Marinai di Terraferma

problema di coscienza: so che in alto mare è previsto lo smaltimento di rifiuti non biodegradibili come vetro e latta a condizione di fare in modo che affondino. Secondo voi, a patto che il fondale superi la "profondità sub" si può fare?

marco ti dirà di si , io porto tutto a casa.

Anche la più piccola invasione dell'elemento sui grandi numeri diventa infestante quindi non solo materiali non biodegradabili (inerti!!!), ma anche quelli biodegradabili quali semi, pane, bucce, .... vanno riportati a casa.

non è esagerato? E nelle navigazioni di qualche giorno senza scalo o con ormeggio in rada?

Anche fossero 20 giorni, ciò che butti in mare e galleggia prima di decomporsi arriva in spiaggia e ciò che affonda solitamente NON si decompone.
Quindi faccio uno sforzo e porto tutto indietro.

Io in acqua lascio solo la cacca e la pipì, ed anche quella con riluttanza; se in diretta, dove sono ormeggiato (ossia in rada), se nel WC chimico aspetto di vuotarlo quando sono al largo.

Altri rifiuti assolutamente no; forse le briciole di pane.

Spesso lego le pentole sporche (sugo, piccoli residui alimentari) ad una cima e le lascio in ammollo la notte: al mattino a volte sono già quasi pulite, e poi intervengo con il detersivo da acqua salata, che spero sia molto bio....

Per lavarci usiamo sapone da acqua salata, e funziona. Per i capelli si aspetta di essere a terra e farsi la doccia

finalmente un vero paddy!
se la mia non e' coda di paglia?
io odio la spiaggia, l' unica cosa che sopporto e farci lunghe passeggiate, raccogliendo sassolini colorati e pezzi di vetro molati dalla sabbia e dal mare, raramente raccolgo conchiglie e spesso ho trovato piccoli pezzi di corallo.... questa passione nacque su una spiaggia che si chiama biodola, avevo meno di tre anni. Ricordo negli anni settanta una battuta : cosa si va a cogliere oggi? se non erano funghi, asparagi, ciliege potevano essere pesci o piriti...

ho spesso caricato i frantumi di bottiglia sul gommino per portarli fuori dalla zona dove si tocca con la speranza che in futuro qulcuno se ne potesse giovare.
l' anno scorso su un fondale di 5 metri in una rada corsa che si chiama rondinara sono stato definito "italien" da un gruppo di francesi che hanno sentito il rumore della manovella sulla bottiglia e la conseguente esplosione di vetri.

ci sono rimasto male... mai avrei pensato al vetro, cosi ecocompatibile un inquinante.
ho scritto questa cosa e paddy, che e' tutto meno che "eco-compatibile" (se non capite questa mia valutazione vuol dire che non l' avete mai visto di persona o non avete mai condiviso con lui un giaciglio) supportato da un altro amico sul quale nutro analoga considerazione m' hanno frantumato la coscienza ecologista dandomi dell' inquinatore.
che lo fossi gia lo sapevo ma attibuivo tutto il mio carico inquinante alle cicche di sigaretta, in tutta onesta la bega di rompere una bottiglia non me la prenderei mai se non fosse per la gioia di un bimbo che ne trova i resti... una bottiglia vuota non pesa nemmeno sulla barca dello sparaboe, male che vada il collo della bottiglia diventera la tana di un polpo! (no, vi posso assicurare che il polpo non ci si taglia sul bordo... la gradisce e molto, io non mangio polpi da diversi anni... ne gatti, ne cani ecc..)
ho passato diverse settimane su isolette che una trentina d' anni fa erano deserte, la pulizia delle pentole e le bucce sminuzzate sul bagnasciuga erano una buona garanzia sulla pesca del giorno dopo, ricordo una pentola con l' attaccatura di una ricciola che sembrava fosse alla fine della cariera uscire dall' acqua come nuova dopo sei ore di ammollo notturno, certo se buttate una buccia di banana intera o peggio di melone e' molto facile che la mattina dopo ve la ritrovate addosso mentre fate il bide.
plastica e alluminio non li "marinizzerei" per nessuna ragione.