Di francesco Lenzi
Ho avuto dei genitori fuori del comune, fantastici ed indimenticabili. Eravamo in sette in famiglia, genitori e cinque fratelli, ma tutti gli anni non si dimenticavano mai di invitare qualcuno al mare con noi. Succedeva che nei tre immensi stanzoni della nostra casa di Procida fossimo anche in dieci o dodici persone, ed è stata una vita meravigliosa. L'unico rammarico che ho è l'impossibilità di poter far vivere le stesse emozioni ai miei figli, ma il mondo allora era diverso, le necessità altre come le possibilità, non solo economiche, ma anche "sociali". I ricordi rimarranno sempre, come l'odore e il sapore dei limoni di Procida che andavamo a raccogliere nei campi dello Zio Andrea. Comincerò quindi con una ricetta del limoncello procidano, che chiunque di voi potrà realizzare in dinette dopo aver ormeggiato il barchino davanti alla spiaggia della Chiaia nei pressi della Corricella e aver comprato 8 limoni da un "fruttaiolo" locale:
Il limone di Procida è molto particolare rispetto agli altri: si presenta molto più grande e dolce. Questo fattore è sicuramente dovuto all'ottimo clima dell'isola ed alla sapiente cura dei contadini. Le caratteristiche del limone procidano rendono possibile la preparazione di diverse pietanze che utilizzano le diverse parti del limone. Una di queste è il "limoncello procidano":
Ingredienti
8 limoni non trattati
1 litro di alcool 95°
1,5 litri acqua
400 gr di zucchero
Preparazione
Tagliare la buccia ai limonie metterle a riposare con l'alcool in un contenitore che si possa chiudere per 48 ore.
Dopo le 48 ore, bollire l'acqua con lo zucchero.
Lasciare raffreddare e poi aggiungere alle bucce e all'alcool, lasciare a riposare ancora per 24 ore.
Filtrare il tutto e mettere in contenuto bottiglie possibilmente di vetro.
Foto storiche di noi che raccogliamo i limoni a Ciraccio (riprese da un vecchio filmato), io sono quello con il dito in bocca:
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