Francesco Lenzi ha scritto:
Mah, ho acquistato energia per 60 Gigawatt per diversi anni per alcuni clienti e ne ho viste di tutti i colori, i fornitori trovavano tutti i sistemi per fregare. Un fornitore svizzero anche errori marchiani sulle fatture..... Ieri si è presentata la concorrenza e l'ho mandato via cortesemente, tanto la zuppa la conosco. Penso che l'unico modo per risparmiare energia si ridurre i consumi e acquistare tecnologia che consuma meno. I contratti nascondono sempre qualche fregatura.
Soprattutto se te li propongono spontaneamente i fornitori, concorrenti o meno.
Ma non sono daccordo con paddy, o meglio non capisoco bene cosa voglia dire autoestinguersi.
Il processo che ho descritto
Cita:
Ridurre gli spostamenti in auto; produrre auto bianche e non nere, (la poi dove non sono tutte finestrate), per poi doverle climatizzare di continuo; ridurre i tempi di rinnovo delle auto; ridurre le temperature negli uffici, pubblici e privati, dove in inverno molti viaggiano in camicia; aprire le finestre e ventilare le pareti invece che usare i climatizzatori; usare il minimo indispensabile di imballaggi, e soprattutto farli di un unico materiale, tassativamente facile da riciclare; smetter di costruire case nuove e riutilizzare le vecchie; smettere di costruire strade per vederle poi riempirsi di auto. Smetter di costruire barche che passano il 95% della loro vita ferme nei porti, occupando acqua, immettendo vernici antivegetative tossiche nel mare, scaricando olio e liquami. Smettere di costruire porti che ospitano queste barche inutili
Si chiama "decrescita felice" e non "auto-estinzione". Di certo lederebbe enormi interessi e ben consolidati, lobby potentissime, ma di sicuro non i nostri interessi di cittadini. Noi non abbiamo alcun interesse ad aumentare di numero, di strade, di case, di traffico.
Voglio farti un esempio che per me è tranchant: io sono anche sciatore, da molti anni. C'è stato un periodo (quello di Tomba) in cui lo sci stava diventando uno sport di massa, l'affollamento era pazzesco, gli impianti venivano potenziati ogni anno, la fila aumentava, il rischio sulle piste anche. Ingrassavano gli albergatori, i costruttori di impianti, i noleggiatori di attrezzature etc. Ci rimettevamo noi cittadini-sciatori, che diventavamo solo consumatori da spennare, e malamente, anche; ed io ormai detestavo lo sci.
Per fortuna quel periodo è terminato, credo da sè, ucciso forse dai viaggi esotici low cost, forse dalla fine del mito di Tomba.
Quasi ovunque adesso lo sci è diventato nuovamente divertente. Io respiro, e sono tornato a divertirmi, gli impianti girano ugualmente, in quelle località di montagna la gente vive ugualmente.
capito l'apologo? non confondiamo crescita con sviluppo, quantità con qualità.