Marinai di Terraferma

PS: la nassa va messa il pomeriggio sul tardi e tirata su la mattina presto, verso le cinque. La boa non deve essere molto visibile, i pescatori usano polistirolo, magari colorato di nero, poi basta una corda ed un masso. Avendo il cat ormeggiato in baia basta non metterla lontanissimo da dove sei, purché non ci sia quasi nessuno. Per le esche proprio non ricordo, proverò a fare uno sforzo.

E il bolentino. Quel filo di lenza appesantito dal piombo , a volte legato all’estremità, magari senza girella: ricavato da un ormai intriovabile pezzo di tubo schiacciato?
Punta Mesco, in Liguria, distante dalla scogliera quanto basta per stare sul crinale del fondo parecchi metri la sotto. Tenere la lenza con la mano fuori dal bordo della barca, avambraccio appoggiato sulla falchetta, onda lunga,leggera che alza e abbassa lo scafo. Una vibrazione sui polpastrelli breve, intermittente, sarà il fondo dove struscia il peso oppure lui: il dentice? Segue lo strappo secco verso l’alto della mano,il filo si tende non cede, pare che uno scoglio abbia imprigionato l’amo, poi sotto la forte tensione che logora le mani la lenza vibra come una corda d’arpa si molla improvvisamente; con l’aria in gola su a recuperare fino a sentirla ancora dura e tesa. Adesso ci vule calma, movimenti lenti senza strappi, se tira troppo non resistere cocciutamente ma ridare un po’di quel filo che si è addugliato sul paiolo, mai allentare la tensione. Nell’acqua scura sotto la barca, dove riflette la propria sagoma la lenza comincia a spostarsi avanti e indietro, anche se non lo vedi sai che è vicino. Appare allo sguardo quando si traversa alla trazione, scompare quando torna verticale e cerca salvezza nell’ultimo tentativo di inabissarsi. Lotta pari, di maestria e rispetto, quella del bolentino: mani nude sagola sottile a spirale che precede il nailon trasparente, che sega la pelle quando il pesce è grosso. Poi l’altro: a bordo, che assiste con una punta d’invidia al tuo combattimento, segue da dietro la preda con il guadino , gli si fa sotto dalla coda e lo solleva fuori dall’acqua.
O vi è mai capitato di trovare in primavera o a fine stagione, quando il mare è liscio e immobile come un foglio di lamiera brunita gli sgombri? Viaggiano in branchi e sia attaccano a tutto, restano sotto la barca, nella sua ombra e tu li tiri su fino a riempire il fondo, slatano con le striature lucenti verdi e argento tra i piedi quando li slami, anche due per lenza.
Eppure a volte, e adesso più spesso, si dondola accanto ad altre barche inutilemte, si finisce per avvicinarsi, toccarsi con i bottazzi mettere le mani a protezione e scambiare monosillabi di rammarico per una volta precedente sempre migliore.
Del rezzaglio o giacchio o sparviero ho parlato già da qualche parte, forse girando si ritrova.

“”Uomo libero amerai sempre il mare……………..””

secondo me un guadino in barca ci deve essere, serve a riprendere cio che cade, dal cappellino alla manovella (da anni uso quelle gatteggianti), questa estate ci ho preso una razza di piu di 5 kg che amoreggiava con la mia ancora mentre la salpavo!
per slamare i pesci senza danniggialri ci sono diverse regole!
la prima e' non toccorli mai con le mani, soprattutto se asciutte e calde, per fare un paragone e' un abbraccio con una manona a 60 gradi... difficile sopravvivere specie se prolungato!
col secondo pescato si capisce come va a finire, a traina se il primo e' piccolo e basta per una pastasciutta lo tengo... senno a mare, in rada si capisce subito come butta, non e' che quelli comprati siano verdura... qualcuno li ha pescati e il mangiarli comporta una assunzione di responsabilita' un conocorso di reato se cosi lo vogliamo definire.
io sono un carnivoro, modesto nel senso che di carne tendo a mangiarne poca ma di stragi il mio stomaco negli anni ne ha digerite parecchie!

