio e 3/4 beaufort per decollare o ammarare
vola a 70 km/h in livellato e ha un'efficienza di 6 a 1.
il rumore è quello di un ULM poi bisogna vedere quale motore montava. Il rotax 582 ha la possibilità di montare un tripala e una marmitta che permette di sacrificare potenza in cambio di un po' di silenzio. In realtà per il pilota il problema non si pone, in quanto il rumore rimane dietro. Il problema è proprio per quelli che se ne stanno col naso in su mentre tu gli (st) ronzi sopra.

Anche qui, come in ogni cosa un po' di discrezione e attenzione per gli altri non guasta.

NeXuS ha scritto:
Nooooooooooo!!! Il delta anfibio è un casino! Essendo un pendolare ha margini limitatissimi col vento al traverso, se bisogna farlo, allora facciamolo bene ;)


sbagli Nexus, il limite del vento al traverso esiste, certo, ma sono in flottaggio. Proprio perché è un pendolare, consente di rimanere con il gommone parallelo all'orizzonte anche con l'ala inclinata, per cui l'ammaraggio è molto più facile e sicuro.
negli idrovolanti (non dite a nessuno che ho detto quello che sto per dire) i monocarena sono molto più sicuri. vedi il Canadair.

con i cosiddetti "scarponi" gli scafi laterari degli idrovolanti, dover gestire una raffica in fase finale, significa toccare l'acqua con uno scafo solo invece che due e con una velocità di stallo sui 45 km/h.....auguri.
Certo che come tutti i pendolari, non basta usare la manetta, ma bisogna conoscere un pelo di meteorologia e non ragionare come un automobilista

io ci sto pensando seriamente....almeno fino a quando mia moglie non mi sventola davanti l'estratto conto :cry:

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 Oggetto del messaggio: Re: pensieri impuri carrellabili
MessaggioInviato: 22/03/2014, 18:15 
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Non ho mai pilotato un anfibio, però sulla "terraferma" con il "3 assi" Tucano (Flylab non Plastivela ;) ) avevo limiti nettamente superiori rispetto ai delta col vento di traverso....

Bei tempi :P


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 Oggetto del messaggio: Re: pensieri impuri carrellabili
MessaggioInviato: 22/03/2014, 18:28 
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se parliamo di tre assi le prestazioni sono più vicine a quelle di un cesna che di un ULM, poi il tucano....

sull'acqua i limti sono quelli che ti ho accennato, i vantaggi sono quelli della carrellabilità - addirittura all'interno di un furgone smontando tutto- e di un gommone che perdona molto anche ammaraggi vicini al crash

Poi è chiaro, il mezzo ha limiti, ma come ogni buon compromesso prendi da una parte paghi dall'altra.
devi imparare a ragionare secondo i limiti e non secondo le possibilità: con un parapendio atterrare col vento al traverso è difficile, col vento in culo pericoloso. Di conseguenza impari a impostare l'atterraggio ragionandoci sopra un bel po'. Di contro atterri su un francobollo e poi te ne torni a casa in autobus e con l'ala sulla schiena

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 Oggetto del messaggio: Re: pensieri impuri carrellabili
MessaggioInviato: 22/03/2014, 18:47 
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margutte ha scritto:
con un parapendio atterrare col vento al traverso è difficile, col vento in culo pericoloso


Qui però mi permetto di dissentire! Come istruttore di paracadutismo con 2.816 lanci all'attivo ti assicuro che il vento di traverso o dietro non è pericoloso! E' la prima cosa che insegniamo agli allievi. Tutt'ora il voler a tutti i costi mettersi controvento in atterraggio è la causa principale di incidenti :(

Ho usato il parapendio solo una volta, ma avevo già più di 1.000 lanci e ricordo che mi sembrava di essere appeso sotto un camion, tanto era lento e poco reattivo in virata, rispetto ad un moderno paracadute. Non voglio entrare in campi in cui non ho esperienza, ma dubito che ci sia del pericolo ad atterrarci al traverso o in coda ;)

Ma non andiamo OT dell'OT..... :D

Dicevo che preferisco il 3 assi perchè ho volato solo praticamente con quello e pochissimo col delta, però hai ragione da vendere sulla praticità di quest'ultimo, sulla semplicità con cui si smonta e si ripone da ogni parte e se vuoi.... anche sulla semplicità di pilotaggio. Sono macchine meravigliose che tolgono tante soddisfazioni.
Per mia personalissima considerazione, il delta lo preferisco "minimale", rigorosamente monoposto e con un bel 503, però forse hai ragione a preferire il 582 (che avevo sul Tucano) se lo usi col gommone.... di certo qualche kiletto in più c'è.....

