Marinai di Terraferma

....non parlatemi di canne......
ieri, alla coop abbiamo comprato un chilo di sarde e le abbiamo cucinate sul barbeque. anche la principessa le ha gradite e ho pensato: vuoi vedere che non sono capace di pescare quattro pesci del cazzo in barca. Dò per premessa che mi diletto con lo schiopppo (sub) ma tirare su acciughe e sarde è un casino...polipi e seppie mai riuscito.
Non esiste un sistema per pescare pesce "povero", che a me piace di più, in maniera semplice?
ho letto di nasse e rezzaglio. Qualcuno ne sa qualcosa?

Mmmhh, spiacente... Credo che entrambe non diano risultati con il pesce azzurro...
Per le nasse sono sicuro... Funzionano verso quelle specie che cercano un rifugio ed in particolare seppie e polpi..
Il pesce azzurro nuota in branchi in superficie..
Forse il metodo piu semplice e' la lampara (forte illuminaz. Notturna per attirare i pesci sotto la barca) ma non so se e' permessa senza licenza di pesca professionale..

Qui forse ho da dire qualcosa, che se provate -e se gradite - potrebbe valere anche qualcosa di più di qualcosa.
Però vado un po' OT, anzi rientro IT perché mi limito a parlar di traina, da vela e in crociera costiera, in mare.

Carrellabili = navigazione costiera, appunto
Tecnica: traina;
Preda: occhiate, aguglie, sgombri, spigole, varie ed eventuali; con un finale in acciao anche ricciòle (!!). Se prendete qualcosa dategli prima uno sguardo che non sia una tràcina, abboccano anche quelle e non fanno tanto bene alle mani, ma sono buonissime. In navigazione attenzione ai gabbiani!!
Attrezzatura:
- sughero avvolgitore (no canna!);
- corpo lenza bianco trasparente, spessore quello che volete, anche abbastanza grosso non cambia molto, si incattiva meno, avvolgetelo solo morbidamente sul sughero per non farlo viziare troppo quando è a riposo;
- moschettoncino, girella;
- finale 3-4 metri non sottilissimo (ne so nulla di tecnica spinta); se passate davanti alla foce di un fiume (anche 5 metri, deriva su con vento di terra al mattino presto) allora metteteci un finale in acciaio con un bell'amo tondo nichelato da un paio di cm. (ricciole, spigole)
- piombo: anche zero, poi fate voi.
- esca: qui sta il trucco e la differenza; piume di gallina, piume non penne, bianche candide, lunghe intorno a 5 cm.; ne bastano due; legatele insieme per la loro costolina sul gambetto dell'amo, con filo di cotone o refe di nylon sottile (imparate a fare i nodi; prima o poi posto qualcosa su come impiombare un sagolino, che va bene anche quello);
- tecnica: filare di poppa non più di una ventina di metri di lenza, di più se siete a motore, non più di 50m;
- fondale: scogli/sabbia/fango/posidonie, tra 0 (sottocosta a foce di fiume) e 7-10 metri, meglio 5.
- velocità di navigazione: 2-4 nodi, meno sì, di più solo spigole e ricciòle, infrequenti; bene se il mare è leggermente mosso, ma calmo va benissimo;
- condotta di navigazione: se non avete una mèta o se potete attardarvi cercate di riconoscere le zone con posidonia, o studiatevi dove vanno a traina i pescatori amatoriali (barche piccole destinate a quello scopo); se e quando abboccano occhiate o sgombri, se potete ripassate sul posto, nonvanno mai da soli.
- allamare: tenete la lenza ferma in mano: parla da sola; mai strappare: gli sgombri hanno la bocca delicata, le spigole a volte pesano... una afferrata sola, secca e brevissima;
- recupero: diminuite la velocità tenendo la barca manovriera; recuperate lentamente: a volte il pesce segue l'esca fin sotto la poppa, e qualche volta abbocca prima che gli togliate la pappa davanti. Non strappate mai. Quando recuperate, fatelo guardando a poppa e facendo cadere la lenza tra le gambe divaricate; se potete non occuparvi del timone è meglio; non mi dite che la lenza si incattiva: siete voi che non siete capaci; se siete fighetti portatevi un guadino; per liberare il pesce dall'amo, cercate di non farlo soffrire, siamo degli ipocriti e basta; qualche volta un paio di forbici è indispensabile. L'ho detto che siamo degli ipocriti?;
- filare: per filare di nuovo in mare, lo stesso, non lasciate andare tutto insieme, filate lentamente favorendo la lenza; fermate se si incattiva e non tirate mai per sciogliere eventuali inceppammenti.
- cosa tenere: se potete, e se non siete monumenti di carità/pietà, conservate il pesce vivo a bordo; solo alla fine della pescata decidete se e cosa rimandare in acqua: piccoli sono buonissimi e qualche volta alla fine sono anche tanti;
- tegame, olio delicato, pochissimo sale, prezzemolo, pochissimo aglio, fuoco vivace per un minuto e moderato poi; vanno benissimo per tutto.