secondo me non c'e' un danno ecologico reale se i pesci finiscono in padella e sono di misura accettabile, un ancoraggio nella poseidonia o una rigorosa pulitura dello scafo sono decisamente piu dannosi...che dire del gasolio/benzina versati in mare!

comunque e' ben difficile che da dilettanti con filo e amo si possa produrre una decimazione, la nassa la vedo gia piu aggressiva di un palamita!

il pesce azzurro... si pesca bene di notte, con esche chiare molto in superficie... tipo cotone idrofilo bagnato nell' olio di pesce (se vi fa fatica farvelo va bene pure quello delle acciughe). e' pesce come gli altri, eventuali sensi di colpa... dovrebbero essere gli stessi!
io amo pescare e mangiare le occhiate, so coprofagi, piu o meno come i maiali di allevamento... mi piace anche il prosciutto!

Volevo dire la mia......
Penso che una lenza non faccia nessun danno.....magari la pesca professionale con le reti sottili....
Per quanto riguarda le mie esperienze....ho provato un po' di tutto.....dalla traina a vertical....con pochissimi risultati.....
Poi negli ultimi anni di campeggio nautico le esigenze sono cambiate e si pescava per mangiare subito o meglio per procurarsi la cena.....

Nassa....è stata l'ultima spesa fatta.....ripiegabile....tiene pochissimo spazio....la metto sotto al gommone nel tardo pomeriggio.....diciamo verso l'aperitivo.....ed alla mattina prestissimo mi sveglio e vedo cos'è successo.....
Esca da mettere all'interno.....dipende da quanto la nassa rimane in acqua e da cosa si vuol prendere.....l'ultima volta ho messo le ossa del pollo rimasto.....

Come dice fidi.....non c'è divertimento......ma io non cercavo quello!!

Posto che da li.. il pesce non se ne va... puo' anche aspettare un orario piu' decente...





i pescatori mettono le boe al limite della visibilita' ( ne ho viste fatte con il tappo di plastica di una bottiglia...) questo per evitare di catturare anche l'attenzione di qualche altro "pescecane"
quando la nassa e' incustodita...
di certo ai pesci non fa nessuna differenza se sopra alla nassa ci metti il salvagente ad anello o un tappo di bottiglia...

PS: in italia sono permesse massimo 2 nasse a barca.

http://www.faoadriamed.org/pdf/Legislat ... -1968.html
CAPO IV - art. 140e

Veramente.....il mio polpo.....non era entrato.....era rimasto esterno e si ciucciava col suo unico dente/artiglio il pezzo di pollastro.....

...ecco l'esempio.....

purché non ci sia quasi nessuno...
è proibito o si cerca di non disturbare il pesce?
divertimento non ne cerco, cerco cibo. credo che la pesca più "etica" sia quella subacquea, perché spari solo a quello che mangi e sai bene a cosa spari (dovrebbe essere così). diremo poi che non credo si facciano tanti danni a procurarsi la cena....

Credo che se la baia è piena di barche difficilmente si avvicinerebbero alla nassa e poi le la portano via le eliche, se non te la caricano prima in barca con tutto il pescato. In mare c'è tanta brava gente ma anche troppi figli di ......

margutte....quello che dici è sacrosanto!! tu ed il tuo fucile e lui....in un ambiente più consono al pesce....oserei dire ad armi pari

...se proprio devo dirlo....io il polipo non l'ho mangiato.....perchè erano rimaste ancora due bistecche.....però in compenso ci ho giocato parecchio.....è molto inteligiente.....bellissimo da vedere molto vicino....

il polpo: bellissimo, intelligente....e buono....alla brace poi....
quindi la nassa sotto il catamarano e aspetti. Una vale l'altra?

aggiungo alla pesca sub, che il pesce te lo sudi davvero. In apnea, un colpo solo e devi fregare la bestia con l'astuzia ed arrivare al massimo ad un paio di metri.