Non avendo problemi con "l'estratto conto" ci sarebbe questo gioiellino.... lo vidi tanti anni or sono in mostra statica ed era veramente bellissimo!


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 Oggetto del messaggio: Re: pensieri impuri carrellabili
MessaggioInviato: 23/03/2014, 10:23 
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NeXuS ha scritto:
margutte ha scritto:
con un parapendio atterrare col vento al traverso è difficile, col vento in culo pericoloso


Qui però mi permetto di dissentire! Come istruttore di paracadutismo con 2.816 lanci all'attivo ti assicuro che il vento di traverso o dietro non è pericoloso! E' la prima cosa che insegniamo agli allievi. Tutt'ora il voler a tutti i costi mettersi controvento in atterraggio è la causa principale di incidenti :(

come istruttore di parapendio, ti assicuro che il vento dietro, se è sostenuto, non diventa pericoloso, ma ti spacca. è la seconda cosa che insegniamo agli allievi (prima gli insegniamo a decollare)
- un parapendio intermedio vola più o meno tra i 35 e i 45 km/h, stalla attorno ai 30. se aggiungi una componente di 20 km/h, atterrare col vento in culo significa toccare terra a 50 km/h. su un'aviosuperfice erbosa, te la cavi alzando i piedi e scivolando sulle protezioni e rotolare un po'. Ma siccome capita spesso di "bucare" e dover individuare uno spazio che diventerà il nostro atterraggio, non ci si può sempre aspettare una liscia e morbida aviosuperfice, ma magari un prato sconesso e in pendenza, o peggio asfalto.
a me è capitato di dover atterrare in retromarcia, causa vento molto sostenuto. Si è vero, mi ci sono cacciato io, ma capita prima o poi di voler tirare un po' i limiti.
atterrare in retromarcia in piedi sullo "speedsistem", è di per sè complicato, perché non puoi toccare i comandi per atterrare. Se lo fai aumenta la portanza e non tocchi più per terra, quindi a pochi cm da terra devi provocare uno stallo B e poi gestire 20 e rotti mq di vela che sembra viva.
se voli in retromarcia significa che davanti hai più di 40 km/H di vento. Prova a girarti, non dico col vento in culo, ma solo con una componente laterale e ...buon divertimento.

- un parapendio intermedio ha un'efficienza di 8 - 9/1. col vento in culo quell'efficienza si trasforma in decine di metri di campo che ti mangi. A me è capitato più volte di dover atterrare dentro un campo di calcio o di rugby, in mono e biposto durante qualche manifestazione. Al di là di dover interpretare il circuito d'atterraggio tra i lampioni e i pali delle porte, spesso la lunghezza del campo non è la soluzione migliore, proprio perché se il vento è dietro, la lunghezza del campo può non bastare.
così come quando si atterra "top" (in quota) capita di dover sfruttare il costone inclinato per lo spazio, gestendo una brezza quasi sempre laterale e concludere la manovra con una virata verso valle al limite del negativo, per poter toccare terra col vento davanti.

La cosa più difficile da far capire ad un allievo è che atterrare con un parapendio non è come parcheggiare la macchina: non basta individuare uno spazio vuoto e infilarcisi. ci sono molte varianti che in atterraggio devono essere valutate e tenute bene impresse. Il parapendio non ha motore e soprattutto, ha limiti di velocità ed efficienza. Non ho parlato di sottovento, di gradiente da suolo, di eventuali ostacoli, perché tra l'altro il parapendio si può chiudere.

