Ciao Paddy, ci siamo incrociati anni fa e brevemente in un incontro tra forumisti di Amici, in realtà sono su Marinai da tempo ma, come molti, leggo ma scrivo poco o niente. Colpa mia.
Però vedo che vendi il piccolo Viko, e che sei reduce dalla recentissima esperienza multiscafo con Jocondor. Di barche carrellabili e non hai più esperienza tu di me, e di gran lunga credo, ma in ogni caso ti offro uno spicchio della mia esperienza più recente che abbraccia i due mondi.
Già, perché nella “prima vita” da armatore ho avuto un trimarano pieghevole (Corsair 28) che tenevo su carrello al mare, in Liguria, ora da due anni vivo l’esperienza di un monoscafo carrellabile (Viva 700). Che mi godo al lago di Lecco 11 mesi l’anno, visto che st’estate per la prima volta l’ho portato a Grado. E di lì, in Croazia per quasi tre settimane di crociera, 300 Nm.
Mondi diversi. Adoravo la velocità con le ariette del trimarano e le relative traversate veloci da e per la Corsica, non la tensione sempre in agguato con l’aumentare del vento. Della nuova realtà amo confort, passaggio morbido sull’onda (per un 7 metri!), estremo controllo anche quando “mena”; certo la velocità è scesa drasticamente, oggi come oggi si viaggia tra 4,5 e 6 nodi ed è già un bell’andare.
Non conoscevo la Croazia (magari ne scrivo in un racconto a parte), ma devo dire che l’appuntito Adriatico quando appena montano Bora o Scirocco, al di là di certe apprensioni personali, mi ha lasciato piacevolmente sorpreso per la tenuta della barchetta.
Però già ben diversa dal tuo Viko per pesi: la mia ha circa 600 kg di zavorra e traguarda i 1600 kg, senza le aggiunte da crociera… Così servono subito carrello biasse, patente BE e uso (consigliato, seppur non indispensabile) della gru per mettere e togliere dall’acqua la creatura. All’alberatura provvedo io in dieci minuti vista la capra a V comune alle polacche da lago. Insomma: con sette metri si può fare già crociera “vera”, con tanti limiti rispetto ai 9-10 metri, ma con ben più agio di navigazione rispetto alle microcarrellabili.
Non tornerei al multiscafo, per ragioni anche personali, non solo tecniche; potessi crescere mi piacerebbe, come credo a tutti, armare una barca “vera” e altrettanto ben attrezzata per il mare, oppure in alternativa realtà polivalenti ma ancor più capaci come Haber 660 Cutter attrezzato da altura o, meglio ancora, Wrighton 265 (quest’ultimo al limite della carrellabilità ma barca vera), per potersi godere più mare (serve però pure il tempo!) insieme all’imprescindibile lago (dove abito).
Ma siccome sei tra gli animatori più vivaci di questa piccola realtà virtuale, sono curioso: col Meteor che hai in mente, intendi anche carrellare per le vacanze? BV in ogni caso Alberto
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