[Poi la pietà mi ha impedito di continuare, non pesco più. Che ci devo fare? Sono un tenero...]

Ho detto

@ Tramp

Come dici sempre tu... come un libro stampato!

Molto bello. Non concordo solo su 3 punti:

1) il guadino non è da fighetti ma a volte indispensabile (vabbè che quando pescavo lo facevo con lenze moooolto sottili);
2) il pesce o decido di tenerlo o lo libero subito;
3) forbici solo in caso estremo... poi però te lo magni!

BV

Fidi75

che è un guadino?
niente canna e solo piume di gallina? promesso? (trovare le piume, non le penne, in croazia...più facile trovare un' aragosta)
con la nassa come funziona? polpi e seppie vanno benissimo

Vanno infilate le esche dentro la nassa, c'è un apposito spiedino messo in mezzo. I pesci entrano e poi non riescono più. Noi ci abbiamo pescato di tutto un po'. Va appesa ad una boa ad una certa profondità.

PS: secondo me per te è uno dei sistemi di pesca migliori quando vai col CAT.

diciamo che è a prova di idiota?
poi in base a quello che c'è dentro scegli?
esca?

Un retino. Tipo questo:



E' utilie per tirare il pesce in barca. E' vero che Tramp ha suggerito l'utilizzo di lenza robusta e che un pescetto non la spezza...ma quando ne peschi uno grosso e vivace o utilizzi lenza piccola...meglio averlo a bordo...
Io però fossi in te proverei il sistema di Tramp: è molto divertente e di grande soddisfazione... non è complicato, dai...sarà perchè ho sempre odiato le nasse... a parte il polipo con le patate...che divertimento c'è???

Per i polpi e le seppie... Niente.
Adorano ripararsi negli anfratti.. Per cui nella nassa ci entrano da soli...
(a meno di non averla messa giu' nel reef... )

Caso particolare durante la stagione della riproduzione (autunno) dove vanno dentro le nasse per deporvi le uova...
In italia che io sappia non ne e' permesso l'uso sportivo, solo professionale..

1) Federico hai ragione, qui il libro stampato ha qualche refuso...
Volevo intendere: quando il pesce è quasi a galla, con un'unica bracciata veloce ma senza strappi si riesce (in genere) a tirarlo dentro senza complicazioni (guadino / "fighetti");

2) dipende se sei in caccia di quantità o se lo fai solo per divertirti:
- nel primo caso, hai già fatto il salto della "pietà" ed hai un comportamento utilitaristico. Se "sai" che alla fine la quantità sarà decente per mangiare tutti [fare una tegamata decente], meglio conservare [certo, quelli piccolissimi li rigetti e basta]; come lo sai? a) non è la prima volta che provi con successo; b) da subito stanno venendo su a frotte;
- se lo fai solo per divertirti... l'ho detto che non pesco più?

3) "...per liberare il pesce dall'amo, cercate di non farlo soffrire, siamo degli ipocriti e basta; qualche volta un paio di forbici è indispensabile. L'ho detto che siamo degli ipocriti?"
Anche qui credevo di essere stato chiaro... E tutto è fondato sul fatto che o lo fai per mangiare, o meglio che ti metti a regolar filetti (segnavento, non di pesce!!)