La parte più difficile è quando un'allievo comincia ad avere una ventina di voli e si sente padrone del mezzo, salvo poi dover gestire una situazione imprevista e capire che il parapendio perdona tanto, ma non sempre. In atterraggio avevamo una linea elettrica alla base del campo. L'abbiamo fatta togliere, perchè non immagini quanti smaltivano a 360° alla base del campo, alle nove di mattina come alle tre di pomeriggio, per poi scoprire che la brezza delle tre non è l'arietta delle nove e che ti trovi con la linea sotto il culo, in piedi sullo speedsistem, il parapendio piantato come un lampadario e che non c'è manetta da dare per andare un metro più avanti.





Ho usato il parapendio solo una volta, ma avevo già più di 1.000 lanci e ricordo che mi sembrava di essere appeso sotto un camion, tanto era lento e poco reattivo in virata, rispetto ad un moderno paracadute.

il parapendio non cade, vola, di conseguenza sono altre le caratteristiche che si ricercano in un'ala da parapendio, poi se è l'adrenalina che cerchi puoi volare con questi
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lo riesci a fare con un paracadute? però volare con un parapendio acro è come tenere un gatto vivo e incazzato sopra la testa, a me fa paura anche la spirale positiva, figurati un tumbling. Trovo molta più adrenalina nel volare per un centinaio di km e poi tornarmene in decollo a bere la birra


Ma non andiamo OT dell'OT..... :D

perché? da quando è un problema ;)

Dicevo che preferisco il 3 assi perchè ho volato solo praticamente con quello e pochissimo col delta, però hai ragione da vendere sulla praticità di quest'ultimo, sulla semplicità con cui si smonta e si ripone da ogni parte e se vuoi.... anche sulla semplicità di pilotaggio. Sono macchine meravigliose che tolgono tante soddisfazioni.
Per mia personalissima considerazione, il delta lo preferisco "minimale", rigorosamente monoposto e con un bel 503, però forse hai ragione a preferire il 582 (che avevo sul Tucano) se lo usi col gommone.... di certo qualche kiletto in più c'è.....

il FIB va in volo a 124 kg senza pilota

Non avendo problemi con "l'estratto conto" ci sarebbe questo gioiellino.... lo vidi tanti anni or sono in mostra statica ed era veramente bellissimo!


e non, non vale, non è carrellabile :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: pensieri impuri carrellabili
MessaggioInviato: 23/03/2014, 12:54 
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E' sì... per quanto possano sembrare simili paracadute e parapendio sono profondamente diversi e servono per scopi diversi.
Per noi atterrare al traverso o col vento dietro non è mai assolutamente un problema... un bel ruzzolone e via andare. Da noi la maggioranza degli incidenti (anche mortali :( ) avviene proprio perchè la persona si accorge troppo tardi di non essere contro vento e vira troppo vicino al suolo. Un paracadute intermedio in virata raggiunge tranquillamente gli 80Km/h e soprattutto perde un casino di quota, in pratica scendi verticalmente! Quindi se ti capita di parlare con un allievo paracadutista digli di atterrare al traverso o a favore se capita, ma niente virate basse!!! :D
Da noi sui manuali c'è: atterrare bene; atterrare in luogo sicuro; POSSIBILMENTE controvento! :P

Anch'io sono atterrato negli stadi e per quanto divertente, quando ci sei sopra un paio di madonne le tiri :D Ma le nostre vele volano ad un'efficienza di 2:1 , se mi attacco alle bretelle anteriori probabilmente arrivo a farlo andare a 1:1, farlo con un "aggeggio" che VOLA a 20:1 non deve essere semplice :shock:

Ma perchè abbiamo esigenze diverse: voi volate, fate i Km, state ore in aria, spesso riuscite a salire.... A noi la vela serve giusto per "salvarci la pelle", il nostro divertimento è in caduta libera.
Poi ci sono le eccezioni, tipo quel "cretino" del tizio che è al timone dell'Alpa Brise del video che ti ho messo, lui è un cosiddetto "swooper" :D ha un cavolo di vela da 84Sq/ft (saranno.... bho? 5mt/q.... più o meno come il mio fiocco da tempesta :D ), lui arriva in atterraggio, fa un bel 360° e arriva giù ad una velocità assurda! Si fa quei 100/200 metri di "flare" ed è un "bimbo felice" :D Spesso, nell'ultimo decollo della giornata, facciamo l'atterraggio a favore (intenzionale).... numeri da circo! Lui poi arriva ad una velocità alla quale non è fisicamente possibile rimanere in piedi e finisce sempre un una nuvola di polvere..... si diverte così :lol: La cosa triste è che è il mio 1° ufficiale! E' grave?

