sailandmore ha scritto:
Concordo in tutto o quasi, quanto commentato in questo argomento e nel precedente riferito alla Polonia.
Sono anni che seguo lo sviluppo nautico della Polonia, perchè la nostra offerta è pressochè nulla in queste metrature.
Ho visto molte fiere e visitato 6 cantieri. Sono stato ospite ed ho ospitato Polacchi, ho navigato, mangiato e bevuto con loro, lavoro con loro per 2 cantieri nautici, ed ora ho amici Polacchi.
Parliamo di nautica, ci sono molte differenze e tante affinità.
X loro la nautica è sport nazionale viene quindi insegnata e praticata nelle scuole diffondendone tecnica, pratica e conoscenza. E' normale per il polacco medio (80%) fare almeno un ponte od una settimana in barca a vela, (altrettanto per lo sci). La barca con cui si confrontano, regatano e fanno le vacanze è il 24 piedi. Sui laghi Mazuri ci sono decine di migliaia di cabinati. Intendiamoci, x loro è normale uscire in famiglia (4/5) persone o 5/6 ragazzi adulti per una settimana con tanto di panini, carne da grigliare casse di birra e bottiglia di vodcka. C'è chi fa le regate sociali e c'è chi fa le regate sportive ed i match race. C'è chi naviga nei mari del nord. Sanno navigare, pochi hanno la patente. Ormeggiano a bordo foresta, si fanno la grigliata e sono tutti felici e contenti, oppure attraccano in marina e cenano tutti assieme nei loro ristoranti, che poi offrono concerti. Negli ultimi anni si stano spostando sui 28/30 piedi. Le barche inferiori ai 24' sono di solito dei privati e delle famiglie.
Dal punto di vista della produzione fino a 10 - 5 anni fa i cantieri pochi cantieri producevano gli scafi, che vendevano ad allestitori, che li terminavano soprattutto per il loro mercato interno (con un risparmio di circa un 20%). Qualcuno vendeva all'estero cambiano chiaramente il marchio e questo ha creato confusione e poca credibilità anche sul livello della qualità.
Oggi mi sembra ne siano restati un paio che lavorano in questo modo. Ora le produzioni e distribuzioni sono del cantiere che ne cura tutto il processo.
Oggi probabilmente la metà dei grossi cantieri europei, che lavora metrature molto superiori, stratifica ed allestisce gli interni in Polonia (attrezzatura e componentistica sono monopolio di poche marche che vendono a tutti i cantieri).
Oltre ad avere tradizione, esperienza e competenza i giovani progettisti ed ingenieri navali polacchi, che ovviamente parlano perfetto inglese hanno studiato nelle migliori università ed utilizzano, strumenti e tecnologia all'avanguardia, hanno voglia, sono motivati e hanno spazio (cosa da noi impossibile). E' un paese di giovani ed il loro momento dopo decenni di disgrazie è ora! Queste competenze trovano e troveranno spazio tra la loro cantieristica di cabinati di media dimensione e i gruppi europei che lavorano barche più grandi. Considerando il comparto vivo, l'indotto l'esperienza e le potenzialità, non ho dubbi che nei prossimi anni saranno loro a determinare nuove vie.
Da loro un operaio costa sui 10.000€ all'anno e la tassazione normale è del 19%, in aree disagiate o su progetti CEE è minore.
Purtroppo e ripeto purtroppo da noi ciò è impossibile.
Belle risposte, se mi permetti stasera le metto nel blog, ovviamente con il tuo nome.