Ma qui siamo su un forum di barche, torniamo a noi: qualche anno fa, dopo una cena in hangar con molta birra, ci venne in mente di attaccare una vela scuola ad una lunga corda al mezzo antincendio dell'aeroporto e dopo diverse grattugiate sulla pista siamo riusciti a decollare (il primo fui io ;) ), ricordo che andavamo a circa 40Km/h, ma era un paracadute scuola, un enorme cassettone più lungo che largo.... secondo me con un parapendio riusciamo a farlo trainati dall'astronave di Jo :lol:
Che dici? Organizziamo? Sarebbe il primo parascensionale da barca a vela! :mrgreen:

Comunque è carrellabile :P


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MessaggioInviato: 23/03/2014, 14:59 
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NeXuS ha scritto:

spesso riuscite a salire....
:P

beh lo scopo è proprio quello, quindi si cerca di fare proprio questo.


ho visto durante qualche boogie lo swoop, ma mi giravo dall'altra parte prima che atterrasse :shock:

se non sbaglio hanno ritirato il katana dal mercato perché c'era più gente che faceva i buchi per terra di quanta andasse in flare.

con un parapendio decolli molto prima dei 40km/h. addirittura in pianura è prassi comune decollare col verricello
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TowSystemTurnaround.gif
TowSystemTurnaround.gif [ 26.66 KiB | Osservato 2606 volte ]


e poi non serve neppure l'astronave: https://www.youtube.com/watch?v=31j_9h-NgWQ

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margutte ha scritto:
ho visto durante qualche boogie lo swoop, ma mi giravo dall'altra parte prima che atterrasse :shock:

Sì, in effetti fanno paura, io non sono mai stato un appassionato, un tranquillo 90° e via senza problemi, ma vallo a dire a quel disgraziato :lol:

margutte ha scritto:
se non sbaglio hanno ritirato il katana dal mercato perché c'era più gente che faceva i buchi per terra di quanta andasse in flare.

No, il "Katana" C'è sempre, ma non ha avuto molto successo, doveva essere l'erede dello "Stiletto" (il mio) ma a conti fatti non si è dimostrato la cosa meravigliosa che descrivevano.
Ovviamente a Lucca il primo ad acquistarlo è stato lo sciagurato di cui sopra ed altrettanto ovviamente il primo salto ce lo fece il sottoscritto (come sempre, le novità le testa il "babbo istruttore" :D ;) ), continuando con l'ovvio andai anche fuori zona e mi feci un bel ruzzolone passando sotto una linea elettrica :lol: Quindi non ho molta simpatia per quella vela. C'ho fatto forse un'altra decina di salti, ma non mi è mai piaciuta, mi sembra un "ferro da stiro", perde un sacco di quota e basta e se gli dai "birra" non è poi così veloce come volevano far credere.....
Ovviamente anche il mio "figlio degenere" non ha gradito e l'ha dato via dopo pochi salti, prendendo un "Velocity", quella è veramente una bestiaccia... io c'ho fatto pochi salti, giusto per provarla, ma ogni volta arrivi a terra col fiatone :lol:
Per la cronaca adesso il famoso Katana ce l'ha un altro dei "miei figli" scellerati, che sono anche i componenti del mio equipaggio... quando vi dico che ho una ciurma di pendagli da forca.... :lol:

Il verricello da decollo lo vidi tanti anni fa in Francia, ero in giro per lavoro e a quel tempo ero veramente malato e mi portavo dietro il paracadute. Mi ritrovai alla scuola di paracadutismo di Orleans e li avevano questo attrezzo, ci formavano gli allievi sia per paracadutismo che per parapendio, utilizzando paracadute scuola (il modello scuola della Parachute de France, adesso non ricordo il nome, mi pare Drakkar o roba simile), da li presi l'idea per il traino in pista ;)

Ma a vedere il tuo video ( e come sospettavo) con una vela da parapendio è davvero semplice.... resta da vedere quanta resistenza oppone. Lo sai che adesso proverò a farlo col Falcon.... :D

Guru, dove piazzo l'attacco a poppa?!! :lol:


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